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Percorso didattico sul testo poetico
Letizia D’Amanzo
Testo di partenza: “X Agosto” (G. Pascoli) Scelta della classe: V° anno di in Ist. Tecnico Commerciale Tema: il nido violato in G. Pascoli
PRESENTAZIONE
Proporre un testo poetico a scuola è un
lavoro che presenta indubbiamente notevoli difficoltà per la distanza che il
linguaggio poetico presenta rispetto alla realtà attuale fatta soprattutto di
immagini e di informazioni funzionali ed immediate.Le statistiche di vendita di
testi poetici attestano lo scarso successo di questo genere letterario
soprattutto tra le nuove generazioni. A maggior ragione quindi, in ambito
scolastico, il discorso poetico appare ostico da conquistare e destante dalla
realtà degli adolescenti. Eppure, la poesia è forse il metodo più efficace per
consentire alle nuove generazioni di riscoprire l’essenza più profonda
dell’uomo che tra immagini virtuali ha perduto la strada maestra. La poesia
invece, con il suo linguaggio denotativo e soprattutto connotativi pone
l’accento sulla parte intima dell’io e può aiutare gli studenti, attraverso i
simboli, a sviscerare le proprie paure e le proprie emozioni. Proporre poi un
testo poetico in una quinta classe di una scuola secondaria superiore vuol dire
anche rendere consapevoli gli allievi di una realtà storico – culturale più o
meno recente. I programmi ministeriali prevedono per
il triennio della scuola superiore lo studio storico – letterario dei testi per
consentire agli allievi quella conoscenza storico – culturale suddetta e per
avvicinarli comunque alla produzione letteraria. In questa sede si propone
un’unità didattica incentrata sulla lettura e analisi del “X Agosto” di
G.Pascoli in una quinta classe di un Istituto Tecnico Commerciale. Si suppone
che la classe presenti un livello medio di preparazione di partenza e non
evidenzi particolari problemi nell’apprendimento. La scelta del Pascoli è
giustificata dalla tradizionale scansione dei programmi ministeriali che
prevedono per il quinto anno lo studio del Novecento. La scelta in particolare
di questo testo è dovuta alla centralità che in essa ha il tema del “nido
violato” e del mistero che ritorna comunque in altre produzioni pascoliane e
della sensibilità del linguaggio che consente una più facile funzione da parte
degli allievi. Tenuto conto del fatto che i programmi
parlano anche di sensibilizzazione dei giovani al prodotto letterario, il testo
sarà il punto di partenza per una più approfondita analisi del tema nella
produzione del Pascoli. L’ U.D. si pone come obiettivi
educativi l’apertura verso il mondo della poesia come via più naturale per
un’educazione emozionale dell’adolescenza e per accettazione di eventi anche
dolorosi dell’esistenza umana interpretati serenamente come riti di passaggio e
momenti di crescita. Dal punto di vista didattico l’unità ci
proporrà i seguenti obiettivi distinti per :
Per conseguire i suddetti obiettivi educativi e didattici si presuppone
avviato un processo di approccio e sensibilizzazione alla lettura poetica e si
considerano già assimilati determinati prerequisiti: innanzitutto il possesso
delle abilità di base sia a livello di fruizione (ascolto-lettura), sia a
livello di produzione (parlare-scrivere), benché continua sarà comunque
l’attenzione del docente verso una lettura mirata all’interpretazione dei testi
e verso la produzione scritta. Altro prerequisito che in una quinta classe si
considera già acquisito è la conoscenza dei termini entro cui avviene la
comunicazione letteraria; in particolare poi sarà già stata presentata e
verificata la conoscenza storico-sociale del Decadentismo e della poetica
simbolista e si daranno per acquisiti il possesso degli strumenti per l’analisi
del testo poetico (argomento affrontato con maggiore attenzione nel corso del
biennio e divenuto bagaglio di conoscenza e d’uso del triennio).
