LO SVILUPPO EMOTIVO DAI TRE AI SEI ANNI Tutti sappiamo che per comprendere la nostra vita interiore dovremmo risalire al passato, ai fatti e alle fasi della nostra vita, perché nel passato si ritrovano i semi del presente e la nostra essenza di oggi. Sicuramente questa analisi potrebbe aiutarci a capire e guidare i nostri figli lungo quel faticoso cammino che 'e la costruzione del sé .Non ci sono dubbi che il periodo che va dai 3 ai 6 anni sia fondamentale per lo sviluppo emotivo del bambino, infatti in questo momento si forma un primo rapporto educativo con l'adulto e con il contesto in cui il bambino vive.
Verso i tre anni il bambino affronta una fase fondamentale nello sviluppo interiore, l'opposizione. Questo atteggiamento compare in un preciso momento della crescita, con una prima affermazione dell'IO. In questo modo il bambino e' spesso capriccioso e ostinato; in pratica egli sperimenta così la sua raggiunta autonomia di fronte al mondo. E' subentrata l'età dell'ostinazione, ogni cosa che gli si chiede provoca un atteggiamento oppositivo. E costantemente dice no, spesso senza nemmeno conoscere i motivi del suo rifiuto. I capricci sono all'ordine del giorno. Ciò provoca irritazione e malcontento
in noi, giudicando questi atteggiamenti un segno di cattiva educazione
o segnali di un indole ribelle. Sotto questo aspetto
appare chiaro che questa fase non e' negativa anzi e' di emancipazione,
di costruzione , quindi necessaria. Pensiamo ad esempio al frequente rifiuto verso alcuni cibi di cui non conosce il sapore, o verso alcuni ambienti nuovi e sconosciuti.
- avere flessibilità e fermezza - essere pronti al dialogo e alla comprensione - porre richieste e doveri
Per quanto riguarda il secondo punto si tratta di instaurare un primo dialogo per far prendere al piccolo una prima consapevolezza dei suoi atteggiamenti. Attraverso la comunicazione si deve rispondere alla sua esigenza di conoscere, esplorare, di tessere rapporti, connessioni e relazioni. Nasce qui la prima educazione all'emotività, ai sentimenti, la capacita di trasformare la oppositività con un atteggiamento assertivo.
Già dai primi anni al bambino può essere commissionato alcune cose da fare, ad esempio semplicemente aiutare ad apparecchiare la tavola, riordinare i giochi, in questo modo egli si sente utile ed importante nella gestione della famiglia. Da qui nasce l'immagine che darà la sicurezza
e la realizzazione di sé. Se tuttavia le fasi precedenti sono state finalizzate non solo a contenere sentimenti, ma a modellare un bambino in un persona che pensa, non solo contenitore di sentimenti , ma elaborazione di pensiero , allora davvero il futuro non dovrà preoccuparci.
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