MEMORIA
e INTELLETTO
Di
Paolo Manzelli LRE@UNIFI.IT
Progetto
Europeo “Minerva” Learning Folder : http://www.narnia.it/lefo/cervello.htm
“Memoria ed Intelletto” sono termini riferiti a due
funzionalità distinte del Cervello; la prima corrisponde alla capacita
di evocazione selettiva della informazione acquisita nel passato, la
seconda alla capacita di ragionamento che in gran misura viene specificatamente
finalizzata a risolvere, ovvero ad evitare problemi da affrontare nel
corso della propria vita intellettuale; le due funzioni di integrazione
cerebrale cooperano per adeguare flessibilmente le proprie riflessioni
e ragionamenti finalizzati ad una maggiore o minore ampiezza problematica
sia nella dimensione del futuro piu’ immediato o di quello ben piu’
distante.
Certamente “Memoria ed Intelletto” formano una unita’ di enti complementari
, tale che l’ eccesso di uno rispetto all’ altro deprime il valore esprimibile
come prodotto di tali funzionalita’, datosi che la prima funzione si
arresterebbe all’ esistenza e la seconda descriverebbe un divenire pieno
di speranze o di timori, ma vuoto ed inutile nel generare un effettiva
crescita della propria personalita’ intelligente.
Dosare opportunamente le funzioni della “Memoria ad
Intelletto” in realazione ad un fine e’ importante come andare in bicicletta,
dove per procedere bisogna agire sull’ uno e sull’ altro pedale.
http://www.webgif.com/
Come nella bicicletta possiamo usate un cambio per dosare gli sforzi sui pedali
in modo da
evitare fatiche non utili alla propria salute , cosi
dovremo imparare ad utilizzare vari sistemi di integrazione delle aree
cerebrali rispondenti a percorsi cerebrali differenziati; questi ultimi
infatti correlano i due emisferi cerebrali essenzialmente con la parte
emozionale del Cervello (Talamo quale sede della memoria Emotiva) e
con Ippocampo ( sede principale della Memoria a Lungo Termine) e con
il Cervelletto ( che interagisce nella formazione della memoria operativa
che implica il coordinamento di movimenti degli arti e del corpo) .Pertanto
“Memoria ed Intelletto” costituiscono i due principali processi di
integrazione tra le varie aree celebrali, che congiuntamente facilitano
la evocazione delle memorie esperite in precedenza e le utilizzano per
sviluppare l’ esercizio di varie forme di intelletto piu’ adeguate alla
problematica da risolvere. Possiamo dire che, se il processo di integrazione
privilegia il rapporto tra l’ Emisfero Sinistro e l’ Ippocampo, riconosciamo
tale tipologia di memorizzazione come “Memoria Semantica” , cioe’ appropriata
alla espressione linguistica ; se invece il rapporto focalizza il processo
di integrazione cerebrale nell’ area Talamica , allora siamo in presenza
di una evocazione mnemonica di tipo “Emotivo ovvero Empatico”; se invece
nella processazione integrativa della memoria viene incluso il Cervelletto
, allora Parliamo di “Memoria Operativa” e cosi via dicendo.
Le memorie evocate sono come ombre che debbono essere
ricondotte al confronto significativo con il presente in una prospettiva
di sviluppo e risoluzione della informazione in conoscenza. Per attuare
tale transizione tra passato , presente e anticipazione cognitiva, l’
intelletto agisce come un processo parallelo di confronto selettivo
della informazione memorizzata e attualizzata dai dati sensibili,
teso a convergere verso un fine ovvero nella direzione finalizzata
a risolvere determinati obiettivi e atteggiare la propria attivita’
al seguito dell’ impulso delle propria volontà’ ed intuito. Dall’ incrocio
del sistema di integrazione divergente, della ricerca di una piu’ o
meno ampia evocazione mnemonica, con il processo convergente di elaborazione
finalizzata piu’ proprio dell’ intelletto, emergono varie potenziali
forme di intelligenza. ( critica, analitica, pragmatica, artistica ,
ecc. ecc )
Howard Gardner ed anche Edward De Bono,
noti pedagogisti contemporanei, nei loro scritti finalizzati ad insegnare
come sviluppare le abilita’ di pensiero , sostengono che “non” abbiamo
un'intelligenza unica, ma almeno “sette” tipi diversi di intelligenza,
ognuno dei quali può avere la prevalenza nelle diverse occasioni di
risoluzione dei problemi. Comunque e’ bene osservare attentamente che
i processi mentali organizzati da “memoria ed intelletto”, debbono essere
preceduti da una capacita di apprendere come articolare i processi di
integrazione cerebrale, proprio al fine di rispondere, con peculiari
strategie cognitive, a “pre-definire le aspettative ed i risultati attesi”,
che possono emergere dalla capacita di memorizzare ed nell’elaborare
l’ informazione in modo intelligente ed efficace . Prima di risolverlo od evitarlo un problema va’ infatti pre-ordinato
sulla base di una strategia basata sulla volonta’ e sull’intuito Tale
situazione e detta generalmente “Problem Setting” perche’ capace di
elaborare con immediatezza le memorie a breve termine ed integrarle
con le altre forme di memoria a piu’ lungo termine precedentemente descritte.