Per lo sviluppo di questa U.D. si userà una metodologia che miri innanzitutto
a superare gli eventuali preconcetti degli allievi nei confronti del testo
poetico e che li aiuti a gustare la musicalità e l’intima essenza della poesia
prima di arrivare ad un’analisi approfondita e alla contestualizzazione del
componimento. Senza nulla togliere alla lezione frontale che è comunque una
fase indispensabile e fondamentale dell’apprendimento, si privilegerà la
lezione semistrutturata in cui il docente manterrà la “regia” della lezione ma
favorirà gli interventi degli allievi di cui solleciterà le interpretazioni e
le eventuali associazioni di idee in base a quanto da loro appreso e a quanto
da loro intuito. Il compito del docente sarà quello di indirizzare gli
interventi e di contestualizzare la poesia nell’ambito del periodo storico e
della produzione dell’autore .
Appurata, quindi, la conoscenza e il possesso (almeno a livello
sufficiente dei prerequisiti sopra riportati) si introdurrà l’ U.D. con la
lettura da parte del docente in una situazione comunicativa semistrutturata, si
verificherà con domande e INPUT vari le sensazioni che il testo ha scatenato e
le prime impressioni degli allievi in modo che, senza voler decontestualizzare
il testo, questo no venga nello stesso tempo ad inaridirsi in un lavoro di
analisi che farebbe perdere di vista la musicalità dello stesso. In questa
sorta di “brain storming” sarà interesse del docente indirizzare gli interventi
verso affermazioni che possono avviare ad una comprensione corretta e attenta
del testo.
Facendo più attenzione alle variazioni lessicali, il docente inviterà a
compiere la parafrasi del testo, prima chiave di accesso al livello del
significato e al testo nella sua completezza. L’esercizio di parafrasi serve
anche a sviluppare negli allievi la ricerca di sinonimia e quindi un uso più
vario e pertinente del lessico.
Sarà compito del docente inoltre, fornire agli allievi gli elementi
storico-biografici che fanno da sfondo alla poesia e che ne costituiscono la
chiave di lettura: 1867 il padre di Pascoli viene assassinato misteriosamente;
l’avvenimento rimarrà nella mente del giovane poeta come un dramma insolubile
da cui scaturirà la rottura dell’equilibrio familiare, la dispersione dei suoi
componenti e la distruzione del “nido” che porterà il Pascoli ad una visione
pessimistica della vita come eterna lotta tra l’esterno e l’interno, tra
interiorità ed esteriorità, famiglia e società. Non è un caso che il poeta non
sia riuscito a staccarsi mai dalla realtà del nido d’origine e ogni tipo di
unione (es. matrimonio della sorella ) fosse sempre visto in toni drammatici e
tinte fosche.
A questo punto il docente riproporrà agli allievi la lettura del “X
Agosto” alla luce delle informazioni fornite. Sarà affidato a loro il compito
di individuare nei versi i riferimenti, per altro espliciti, al suddetto
avvenimento. Il docente poi guiderà gli allievi a riconoscere all’interno del
testo una prima parte descrittivo - narrativa: “il pianto del cielo nella notte
di S.Lorenzo; la morte della rondine e il suo nido condannato all’abbandono”.
La seconda parte del testo è simmetrica alla prima : “ all’uccisione della
rondine corrisponde la morte del padre del poeta”, anch’egli tornava al suo
nido e anche questo nido è destinato all’abbandono. L’ultima strofa richiama la
prima: “Il cielo domina insensibile e lontano su tutto”. A questo punto il
docente inviterà gli studenti a riconoscere la forma metrica della poesia: sei
quartine di decasillabi e novenari alternati con schema di rime alternate.
Gli allievi saranno sollecitati ad esaminare le rime per riconoscere
eventuali anomalie e scopriranno la regolarità delle stesse, tranne la rima
derivata presente nei versi 9 e 11: tende…attende.
Esaminato il livello ritmico, il docente inviterà gli allievi a
vagliare la struttura del testo per evidenziare le analogie e le simmetrie
eventuali. Il testo preso in questione si presenta molto bene a questo
discorso: facilmente gli allievi riconosceranno la simmetria presente tra la
prima e l’ultima strofa, tra la seconda e la quarta e tra la terza e la quinta.
