Scrivere per capire

Lo studio è una peculiarità delle culture scritte (le culture a oralità primaria -che non conoscono cioè la scrittura- non studiano). Scrivere perciò è indispensabile per capire. Bisogna allora abituare gli allievi a praticare quella che viene chiamata "scrittura cognitiva": scrivere postille, schemi, rimandi, fare parafrasi e riassunti per capire quello che si legge, e non per mostrarli a qualcuno.

Questo "laboratorio privato" , del quale l'insegnante può non chiedere di essere informato (solo se l'allievo lo richiede potrà darne una valutazione) è strettamente connesso all'acquisizione del metodo. Poiché studiare ha bisogno di incentivi, sarà utile che l'insegnante premi gli allievi anche per un piccolo successo: per esempio annoterà su un compito una frase ben fatta, un'idea originale (e non soltanto gli errori).

E' utile ritornare su argomenti già spiegati perché non se ne perda la memoria. E quanto agli approfondimenti, gli argomenti più "difficili" vanno assegnati come premio e non come punizione, e così le ricerche ulteriori su argomenti già appresi.