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UNITA'
DIDATTICA Maria
Magno Premessa La comunicazione Questa unità didattica vuole essere un itinerario alla
scoperta della ricca potenzialità della lingua come strumento per comunicare al
fine di aumentare la competenza non solo linguistica, ma anche comunicativa
attraverso un processo che, partendo dall'osservazione della realtà concreta, per mezzo di
un'analisi puntuale di diversi aspetti, porta ad un uso della lingua
consapevole non solo dei problemi inerenti al codice, ma anche dei problemi
psicologici e relazionali connessi. Il percorso formativo di questa U.D si pone in modo più
specifico le finalità e gli obiettivi evidenziati dai programmi della
Commissione Brocca. La metodologia di lavoro è in particolare basata sulla
centralità dello studente, infatti valorizza le sue osservazioni e la sua
partecipazione al lavoro in classe. Per questo il cammino di apprendimento mira
al conseguimento della scoperta del modo più adatto per comunicare, lasciando
alla libertà dell'allievo il trasferimento di quanto appreso ad
un'utilizzazione personale. In questo modo si possono evitare blocchi e reazioni
negative e si incoraggiano cambiamenti personali in un clima di supporto che
vede l'interazione comunicativa caratteristica dell'attività didattica.
Pertanto si preferisce far scegliere allo studente i materiali che suscitano il
suo interesse. Tutte le attività si riferiscono ad esperienze personali e i
modi di lavoro possono essere individuali, di coppia, di gruppo. Questo metodo
di lavoro vede impegnato lo studente in una riflessione continua e ragionata
delle attività svolte, sotto la guida dell'insegnante che assumerà il ruolo di
animatore stimolando, coordinando e sistematizzando osservazioni e attività. Per ogni aspetto che si vuole esaminare si propone uno
spunto di lavoro: questo potrà essere ampliato e approfondito con altri
esercizi di consolidamento e di verifica. L'U.D è diretta agli alunni del primo anno del biennio
superiore, un segmento fondamentale per la sua funzione di raccordo tra
l'istruzione di base e quella più specialistica del triennio. Essa è una parte
di una programmazione organica e complessiva di un curriculo di educazione
linguistica che riprende abilità comunicative e linguistiche che si presuppone
che l'allievo già possegga, perché le ha già esercitate nella scuola media, le
potenzi e le sviluppi in termini espressivi e cognitivi, e forniscano la base
per l'accostamento alla dimensione più specificatamente letteraria, con lo
studio delle varie forme testuali. In tal modo l'allievo potrà raggiungere livelli sempre più
consapevoli e compiere operazioni sempre più complesse. Un primo spazio di tempo significativo è stato già riservato
alla comunicazione, alle teorie che la riguardano, agli elementi che la compongono,
oggetto di una precedente unità. Subito segue questa unità didattica, che si
articola in un percorso che evidenzia come i messaggi possono essere di diverso
genere, come siano differenziati i registri e come variano gli obiettivi, a cui
è indirizzato il messaggio, cioè, come la lingua svolga molteplici funzioni. Da A. Mariotti
MC Sclafani A. Stancanelli - La lingua e il testo,
D'Anna Messina Firenze, 1990 Da Educazione linguistica e letteraria: ipotesi
di raccordo tra la scuola media dell'obbligo e il biennio superiore attraverso
unità didattiche esemplificative di: Anna Rosa
Guerriero e Antonietta Barbera Mercogliano. Le funzioni della lingua La lingua, mezzo sociale di comunicazione, varia secondo l'età,
il luogo, l'attività, le esperienze e gli scopi che chi parla o scrive vuole
raggiungere. Proprio perché gli scopi che una comunicazione si prefigge sono
innumerevoli, altrettanto numerose sono le funzioni della lingua: descrivere, raccontare, chiedere,
informare, persuadere, pregare, addolorarsi, lamentarsi, rimproverare,
spaventare, ingannare, accusare ecc. I diversi scopi comunicativi, tuttavia, sono stati
raggruppati secondo un modello elaborato da R. Jakobson, in 6 funzioni
comunicative: -
Referenziale: ha lo scopo di informare o descrivere qualcuno/qualcosa; -
Espressiva: ha lo scopo di esprimere un pensiero, un
sentimento, uno stato d'animo; -
Conativa o persuasiva: ha scopo di persuadere, esortare o impartire
un ordine; -
Fatica o di contatto: ha lo scopo di stabilire un contatto con il destinatario
del messaggio; -
Metalinguistica: ha lo scopo di spiegare le caratteristiche
di una lingua o di chiarire il significato di una parola; -
Poetica: serve a comunicare attraverso l'uso di
tecniche espressive e stilistiche più elaborate, per conferire al messaggio più
musicalità, ritmo, o trasmettere emozioni, sensazioni, ecc. M.A. Carbone,
" Grammatica italiana". Talia editrice. Cap.4, pag. 25 Lo schema delle
funzioni Riprendendo lo schema della comunicazione di Jakobson,
possiamo integrarlo accostando ad ogni ingrediente della comunicazione la
funzione che lo riguarda più direttamente.
