Atto linguistico


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Atto linguistico

Nella sociologia odierna la linguistica ha un posto considerevole e a volte anche esorbitante. Vivendo in epoca di comu­nicazione o, specialmente, di potenziamento estremo dei mezzi di comunicazione, si è fatto della comunicazione medesima, il modo pressoché essenziale attraverso il quale i soggetti entrano in rapporto. Alle relazioni sociali fondate sull'azione si è sostituita la relazione sociale fondata sulla comunicazione, l'agire si è trasformato in agire comunicativo. È con John Austin (filosofo inglese, 1911-1960) che la linguistica assume rilievo di atto. La proposizione di Austin è servita a Jurgen Habermas (filosofo e sociologo tedesco, 1929) per una teo­rizzazione che rende l'agire comunicativo l'atto umano per eccellen­za, rivolto all'intesa tra i soggetti e che rimanda a continue argomen­tazioni, sottraendosi all'utilitarismo dell'atto orientato a scopi pratici.

 

 

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