Paesaggi Educativi - giugno 2004
AFFETTIVO E COGNITIVO
NELLA RELAZIONE EDUCATIVA
di Laura Casadei * e Paola Bentini
Introduzione
All'inizio dell'anno scolastico 2002-2003 ci siamo chieste come condurre i ragazzi del triennio dell'indirizzo Scienze della formazione del Liceo Classico "G.B. Morgagni" di Forlì, ad una riflessione sul significato della relazione educativa. Abbiamo ritenuto opportuno partire da una conoscenza delle istituzioni educative per l'infanzia e soprattutto dall'incontro con educatori e insegnanti che, attraverso l'analisi della propria esperienza, potessero testimoniare la complessità e la creatività del lavoro educativo. In particolare abbiamo incontrato a scuola la maestra elementare Claudia Fanti. In un clima di partecipazione attiva e di collaborazione, i ragazzi sono stati coinvolti in una riflessione sul loro vissuto scolastico e sulla relazione fra aspetti cognitivi ed affettivi nel processo di apprendimento.
Gli incontri effettuati nel corso dell'anno scolastico potranno costituire l'avvio di una collaborazione fra il Liceo delle Scienze della Formazione e la Scuola di base per evitare l'astrattezza di una riflessione pedagogica che non tiene conto della pratica educativa in atto.
Il tema proposto a Claudia era "Affettivo e cognitivo nella relazione educativa".
Invece di affrontare l'argomento con una lezione frontale, Claudia ha scelto di interagire con i ragazzi proponendo delle riflessioni sull'espressione "Didattica matrigna" dalla elaborazione della quale è scaturita una ampia mappa del disagio vissuto nella scuola dai nostri alunni, come si vedrà in seguito.
Il disagio espresso è stato suddiviso in seguito in base agli aspetti relazionali coinvolti ( il vissuto dell'alunno, l'atteggiamento dell'insegnante)
DIDATTICA MATRIGNA (il vissuto dell'alunno )
- Professori che provano gusto a far andare male gli alunni a scuola;
- Professori che durante l'interrogazione prendono in giro l'alunno che noni sa rispondere o non risponde correttamente;
- Voti: (paura), voto rigido, castighi, ricatti(3) 1 , rimproveri(4), punizioni(9), punizioni affrettate, note(2);
- Sottovalutare l'impegno dell'alunno;
- Professori che non credono che l'alunno non si senta bene, ma che voglia solamente saltare l'interrogazione o il compito;
- Plagosus orbilius (maestro manesco di Orazio), nerbate, percosse, metodi violenti, violenza;
- Studio obbligato e pesante (visto come dovere e non come piacere), interrogazioni a sorpresa (2), compiti in classe a sorpresa (3), interrogazione, compiti di matematica;
- Troppi compiti assegnati (2), domande complesse all'interrogato, studio notturno;
- Professori che non danno giustificazioni, entrate a scuola in ritardo e successiva interrogazione punitiva;
- Professori che dicono che nella lezione seguente spiegheranno poi, invece, interrogano;
Il lavoro è proseguito con un approfondimento delle riflessioni e con la proposta di indicare gli elementi positivi e da potenziare nella scuola.
AREA INSEGNAMENTO (atteggiamento dell'insegnante)
- Scarsa capacità dell'insegnante di trasmettere interesse e gradimento per una materia; competenze inadeguate; metodo antiscolastico; stile dell'insegnamento negativo; degenerazione dell'insegnamento. Insegnante che non ha capito niente del suo compito educativo; effetto negativo esercitato dall'insegnante della scuola, delle materie. Metodo antiquato; scuola di stampo antico; unidirezionalità dell'apprendimento; rapporto univoco da docente a bambino.
-Mancanza di relazione con l'insegnante (3); freddezza; insensibilità; mancanza di comunicazione; mancanza di empatia; dialogo carente; mancanza di fiducia.
- Rapporti non produttivi; mancanza di rapporto umano tra alunni e insegnanti; poca comunicazione, incomprensione.
Che cosa c'è stato di positivo nell'azione educativa scolastica?
Tranquillità, serenità, libertà, organizzazione, presenza, interazione, rapporto, raggiungimento degli obiettivi, ambizione, dialogo, parità.
Avere la fortuna di capitare in una classe dove si riescono ad avere relazioni positive con i compagni, instaurando amicizie vere e sincere.
I compagni, arte in senso tattile-pratico, scoperta di nuove materie: fisica e filosofia, uscite educative-didattiche, conoscenza di alcuni professori più disponibili e comprensivi con gli alunni.
Alle scuole medie ho avuto una professoressa di inglese fantastica e adesso ho una prof che finalmente mi ha motivato... ho capito che devo studiare per me, non per qualcun altro e che se uno ha un obiettivo o un ideale nessuno può fermarlo.
