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Direttiva sulla formazione e l'aggiornamento del personale della scuola

Direttiva 143 dell'1.10.2001 sulla formazione e aggiornamento del personale della scuola.


ecco il testo:

Prot.1086

Roma, 03/10/2001

Esercizio finanziario 2001-

Si trasmette la Direttiva n. 143 in data 1/10/2001, relativa alla formazione e all'aggiornamento del personale della scuola per l'esercizio finanziario 2001, predisposta sulla base del contratto integrativo annuale stipulato con le OO.SS. in data 1 agosto 2001.

Contestualmente la Direttiva è inviata alla Corte dei Conti per la registrazione.

Nel far riserva di comunicare gli estremi dell'avvenuta registrazione o eventuali richieste di modifica del provvedimento da parte della Corte dei Conti, si precisa che fino a detta comunicazione non potranno essere effettuati atti di gestione.

IL CAPO DIPARTIMENTO

Pasquale Capo

 

Formazione: personale scuola, obiettivi e linee di intervento per il 2001

DIRETTIVA N. 143
Roma, 1 ottobre 2001

 

VISTA la legge 23 dicembre 2000, n.389, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2001 e bilancio pluriennale per il triennio 2001-2003", ed in particolare l'articolo 22 comma 9 che prevede che, per l'attuazione dei provvedimenti di riordino delle Amministrazioni pubbliche, possono essere apportate variazioni di bilancio in termini di residui, competenza e cassa, comprese l'individuazione dei Centri di responsabilità amministrativa e l'istituzione , la modifica e la soppressione di unità previsionali di base;
VISTO il decreto del Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica in data 29.12.2000, con il quale sono state ripartite in capitoli le unità previsionali di base relative al bilancio di previsione per l'anno 2001;
VISTO il Decreto Legislativo 30 luglio 1999 n.300 concernente la riforma dell'organizzazione del governo, a norma dell'art.11 della L.15 marzo 1997, n.59;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 6 novembre 2000, n.347 recante norme di riorganizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione;
VISTO il decreto del Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica in data 7 maggio 2001,n.31434 (registrato dalla Corte dei Conti il 24 maggio 2001 reg.3, fgl. 78)., concernente la variazione allo stato di previsione del Ministero per l'anno finanziario 2001, connessa con il riordino dell'amministrazione disciplinato dal D.P.R.n.347/2000;
VISTO il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto del personale della scuola, sottoscritto in data 26 maggio 1999 e in particolare l'art.12, che prevede l'emanazione di una apposita direttiva sulla formazione e l'aggiornamento per ciascun anno finanziario sulla base della contrattazione integrativa a livello nazionale;
VISTO il contratto collettivo nazionale integrativo del comparto scuola anni 1998 -2001 , sottoscritto in data 31 agosto 1999, ed in particolare l'articolo 10 che fissa i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie per la formazione del personale della scuola;
VISTO il contratto integrativo annuale siglato in data 1 agosto 2001, concernente la formazione e l'aggiornamento del personale della scuola per l'esercizio finanziario 2001;
VISTA la legge 18 dicembre 1997 n.440 contenente disposizioni in materia di arricchimento dell'offerta formativa scolastica;
VISTA la Direttiva ministeriale n.51 del 21 marzo 2001, integrata con Direttiva prot.n.10676/DM del 4 maggio 2001 , riguardante l'individuazione degli interventi prioritari e i criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi stessi, ai sensi dell'articolo 2 della Legge n.440/97;
VISTA la legge 10.3.2000 n.62, recante norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione;
CONSIDERATA l'importanza che riveste l'attività di formazione in servizio come strumento per l'incremento e il miglioramento continuo delle competenze professionali di tutto il personale della scuola;
RITENUTO che nell'attuale fase di progressivo consolidamento del processo di autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sviluppo l'aggiornamento e la formazione in servizio del personale della scuola rappresentano un insostituibile sostegno all'innovazione in corso e un investimento essenziale per elevare la qualità del sistema istruzione, in coerenza con le Dichiarazioni programmatiche presentate al Parlamento in data 19 luglio 2001;
RITENUTO che le disposizioni della direttiva devono fornire linee di indirizzo a tutti coloro che hanno responsabilità nel settore, tenendo conto che l'aggiornamento e la formazione in servizio impegnano, ai diversi livelli, in un quadro sistematico e coerente, le scuole dell'autonomia, gli uffici scolastici regionali e l'amministrazione centrale ;

 

Emana la seguente

DIRETTIVA

Art.1 Campo di applicazione

1. La Direttiva annuale per la formazione del personale della scuola stabilisce gli obiettivi formativi assunti come prioritari e le modalità operative per realizzare gli interventi ad essi conseguenti. Essa riguarda l'intero campo dello sviluppo professionale del personale della scuola: include la formazione iniziale, la formazione in ingresso e la formazione in servizio. Le azioni di formazione saranno realizzate sulla base delle nuove relazioni tra i diversi soggetti istituzionali, responsabili della formazione, nell'ottica dell'autonomia funzionale e del decentramento istituzionale. In tale contesto l'intervento dell'amministrazione centrale è sostanzialmente finalizzato ad azioni nazionali di regia, coordinamento, studio, ricerca e diffusione di nuove tipologie formative, formazione permanente ed a distanza, monitoraggi e valutazione, nonché ad azioni di sussidiarietà e di implementazione nei confronti di progetti pilota promossi a livello periferico.

