Annamaria Pati
CLASSE: V Ginnasio
PREREQUISITI: leggere correttamente riconoscendo il valore semantico ed espressivo della punteggiatura; comprendere l'argomento di un messaggio scritto e orale. Riconoscere le caratteristiche generali di un testo letterario. Organizzare testi strutturati in funzione di una semplice consegna.
CARATTERISTICHE DELLA CLASSE: gli alunni evidenziano un buon livello di preparazione sintattica e lessicale, oltre ad un buon grado di socializzazione.
PREREQUISITI: conoscere la lingua italiana sotto l'aspetto morfologico, sintattico e semantico.
OBIETTIVI: saper analizzare il testo nelle sue componenti morfo-sintattiche e contestualizzarlo; riconoscere la tipologia testuale ( testo narrativo) ed operare confronti con testi del medesimo genere; saper compiere un uso controllato ed appropriato dello strumento espressivo.
TEMPI DI REALIZZAZIONE: due mesi.
METODOLOGIA: lezione frontale, al fine di fornire una visione complessiva degli argomenti in questione, sia mediante i supporti teorici indispensabili per l'analisi testuale, sia gli inquadramenti storici e culturali per collegare l'autore al proprio tempo. e problematico dialogica.
STRUMENTI: libri di testo e strumenti multimediali ed audiovisivi.
VERIFICHE: interrogazioni, prove strutturate a risposta aperta o chiusa (sì o no), prove semistrutturate (saggio breve).
VALUTAZIONE: in itinere, tests a risposta aperta o chiusa per verificare le possibilità degli studenti e le loro lacune e al fine di avere una continua conferma dei loro miglioramenti. La valutazione sommativa verrà effettuata mediante saggio breve per attestarei miglioramenti conseguiti dagli allievi e la validità della programmazione effettuata dall'insegnante.
STRUTTURA
-Contesto storico: risposta alla delusione risorgimentale ed alle contraddizioni del nuovo Stato italiano. Contatto con le realtà regionali (Sicilia, Sardegna). Tentativo di descrivere la realtà dei ceti sociali più bassi e della gente “rozza, quasi primitiva, non intaccata dalle tabe della civiltà” (Capuana).
- Influenza del Naturalismo francese: occorre tener conto dei condizionamenti dell'ambiente: “ l'uomo esiste solo in rapporto alla società” (Balzac);studiare i personaggi in maniera scientifica ( nell'agonia di Emma Bovary, Flaubert si avvale di manuali medici); osservare i fatti naturali spregiudicatamente (Zola).
- Differenze tra Naturalismo e Verismo: il Naturalismo opera in un ambiente industrializzato e tende a descrivere i problemi legati a tale contesto: emarginazione, criminalità, prostituzione. In Francia lo scrittore si comporta come uno scienziato, un medico a cui non è consentito alcun intervento critico. Dietro a questa apparente “freddezza”, però, si cela un messaggio: “noi cerchiamo le cause del male sociale......Quando si possederanno le leggi basterà agire sugli individui e sugli ambienti per arrivare al miglior stato sociale”(Zola).
In Italia, invece, il Verismo opera in un contesto sostanzialmente contadino e tende a cogliere realtà sociali umili, non accetta il concetto di ereditarietà, nè vede la letteratura come una pura registrazione di fatti. Inoltre ai veristi manca una precisa volontà di denuncia politica, ma si lasciano sopraffare dalla rassegnazione.
Verga
- Lettura di “Nedda”, bozzetto del 1874, attenzione ai sentimenti, alla dura legge del lavoro, al linguaggio sobrio.
-Lettura della novella “ Fantasticheria” ed attenzione all'ideale dell'ostrica: “chi più debole o incauto o più egoista degli altri, volle staccarsi dai suoi per vaghezza dell'ignoto o per brama di meglio o per curiosità di conoscere il mondo, il mondo, da pesce vorace qual è, se lo ingoiò e i suoi prossimi con lui”.
-Lettura di brani tratti da “I Malavoglia”, laddove Verga dimostra come l'uomo sia schiavo delle proprie necessità e contrappone personaggi fedeli all'ideale dell'ostrica (padron ‘Ntoni, Mena, Alessi) a figure dominate dal desiderio di fuga (‘Ntoni e Lia). Il linguaggio è intriso di elementi dialettali, dominano le descrizioni paesaggistiche ed i dialoghi sono arricchiti dal richiamo alla gestualità ( “si fregava le mani...”) che rafforza l'efficacia delle parole. Presenti anche i proverbi e le similitudini.
-Lettura della novella “La Roba”,esasperazione del culto del possesso, una malattia che caratterizza gli individui e che porterà il protagonista alla follia: “Roba mia, vientene con me”.
-Lettura di brani tratti da “Mastro don Gesualdo”, romanzo in cui la roba, guida delle azioni del protagonista, lo condurrà all'isolamento ed alla emarginazione. Verga qui non esita ad usare il passato remoto per condensare i momenti drammatici presenti nel suo romanzo: “si irrigidì e si chetò del tutto ( Gesualdo è morto).....Il domestico andò a vestirsi, poi tornò a riassettare la camera. Tirò le cortine del letto, spalancò le vetrate e si affacciò a prendere una boccata d'aria fumando”.