Il docente dimostrerà con un’attenta analisi la veridicità di quanto da
loro intuito: l’apertura della poesia è affidata all’immagine del “cielo
piangente”; la chiusura allo stesso “pianto insensibile di fronte al dolore di
quest’atomo opaco del male”. La simmetria riguarda gli stessi termini : verso 3
“pianto”; verso 23 “pianto”. Come la rondine ritornava al “tetto” così nella
quarta strofa un uomo tornava “al suo nido”, non a caso i termini sono stati
invertiti, nido per l’uomo, tetto per la rondine. Le due storie sono
strettamente correlate, intimamente connesse, unite da un comune destino di
sofferenza. Ancora in queste due strofe
la simmetria ritorna nei termini: II° verso della seconda strofa: “l’uccisero”;
II° verso della quarta strofa: “l’uccisero”. Cos’ anche le situazioni sono
simmetriche: la rondine portava un “insetto” ai suoi rondinini, l’uomo portava
“due bambole in dono”, diversi segni di un uguale affetto.
Simmetrici anche i simboli: la rondine cade” tra spini” e come si dirà
nella quinta strofa : “…è là come in croce”. Secondo Marchese gli spini
richiamano le spine della corona di Cristo; questa analogia è confermata dalla
croce, altro strumento del flagello.La rondine, quindi innocente, si immola per
l’umanità. L’uomo dal canto suo “disse: perdono”. Come Cristo sulla croce
perdona i suoi sicari. Infine, il nido abbandonato è simmetrico alla casa che
attende invano il ritorno del capo famiglia. A questo punto l’analisi, per
poter approfondire l’interpretazione, esamina più attentamente il lessico e il
docente guiderà gli allievi a riconoscere all’interno dei versi ulteriori
analogie e contrapposizioni. Tutto il resto, infatti, si basa sulla
contrapposizione presente anche in altre opere pascoliane (ved. Ad es.
“Gelsomino notturno”) tra esterno ed interno, tra alto e basso. Esterno
corrispondente al mondo extrafamiliare identificato come il male; interno come
famiglia, memorie, legami di sangue; alto come cielo puro, distaccato,
insensibile, basso come terra caotica dominata dal male. Nella poesia, infatti,
l’alto è il cielo, il basso la terra dove avvengono ingiustizie ed efferatezze;
interno è il nodo, “la case romita” vittima e male; l’esterno è il mondo
artefice di quel male.
Il docente con una lezione frontale fornirà informazioni sulle scelte
politiche dell’autore a cui pure la poesia richiama. La produzione del “X
Agosto” risale ad un periodo in cui è già avvenuto l’allontanamento del Pascoli
dal socialismo militante e si è maturata la sua chiusura verso l’esterno. Sarà
ancora il docente a collegare la posizione pessimistica del Pascoli al
decadentismo, all’atteggiamento tipico di molti altri intellettuali dell’epoca
di distacco dalla realtà storico-politica. Infine, si richiamerà l’attenzione
degli allievi sul fatto che il testo in questione faccia parte comunque della
raccolta “Myricae” di cui rispecchia solo in parte i caratteri fondamentali
solo in apparenza la natura ha in questa poesia un ruolo dominante, né la
discussione è particolarmente minuziosa come accade in altri componimenti della
stessa raccolta(ved. es. “Novembre”).
Vero protagonista è in realtà l’uomo e il germe del male che lo
caratterizza, il senso di distruzione dell’unico rifugio a quel male è il nido
familiare.Per terminare l’analisi del “X Agosto” il docente chiederà agli allievi
di riconoscere le figure retoriche utilizzate dal poeta. Prima si farà
riferimento a quelle del significato come le similitudini, le metafore, le
metonimie, le sinestesie (“negli aperti occhi un grido”-“pianto di stelle”),le antitesi (“immobile addita”).
A questo punto il docente inviterà i discendenti ad una lettura
individuale e alla produzione di un’analisi testuale che metta insieme gli
elementi individuati nel corso della lezione. In seguito sarà proposto alla
classe la lettura e l’analisi delle poesie : “l’assiuolo”-“Il Gelsomino
notturno”-“Novembre”(ved. schema U.D.) in cui ritornano gli stessi temi che gli
allievi saranno invitati a riconoscere per mezzo di un lavoro di confronto
attuato tramite un questionario(ved. questionario-tipo di confronto).
Per quanto riguarda gli strumenti per questa U.D. si darà un
ruolo centrale al libro di testo(strumento che gli allievi devono ormai
conoscere e saper utilizzare); si utilizzeranno inoltre sussidi cartacei in
fotocopia per approfondimenti, questionari e griglie predisposte dal docente
con discussioni in classe. L’U.D. si presta anche all’utilizzo del computer per
l’analisi del testo poetico e l’individualizzazione delle analogie e simmetrie
più evidenti attraverso il testo mobile multimediale che potrà trasformare le
“parole-chiave” in “parole calde” per un ulteriore lavoro tra testi dello
stesso autore.