2. L'intera area comprende le iniziative propriamente di formazione (azioni rivolte a creare o sviluppare competenze), gli interventi volti a socializzare le esperienze professionali o a presentare alle componenti professionali interessate i contenuti dei processi innovativi, legislativi e regolamentari, gli interventi di comunicazione professionale (comunicazione telematica, riviste di carattere professionale),di monitoraggio e di valutazione delle azioni formative svolte e dei loro esiti sulla qualità del servizio. In tale quadro complessivo è assicurato il coordinamento sistematico di tutti gli Uffici dell'amministrazione che concorreranno alla promozione di interventi informativi sulle linee programmatiche di innovazione organizzativa e didattica e di modifica del sistema scolastico.

3. Per realizzare la massima coerenza e sinergia nella fase di radicale trasformazione delle scuole verso l'autonomia e verso il miglioramento dell'offerta formativa, le iniziative di formazione organizzate per il personale delle scuole statali sono aperte anche al personale delle scuole paritarie.

Art. 2

Obiettivi formativi prioritari

1. Per l'anno 2001 gli obiettivi formativi prioritari sono recepiti dall'articolo 4 del Contratto Collettivo Integrativo annuale, citato in premessa, e, di seguito, riportati :
a) "interventi formativi per tutto il personale della scuola, ivi compreso quello destinato alle istituzioni scolastiche italiane all'estero, con azioni di informazione, formazione , riqualificazione, riconversione, assistenza e consulenza da realizzare anche a distanza, finalizzati a ridefinire ed ad arricchire i profili professionali del personale stesso in relazione ai processi di innovazione del sistema scolastico;
b) riqualificazione e riconversione professionale del personale docente
c) azioni formative relative all'attuazione degli specifici istituti contrattuali (funzioni obiettivo, funzioni aggiuntive personale ATA, aree a rischio, area a forte immigrazione ....);
d) corsi finalizzati alla mobilità professionale con particolare riferimento al personale transitato dagli EE.LL. sprovvisto di titolo di studio;
e) corsi finalizzati al passaggio alle aree superiori relativamente al personale ATA;
f) ricerca e studio di nuove tipologie formative ;
g) interventi formativi, riguardanti lo sviluppo del sistema di istruzione, relativi a :
   - istituti comprensivi e curricoli verticali;
   - modelli organizzativi flessibili (modularità, tempo pieno, organico funzionale);
   - scuola dell'infanzia;
   - obbligo scolastico e obbligo formativo;
   - progetti speciali a livello nazionale (es.progetto lingue, qualità....)
   - forme di partenariato territoriale (tra scuole, tra scuole e amministrazione, con gli enti locali, progetti europei....., reti, centri risorse, servizi professionali per i docenti...);
   - sviluppo delle competenze professionali per la formazione degli adulti (EDA);
h) promozione della cultura civica (pari opportunità , educazione interculturale, cultura della legalità);
i) azioni volte alla formazione in ingresso (anno di formazione);
j) iniziative di formazione per l'esame di stato;
k) riviste e pubblicazioni.."
2. In particolare gli interventi di formazione riguarderanno il consolidamento della cultura dell'autonomia, con specifico riferimento alla capacità di progettazione, gestione dell'organizzazione e dell'autovalutazione, nonché le modalità di applicazione del nuovo regolamento sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche (Decreto interministeriale 1 febbraio 2001, n.44).

Art.3 Formazione in ingresso

1. La conclusione dei concorsi e le successive recenti immissioni in ruolo di circa 62.000 docenti a tempo indeterminato comportano, prioritariamente, la necessità di promuovere tempestivi e specifici interventi formativi, fortemente qualificati, che si articolino durante tutto l'anno scolastico .
2. I percorsi formativi, caratterizzati da elementi di flessibilità e di personalizzazione, saranno finalizzati al completamento della preparazione, alla migliore partecipazione alla vita della scuola e all'ottimale gestione della carriera professionale. Essi saranno realizzati valorizzando le diverse funzioni, responsabilità, competenze scientifiche e disciplinari presenti sul territorio. Si svilupperanno le collaborazioni con istituzioni universitarie e associazioni disciplinari e professionali di docenti, al fine di promuovere percorsi formativi integrati che utilizzino le più moderne tecnologie e modelli sperimentali di apprendimento in rete.