METODOLOGIA Il criterio
primario nella scelta dei metodi è di promuovere l'apprendimento coinvolgendo
il più possibile gli studenti e inducendo la problematizzazione dei contenuti.
Si cercherà, quindi, di differenziare le metodologie di impostazione delle
varie unità didattiche al fine di rendere le lezioni varie e stimolanti. Si guiderà
l'alunno alla scoperta di una conoscenza implicita, conseguita attraverso
l'osservazione, la riflessione sui dati, l'ipotesi, l'astrazione. Si adotteranno strategie che considerano la
"regola" non il punto di partenza, ma la sintesi di un processo di
analisi dei dati e di sistematizzazione degli stessi in concetti di
generalizzazione. Si sposterà
l'asse della didattica dal docente al discente che diventa operatore primario
del processo di apprendimento attraverso una partecipazione che non è tanto di
ascolto e ripetitiva di contenuti già proposti, quanto scopritore degli aspetti
e delle leggi della realtà attraverso l'impiego delle sue risorse. Verrà, quindi,
prediletto il metodo euristico e quello induttivo, perché l'allievo diviene
elemento attivo e partecipe del processo educativo. L'alunno verrà
posto di fronte a messaggi di diverso genere e sarà stimolato a compiere
operazioni diverse, volte allo sviluppo delle diverse abilità. Si creeranno
situazioni concrete di comunicazione, si leggeranno testi, si stimoleranno le
riflessioni, le discussioni, le domande. Quindi verranno riordinate le
informazioni arrivando alle riflessioni teoriche. In tal modo non si
trasmetteranno solo informazioni, ma si creeranno abilità e competenze talmente
significative da modificare sensibilmente la mappa cognitiva degli allievi. Verranno
proposti brevi brani diversi per tipologia e si sottoporranno gli allievi a
test con scelta multipla, ad esercizi di analisi, a produzioni scritte. Da: Iris Ruozzi
- Tina Santini Lolli- Programmazione
didattica e valutazione Metodi e Strumenti - Editoriale Paradigma Da: Alberto
Nigro Programmazione didattica e
valutazione nelle secondarie superiori Centro
Programmazione Editoriale Modena FINALITA'
Fornire competenze comunicative
funzionali alle varietà dei bisogni linguistici reali degli allievi e alle
richieste della società di oggi. FORMATIVI: - Consentire agli alunni di socializzare,
interagire, collaborare, organizzare i
pensieri e le parole. COGNITIVI: - Conoscere le funzioni dei
messaggi e usare in maniera appropriata i registri linguistici OBIETTIVI OPERATIVI: - Saper riconoscere i vari
tipi di comunicazione e loro caratteristiche -
Saper applicare
le conoscenze acquisite in contesti nuovi -
Saper
organizzare le conoscenze in maniera
logica e ordinata D. Bertocchi e altri - L'Italiano a
scuola pag. 39 -La Nuova Italia Da: Alberto Nigro - (op. cit.) MAPPA CONCETTUALE UNITA’ I
UNITA’ II
UNITA’III
VERIFICHE E VALUTAZIONE La valutazione
accerterà quali modificazioni di comportamento sono avvenute nell'alunno
rispetto ai livelli di partenza relativamente agli obiettivi prefissati. Procedimenti e
strutture di verifica devono rispondere
a criteri scientifici, devono cioè
essere dotati delle caratteristiche della ripetibilità, della
intersoggettività e dell'obiettività. Saranno
utilizzate, perciò, prove oggettive, questionari, test. Accanto a queste
prove si utilizzeranno colloqui, libere
espressioni, discussioni. La valutazione
avverrà con l'attribuzione del voto. Da: Alberto
Nigro (op. cit.) Domenici -
Manuale della Valutazione Scolastica
-Editori Laterza BIBLIOGRAFIA GENERALEMARIOTTI MC
SCLAFANI A. STANCANELLI - La
lingua e il Testo - q D'anna Messina
Firenze, 1999
q Educazione
linguistica e letteraria: Ipotesi di raccordo
tra la scuola media dell'obbligo e il biennio superiore attraverso unità
didattiche esemplificative di A. R. GUERRIERO e A. BARBERO MERCOGLIANO q M.A. CARBONE,
Grammatica Italiana, Talia Editrice q L. ACERBONI M.
TONELLO Tra il dire e il fare. Ed. Ling. Per il biennio delle scuole superiori
- Ghisetti e Corvi Editori q Italiano - Primi
due anni - M.T. RIGATO - Nuova Secondaria n. 1 - 2000 - Anno XVIII q IRIS RUOZZI TINA
SANTINI LOLLI - Programmazione, didattica e Valutazione - Metodi e Strumenti _
Editoriale Paradigma q D. BERTOCCHI -
L'Italiano a Scuola - La Nuova Italia q DOMENICI -Manuale
della valutazione scolastica - Editori Laterza,1999 q Manuale
dell'Orientamento e della Didattica Modulare q ALBERTO NIGRO Programmazione didattica e valutazione
nelle secondarie superiori - Centro Programmazione Editoriale Modena |