Le esperienze positive sono rappresentate qui al liceo negli anni passati dall'insegnante che è riuscita ad affascinarci alle discipline matematiche che prima non avevano suscitato a noi interesse. Riferendoci al presente merita grande stima la prof di italiano la quale riesce a spiegare argomenti con estrema chiarezza e passione. La materia di indirizzo è stata il pilastro fondamentale per il grande interesse che ci ha legato a questo corso e soprattutto le materie umanistiche.
Scoprire che esistono ancora professori che credono nelle tue possibilità e hanno fiducia in te.
L'unico aspetto positivo è stato l'aver incontrato nuovi amici con i quali si è instaurato un bel rapporto di amicizia .
Attività svolte durante i tirocini scolastici soprattutto nella scuola elementare, le amicizie con i compagni, un insegnante di inglese delle elementari.
Preparazione umanistica e psicologica che il liceo ci offre.
La possibilità di un ampia conoscenza riguardante varie materie e campi, ci consente di essere più aperti e flessibili nei confronti delle problematiche che si incontrano nella vita di tutti i giorni.
La preparazione educativa, fornita dal nostro liceo, ci ha permesso di formarci e di arricchirci culturalmente, inoltre ci ha dato la possibilità di mettere in pratica ciò che abbiamo appreso attraverso l'attività dei tirocini.
Insegnanti di inglese delle scuole elementari, ambiente scolastico accogliente (scuola elementare), compagni di classe simpatici e cortesi, psicologia.
Il mio maestro della scuola elementare è l'unico che sia riuscito ad entusiasmarmi durante le lezioni di storia e di italiano rendendole piacevoli.
Con lui potevamo esprimere i nostri stati d'animo.
Era pronto ad ascoltarci e ad aiutarci in ogni momento.
Comprensione nei momenti di scoperta, complicità interesse per la persona in quanto tale.
Che cosa vi piacerebbe vedere potenziato?
Interesse, meno preferenze, complicità, dialogo e partecipazione.
Nel corso dei quattro anni di scuola superiore abbiamo constatato poco interesse da parte dei professori sulla vita privata dei propri alunni.
Per questo vorremmo che essi provassero a dimostrarci più complicità e partecipazione nella nostra vita.
Vorremmo che fosse potenziata l'igiene della struttura scolastica (servizi igienici, aule, ecc..) .
Approfondimento dei problemi attuali nel mondo .
Più pratica, più stage, niente latino.
Maggior utilizzo del laboratorio di informatica al fine di entrare in contatto con tematiche relative alle nostre nozioni o agli argomenti del triennio. Sarebbe molto utile estendere il tirocinio anche alla terza per ravvivare le esperienze tramite i bambini.
Da aumentare le esperienze extrascolastiche: tirocini, incontri, uscite didattiche. Da migliorare i metodi di insegnamento.
La conoscenza sulla psicologia, relazioni con i professori, esperienza di tirocinio.
Stereotipo insegnante = idolo e cercare di assomigliare a lui in futuro, pazienza e autocontrollo, partecipazione attiva, leadership permissiva o autoritaria, accoglienze, team insegnanti poco cooperativo.
Maggiore attenzione agli stati d'animo, maggiore tatto nel rapportarsi con gli altri, dare una quantità di stimoli durante le attività, dare maggior spazio alle attività di gruppo e di coppia, mantenere un numero superiore di contatti scuola/famiglia, aumentare il numero di attività creative all'aperto.
Non fare preferenze tra gli alunni, non concentrare la propria attenzione solo sull'insegnamento vero e proprio ma vedere anche i problemi del singolo e del gruppo, cercare di avere un rapporto di fiducia che non crei angoscia, tensione, ansia; cercare di darsi dei ruoli ben definiti all'interno della relazione studente insegnante, considerare la personalità sia dell'insegnante che dell'alunno, lasciare all'alunno la soluzione del problema guidandolo e aiutandolo a raggiungere lo scopo.
Vorrei poter migliorare la conoscenza delle lingue straniere.
Conclusioni
Al termine delle attività le riflessioni dei ragazzi ci hanno sorpreso e colpito per la loro profondità e per la capacità di analizzare dettagliatamente emozioni, situazioni e di decodificare i messaggi non verbali e i paradossi comunicativi quotidianamente presenti nella relazione educativa.
Ci auguriamo che il lavoro svolto insieme svolto insieme a Claudia possa fornire ai nostri ragazzi uno strumento di lettura delle situazioni scolastiche e delle esperienze di stage formativo che affronteranno.
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*Liceo Classico "G.B.Morgagni" di Forlì
1) I numeri fra parentesi indicano la frequenza dell'affermazione