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IL TESTO
NARRATIVO: “ LA FIABA
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ADELE CERVO MODULO IPOTIZZATO PER UNA CLASSE I° MEDIALEGGERE; GIOCARE; PENSARE E SCRIVERE UNA FIABA
PREMESSA
L’insegnamento dell’italiano
si inserisce nella scuola media nel quadro dell’educazione linguistica con lo
scopo di far acquisire all’alunno, come diritto fondamentale l’uso del
linguaggio in tutta la varietà delle sue funzioni e forme, nonché lo sviluppo
delle capacità critiche nei confronti della realtà. In continuità con gli
apprendimenti della scuola elementare, l’italiano contribuisce alla maturazione
e allo sviluppo della comprensione e della produzione del parlato e dello
scritto mediante l’interdipendenza dell’ascoltare, parlare, leggere e scrivere,
secondo le diverse funzioni e varietà della lingua, dirette sia al dominio dei
contenuti sia alla graduale acquisizione della correttezza
formale. Il linguaggio verbale ha una
sua evidente centralità poiché di esso si valgono tutte le discipline per
elaborare e comunicare i propri processi e contenuti. In relazione alla funzione
dominante della lingua esistono vari tipi di testo: descrittivo, narrativo,
conativo, letterario, poetico, argomentativo. Tra questi intendo
ipotizzare di presentare il testo narrativo soffermandomi sui caratteri generali
di tale genere per poi
presentare in particolare la
fiaba. Si preciserà che il testo narrativo è un testo che racconta una storia, cioè una serie di avvenimenti riguardanti una o più personaggi. Gli elementi essenziali
sono: i personaggi, le azioni che essi
compiono, lo spazio, cioè i luoghi in cui si svolgono le vicende, il
tempo durante il quale si svolgono le azioni. Questi elementi si trovano
in tutti i testi narrativi, indipendentemente dal genere cui appartengono:
fiaba, favola, leggenda, racconto, romanzo. Tutti i testi narrativi
hanno una struttura simile articolata in: situazione iniziale; rottura
dell’equilibrio iniziale; evoluzione della vicenda attraverso processi di
miglioramento e/o peggioramento; ricomposizione di un equilibrio; situazione
finale. Per analizzare un testo
narrativo occorre: individuare le sequenze, distinguere la fabula
dall’intreccio, analizzare i personaggi e le azioni, analizzare il tempo e lo
spazio; analizzare lo stile cognitivo dell’autore. I testi narrativi sono
scritti essenzialmente per essere letti, per soddisfare quel bisogno di sognare ad occhi aperti e di vivere
avventure . Intendo soffermarmi sulle fiabe proprio perché
riescono a soddisfare bisogni essenziali nei preadolescenti
quali: mobilitare doti di
creatività, intuizione nella ricerca di soluzioni da applicare a situazioni
problematiche; elaborare il senso del
proprio sé attraverso l’identificazione con protagonisti generosi, leali,
coraggiosi con i quali commisurarsi. La programmazione di tale
attività sarà tuttavia flessibile in funzione alle reali esigenze individuali e
collettive degli alunni. Assumerà così notevole
importanza l’analisi della
situazione di partenza che prevederà la valutazione dei prerequisiti,
ossia dei livelli di conoscenza, abilità, comportamenti sulla base dei quali
poter impostare l’itinerario di lavoro. FINALITA’: stimolare e consolidare la
fantasia, la creatività, l’originalità; sviluppare il piacere della
lettura; acquisire padronanza della
struttura e della tipologia del testo narrativo approfondito quale la
fiaba. PREREQUISITI: osservare,
concentrare l’attenzione, memorizzare, ordinare nel tempo e nello spazio,
mettere in relazione, selezionare e classificare, stabilire rapporti di
causa/effetto; conoscere i caratteri generali del testo narrativo, capacità di
leggere un testo, capacità di intuire globalmente il messaggio contenuto nel
testo. OBIETTIVI COGNITIVI:
confrontare e collegare gli elementi del testo; individuare personaggi e
funzioni della fiaba; individuare le sequenze,
riordinarle e titolarle. OBIETTIVI DIDATTICI:
riconoscere il linguaggio tipico della fiaba; individuare elementi lessicali