Al fine della verifica si prevedono due momenti: uno intermedio
affidato al colloquio mirato a verificare la comprensione di quanto letto e
interpretato e uno terminale affidato a colloqui orali e analisi testuali,
produzione di un saggio breve sul nido violato nella poesia pascoliane, prove a
stimolo aperto e risposta aperta, prove a stimolo chiuso e risposta aperta.
Tali verifiche tengono conto della riforma dell’esame di Stato
incentrata su queste nuove forme di produzione che mirano a sollecitare negli
allievi la capacità ad enucleare, da quanto appreso, i concetti fondamentali ed
operare confronti criticamente validi.
Obiettivi presi in considerazione ai fini della Valutazione
saranno: la conoscenza, la comprensione, le competenze, applicative,
l’analisi, le capacità critiche,
l’espressione.
Per ogni obiettivo sono previsti cinque livelli valutativi:
Liv 1-
nessuna conoscenza della materia,
nessuna comprensione…, il voto sarà da 1 a 3. Liv 2-conoscenza
superficiale…, il voto sarà da 4 a 5. Liv3-conoscenza…completa
ma non approfondita, il voto sarà 6. Liv4-conoscenza
completa,approfondita e organica…,il voto sarà 7/8. Liv5-
conoscenza, comprensione… completa, coordinata,ampia, profonda,originale e
creativa, il voto sarà al di sopra dell’8 e fino al 10. L’attribuzione dei suddetti livelli terrà conto del
raggiungimento, da parte degli studenti, dei sottoelencati obiettivi.
SUL PIANO DEI
CONTENUTI: a) Conosce il significato letterale
della poesia? b) Individua i nuclei tematici? c) Individua la struttura della
poesia? d) Classifica la poesia come
appartenente ad un determinato genere poetico? e) Riesce a collegare i temi della
poesia con l’esperienza biografica e letteraria del poeta? f) Riesce a collegare la poesia con il
contesto storico -letterario che l’ ha prodotto? SUL PIANO DELLA FORMA: a)
Riesce a riconoscere la forma metrica e
la struttura delle rime? b)
Riesce a riconoscere le figure retoriche
presenti nel testo? c)
Riesce ad individuare il ritmo del verso? d)
Riesce a distinguere il lessico comune da
quello più ricercato?
SUL PIANO DELLA
PRODUZIONE: a)
Esprime in modo appropriato quanto ha
compreso? b)
Usa correttamente le convenzioni
ortografiche? c)
Usa correttamente la punteggiatura? d)
Usa una struttura coerente e coesa? e)
Riesce eventualmente a collegare le
situazioni presenti nel testo alla propria esperienza personale? QUESTONARIO
- TIPO PER UN LAVORO DI CONFRONTO: 1)
Riassumere il contenuto letterale della
poesia. 2)
Individua il tema centrale. 3)
Individua le parole chiave. 4)
Individua le figure retoriche utilizzate. 5)
Opera un confronto tra il ruolo in cui il
poeta affronta il tema della morte nel “X Agosto” e nell’”Assiuolo” e metti in
evidenza le dovute differenze tra i due testi proposti. BIBLIOGRAFIA: - “Guida alla
formazione didattica degli insegnanti” R. Titone
– E. Gandini Ganderi (Armando Editore). 1990 - “Apprendimento e differenze individuali” Gagnè R.M.
(Armando Editore). 1974 - “Educazione linguistica e curricolo” D.Bertocchi
– L.Brasca- F.Eviri-E.Lugarini-M.C. Rizzardi (Ediz.
Bruno Mondadori). 1985 - “Didattica dell’italiano” Della casa
M. (Ediz. La scuola). 1979 - “L’italiano efficace” G.Ravizza –
M.L. Zanichelli (Ediz. Bruno Mondadori). 1998 - “Dall’unificazione nazionale ad oggi” M.Pazzaglia
(Ediz. Zanichelli). 1999 - “Atlante
Letterario” Il Novecento
R.Marchese- A.Grillini- E.Giansiracusa- S.Marzocchi (La Nuova
Italia). 1998
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