PROTEGGIAMO BAMBINE, BAMBINI E GENITORIAl Presidente della Repubblica Al Presidente del Consiglio Ai Presidenti delle Camere Al Ministro del Miur Al Ministro delle Politiche giovanili Al Dipartimento dei Diritti e delle Pari Opportunità Al Garante A Telefono Azzurro Agli Organi di Stampa Alle Associazioni interessate alle problematiche dei giovani
Oggetto: proteggiamo bambine, bambini e genitori
Siamo un gruppo di insegnanti di scuola dell'infanzia e primaria. Siamo alquanto preoccupate/i per ciò a cui le/i nostre/i alunni/e ogni giorno sono esposti quando divengono spettatori involontari di una comunicazione violenta, volgare e becera di alcuni programmi televisivi, tg nazionali in testa. Spesso per motivi didattici, oltre che culturali, siamo noi stesse/i a consigliare ai bambini e alle bambine di seguire i telegiornali, poi ci pentiamo subitaneamente quando noi stesse rimaniamo esterrefatte per la dovizia di particolari assolutamente inutili e raccapriccianti diffusi a proposito delle vicende di cronaca nera o di informazione sulle operazioni di polizia che vengono esaltate e ripetute innumerevoli volte anche negli orari nei quali le cosiddette (ma mai rispettate) fasce deboli sono davanti allo schermo senza alcuna difesa. Chiediamo quindi un immediato intervento del Garante affinché si mitighino sia il linguaggio sia le immagini. Crediamo, in qualità di maestre/i, che il nostro appello verrà difficilmente preso in considerazione e tanto meno diffuso, ma vogliamo ugualmente pronunciarci per non sentirci responsabili di negligenza nel nostro ruolo di docenti e educatrici. Facciamo presente che il nostro richiamo non è né frutto di chiusura all'attualità, né sciocca pruderie, bensì è frutto di un' amara riflessione quotidiana intorno alla devastazione psicologica e comportamentale dei piccoli più fragili o meno fortunati a causa di un nucleo familiare di appartenenza problematico. La nostra lotta per tamponare i guasti è giornaliera, ardua sempre! E per il momento soprassediamo sulla sacrosanta denuncia che vorremmo fare relativamente agli squallidi ambienti scolastici d'apprendimento a disposizione (in questo nostro “grande Paese”) dell'infanzia. Per ora tralasciamo anche di discorrere sulla vita relazionale che in tali ambienti si dovrebbe auspicare e costruire, sul numero folle di bambine e bambini, stipati in aule inadatte, senza risorse, ai quali dobbiamo offrire la nostra opera e la nostra intelligenza di professioniste. Chiediamo a gran voce che si ritorni a parlare in parlamento della priorità del tema infanzia, di un diverso modo di fare valutazione per i piccoli della primaria, di un sapere possibile che li veda come protagonisti protetti nella rielaborazione del loro vissuto e degli apprendimenti effettivamente necessari al loro futuro di cittadine e cittadini, di cognitivo / affettivo. Chiediamo che il mondo degli adulti, dei politici, delle Associazioni…che i Presidenti delle Camere e quello della Repubblica, che le opposizioni si facciano carico dei problemi della quotidianità dei figli di tutti, pretendendo, con scelte politiche ad hoc, per le famiglie, ritmi di vita e condizioni protette, affinché il valore del lavoro e del denaro possano venire riportati nella umana dimensione di supporto alla crescita delle persone, anziché restare, nell'immaginario e nel concreto, obiettivo delle vite stesse! 11 giugno 2008 Claudia Fanti
PROMOTORI E PRIME ADESIONI Fanti Claudia Barducci Patrizia Pogioli Silvia Ravaioli Chiara Quadrelli Chiara Endrizzi Annachiara Mambelli Marina Malanga Gerardina Venturini Giovanna Carnaccini Giovanna Starnini Riccarda Bernabei Angela Serri Sonia Tampellini Maria Santina Spagnoli Chiara Zandi Maria Assunta Pegoraro Bruna Chioccini Giuseppina Priolo Lorenza Casadei Ilaria Rubertini Laura Turci Gabriele Attilio Sottovia Lucia Laghi Laura Bedei Fiamma Zoli Marinella Casula Itala |