all’interno di un contesto e
riutilizzarli; esprimere valutazioni sui
personaggi; utilizzare la struttura
testuale conosciuta per produrre testi
dello stesso tipo. CONTENUTI: lettura approfondita e analitica di alcune fiabe
; la struttura della
fiaba; il linguaggio della
fiaba; le funzioni di
Propp. METODOLOGIA La fiaba intesa da Calvino
come la “prima spiegazione generale dell’esistenza” costituisce per i
ragazzi un vero e proprio viaggio
d’iniziazione alla vita. Un viaggio che porta alla
scoperta dell’ignoto da sfidare e vincere per poi tornare, cresciuti e ormai
adulti, al proprio mondo consueto. Leggere, giocare, pensare e
scrivere una fiaba: questo è in sintesi il percorso di lavoro didattico da me
proposto. PRIMA FASE: il primo momento
dell’intervento didattico mirerà alla presentazione di alcune
fiabe. Attraverso una conversazione
guidata spiegheremo che la fiaba è
un racconto fantastico in prosa, di origine popolaresca che ha come protagonisti
esseri umani e soprannaturali (fate , streghe e gnomi). Si prenderanno in esame
alcune fiabe e si faranno leggere agli alunni, a turno, invitandoli a curarne la
punteggiatura e il tono. Alla narrazione orale
individuale sarà alternata quella dialogata nella quale interverrà anche
l’insegnante. Per rendere più motivante
questa parte dell’unità si farà anche drammatizzare una fiaba facendo scegliere
agli stessi alunni il personaggio da interpretare. Si concluderà questa prima
fase con la visione di una videocassetta che servirà per amplificare le
caratteristiche e il fascino del genere. Si proporrà anche di collegarsi con un sito internet di un’altra scuola media per confrontarsi e arricchirsi. SECONDA FASE: in un secondo
tempo si orienterà l’attenzione dei ragazzi sugli aspetti strutturali
significativi del testo approcciato individuando e analizzando le sequenze
logiche essenziali, numerandole e accostando a ciascuna una titolatura
sintetica, facendo riferimento alle sfere di azione di cui parla
Propp. Gli alunni, lavorando in
gruppi diversi, potranno anche rappresentare graficamente le varie sequenze
delle fiabe studiate. TERZA FASE: l’ultima parte
del lavoro consisterà nella focalizzazione della dimensione linguistica del
testo preso in esame sottolineando e spiegando le espressioni inconsuete e i
neologismi, avviando lavori di ricerca lessicale e individuando le tematiche
ricorrenti nel genere fiabesco. Nella fase di produzione
l’attività didattica mirerà a perseguire abilità di scrittura e videoscrittura
quali inventare una fiaba dando spazio alla propria fantasia; reinventare una
stessa fiaba cambiandone il finale a proprio piacimento; scrivere una breve e
semplice fiaba in lingua straniera. STRUMENTI: libri di testo, computer,
sito internet, biblioteca di classe e pubblica,
vidocassette. MEZZI: lavoro individuale,
di gruppo, intera classe. VERIFICA E
VALUTAZIONE Si intende verificare il
livello di profitto raggiunto tenendo conto delle conoscenze, competenze e
abilità attraverso: individuazione delle
funzioni di Propp; composizione di una fiaba; conclusione personale di una
fiaba; drammatizzazione; conversazioni; questionari; esercizi di
completamento. La valutazione sarà frutto
di continue osservazioni e considerazioni, sarà quindi utilizzata principalmente
quella in itinere, per accertare i processi formativi degli alunni, oltre che
quella iniziale e sommativa. Oggetto di valutazione
saranno sia il processo sia il prodotto
dell’apprendimento. Sarà necessario che ogni
singolo alunno sia in grado di autovalutarsi; la valutazione servirà anche allo
stesso docente per verificare l’efficacia del lavoro
svolto. In caso di difficoltà nel raggiungimento di un
obiettivo, grazie ad opportuni “feed-back”, si potranno effettuare eventuali
correzioni e modifiche; saranno previsti così anche momenti di recupero e/o
potenziamento. Il tempo previsto per la
realizzazione di tale modulo è di circa 14 ore. BIBLIOGRAFIA
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