Autovalutazione |
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Autovalutazione Termine convenzionalmente usato per identificare, in una procedura o sistema di controllo interno, l'esame critico di risultanze derivanti dall'autoanalisi. *Autovalutazione d'istituto L'autovalutazione d'istituto rappresenta lo strumento di riferimento insostituibile per orientare, migliorare e governare tanto le scelte di fondo quanto le scelte tattiche di ogni unità scolastica. Gli elementi peculiari di ogni modello di autovalutazione d'istituto devono essere tali da permettere di rispondere positivamente almeno alle seguenti esigenze: · rendere semplice il sistema di raccolta, trattamento e “lettura” dei dati valutativi; · permettere di formulare soluzione ai problemi contingenti in tempi brevi: · consentire di valutare e gestire le principali attività che hanno luogo nella e per la scuola sia in senso verticale (e/o gerarchico) che in senso orizzontale (interfunzionale); · far svolgere i processi di autocontrollo, cioè di autodiagnosi e autoprognosi, a tutti i livelli organizzativi e di responsabilità della scuola; · facilitare l'assunzione di decisioni autonome e decentrate anche ai più bassi livelli organizzativi e gestionali della scuola; · offrire all'intero istituto la possibilità di orientare attività e decisioni in coerenza con gli scopi generali perseguiti; · permette la misurazione in tempi intermedi (anche rispetto ad un anno scolastico) e a conclusione di un anno formativo, del livello di pertinenza, efficacia e persino di efficienza delle azioni svolte. Per orientare attività e decisioni allo scopo indicati dai macroobiettivi d'istituto (dal POF), il sistema di autovalutazione deve inoltre permettere una modificazione continua dei comportamenti individuali, di gruppo e collettivi, favorendo, tra l'altro: · l'individuazione e la conseguente gestione, non solo degli effetti, ma anche delle cause o fattori del miglioramento ovvero delle priorità o dell'ordine di importanza da attribuirsi ai pur diversi aspetti delle attività e delle funzioni, in modo da connotarne la rilevanza tattica e strategica; · l'analisi della coerenza tra obiettivi operativi o analitici o di comparto (dipartimenti) e macroobiettivi o obiettivi generali di istituto, anche al fine di far perseguire l'ottimizzazione complessiva delle scelte (l'ottimizzazione di alcuni subsettori, se non accompagnata dal miglioramento di altri subsettori, potrebbe persino peggiorare la funzionalità complessiva del sistema); · l'impiego di forme di comunicazione (a due vie) orizzontale e verticale semplici ed efficaci; · l'autocontrollo, cioè l'autodiagnosi e la prognosi, a tutti i livelli organizzativi e di responsabilità della scuola, delle funzioni o delle attività svolte; · l'assunzione di decisioni autonome e decentrate anche ai più bassi livelli organizzativi e gestionali della scuola. Torna alla A Torna all'alfabeto
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