Art. 4 Formazione in servizio

1. La formazione in servizio si attuerà anche attraverso la ricerca, sperimentazione e diffusione di modelli innovativi di formazione, con particolare riferimento a quelli a distanza, con modalità di apprendimento in rete e con la prosecuzione o l'avvio di strutture e di opportunità di formazione integrata, campus virtuali e il ricorso ai canali tematici televisivi in grado di ospitare servizi di informazione e formazione.
2. Per la valorizzazione del personale docente l'attività di formazione sarà promossa in relazione alle diverse e articolate professionalità che la scuola dell'autonomia richiede (competenze organizzative, comunicativo-relazionali, metodologico-didattiche, disciplinari).
3. Le strutture regionali dell'amministrazione scolastica, di intesa con le Regioni, potranno realizzare progetti pilota per la formazione congiunta del personale.
4. Per il personale direttivo, amministrativo, tecnico e ausiliario si promuoverà un'attività di formazione adeguata alla differenziazione delle diverse funzioni previste dall'autonomia scolastica, dal decentramento e dal riordino dell'amministrazione.
5. Le iniziative di formazione e aggiornamento del personale dirigenziale scolastico saranno definite successivamente sulla base del Contratto Collettivo nazionale attualmente in corso di definizione.

Art. 5 Gestione delle risorse finanziarie

1. I criteri fondamentali della ripartizione delle risorse finanziarie per la formazione del personale della scuola per l'anno 2001 sono definiti sulla base del Contratto Collettivo Integrativo annuale.
La risorse complessive disponibili per la formazione della scuola sono quelle sotto indicate :
- £.88 miliardi iscritti nel bilancio del Ministero relativo all'esercizio finanziario 2001;
- £.30 miliardi provenienti dal rifinanziamento della Legge n.440/97 relativo all'esercizio 2001.
La ripartizione del complesso delle risorse anzidette, pari a £. 118 miliardi, risponde, secondo quanto previsto nell'allegato 1 del citato Contratto Collettivo Integrativo annuale, ai seguenti criteri di quantificazione, riportati in termini percentuali e assoluti:
- il 60,1% alle istituzioni scolastiche per un importo pari a £.71 miliardi;
- il 14,5% agli uffici scolastici regionali per un importo di £.16.2 miliardi;
- il 25,4%, all'amministrazione centrale per un importo di £.30.8 miliardi.
2. La somma destinata alle istituzioni scolastiche e agli uffici scolastici regionali pari a £.87.200.000.000= è articolata in una quota di £.30.000.000.000=, già assegnata a seguito della registrazione della Direttiva ministeriale attuativa della Legge 440/97, citata in premessa. I restanti £.57.200.000.000= sono ripartiti nell'unito allegato A
3. Per l'assegnazione dei finanziamenti alle scuole dovranno essere utilizzati parametri oggettivi che tengano conto della consistenza delle istituzioni scolastiche e del numero degli operatori scolastici in servizio. I Direttori scolastici regionali potranno considerare, altresì, le reti di scuole, le diverse tipologie delle istituzioni scolastiche la presenza di sezioni staccate o plessi, o altre variabili utili, riservando una quota per gli interventi finanziari perequativi .
A norma della legge 14.1.1994, n.20, la presente Direttiva sarà trasmessa alla Corte dei Conti per il visto e la registrazione per il tramite dell'Ufficio Centrale di Bilancio.

IL MINISTRO Letizia Moratti

ALLEGATO A

RIPARTIZIONE FINANZIAMENTI ESERCIZIO 2001 PER L'ATTIVITA' DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA

- Fondi assegnati alle istituzioni scolastiche e agli Uffici Scolastici Regionali

Uffici Scolastici Regionali

FINANZIAMENTO TOTALE

QUOTA

ISTITUZIONI SCOLASTICHE

QUOTA

DREZIONI REGIONALI

ABRUZZO

1.519.700.000

1.169.000.000

350.700.000

BASILICATA

993.200.000

764.000.000

229.200.000

CALABRIA

3.140.800.000

2.416.000.000

724.800.000

CAMPANIA

6.805.500.000

5.235.000.000

1.570.500.000

EMILIA-ROMAGNA

3.198.000.000

2.460.000.000

738.000.000

FRIULI VENEZIA-GIULIA

1.127.100.000

867.000.000

260.100.000

LAZIO

4.901.000.000

3.770.000.000

1.131.000.000.

LIGURIA

1.205.100.000

927.000.000

278.100.000

LOMBARDIA

7.556.900.000

5.813.000.000

1.743.900.000

MARCHE

1.625.000.000

1.250.000.000

375.000.000

MOLISE

510.900.000

393.000.000

117.900.000

PIEMONTE

3.753.100.000

2.887.000.000

866.100.000

PUGLIA

4.435.600.000

3.412.000.000

1.023.600.000

SARDEGNA

2.242.500.000

1.725.000.000

517.500.000

SICILIA

6.103.500.000

4.695.000.000

1.408.500.000

TOSCANA

3.100.500.000

2.385.000.000

715.500.000

UMBRIA

897.000.000

690.000.000

207.000.000

VENETO

4.084.600.000

3.142.000.000

942.600.000

57.200.000.000

44.000.000.000

13.200.000.000

 

 

Roma 18 ottobre 2001

 

 

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