Le categorie di integrazione della memoria e dell’ intelletto vanno
quindi a dipendere dalla preliminare capacita di porsi finalita’ ed
obiettivi o scopi che sono in relazione diretta con il possibile pronostico
relativo ai risultati attesi. E’ solo cosi che il circuito cerebrale
del pensiero puo’ infatti svilupparsi armonicamente.
.
Tratto
da: http://scacchi.qnet.it/manuale/introduz.htm
http://scacchi.qnet.it/manuale/scacmatt.htm
Chess
template: http://www.studentchess.org/Free%20Chess%20Lessons/ten.html
Lo studio delle potenzialità di una tipologia specifica della Intelligenza,
e stato attentamente realizzato sia con la “Risonanza Magnetica funzionale”
che mediante interviste ai campioni di “scacchi “, un ben noto ed antico
gioco di strategie di “Problem Solving.”
Al contrario di un principiante, il quale tende normalmente a immaginarsi le
mosse possibili di ogni singolo pezzo della scacchiera, il campione
di scacchi facilita la integrazione funzionale delle memorie evocando
il posizionamento di alcune schermate (Templates) della memoria evocate
dalla propria esperienza, le quali vanno a focalizzare alcuni blocchi
critici delle possibili configurazioni della scacchiera , sia in relazione
ai pezzi che agli spazi rimasti vuoti (Chunk ). Il campione, a differenza
del dilettante, ragiona esclusivamente su di essi (Templates &
Chunk) per reperire la strategia ed ordire ingegnosamente una soluzione
vincente denominata “ Scacco Matto”.
Tale impostazione del gioco di famosi scacchisti e’ messa ancor piu’ in evidenza
da alcuni loro “aforismi” (cioe’ brevi concetti tratti dalla lunga
esperienza)
.1) . Cerca di essere il giocatore di scacchi, non il pezzo sulla scacchiera.
(Ralph Charrell)
2). Un Maestro di scacchi non cerca la mossa migliore : la vede ( Garry Gasparov)
.3) A scacchi io mi sforzo sempre di giocare contro i pezzi del mio avversario
piuttosto che contro di lui. (Svezotar Gligoric) ; da tali aforismi
si comprende quale sia il miglior modo di porsi il problema di risolvere
soluzioni critiche basandole su finalita’ proprie di un giocatore professionista,
che imposta il gioco utilizzando concezioni finalizzate ad integrare
intelligentemente i processi mnemonici ed intellettivi per raggiungere
l’ obbiettivo mediante una serie di mosse vincenti.
In vero pertanto la intelligenza e l’ingegno creativo
non risiedono direttamente nella memoria o nell’ intelletto,proprio
in quanto “memoria ed intelletto” presi fine a se stessi sono solo due
funzioni cerebrali necessarie ma non sufficienti per produrre attivita’
creative capaci di costruire conoscenze innovative.
La espressione della intelligenza e creatività risulta
quindi essere una funzione complessa dipendente dalla capacita di definire
a priori apposite unita’ o configurazioni interpretative, che sono frutto
dell’ intuito e della volonta’ e quindi delle attivita piu’ recondite
ed ancestrali degli esseri viventi.
Cio’ e naturale in quanto ad esempio e facile notare quanto sia difficile memorizzare
una fila di “settanta” numeri in sequenza casuale, rispetto a rammentare
“dieci” numeri telefonici di sette numeri ciascuno; infatti la memoria
in questo caso e’ facilitata dalla suddivisione in blocchi dei numeri
telefonici , ma in vero principalmentedalla opportunita’ di comunicare
con altre persone ; similmente sarebbe praticamente impossibile capire
il significato di una frase se le parole non fossero disgiunte tra di
loro e di fatto non si sapesse a priori dall’ indice e dal titolo del
libro il quadro cognitivo che andiamo scoprendo dedicandoci alla sua
lettura.
La previsione realizzabile con l intuito e la volontà
di capire il divenire di una situazione e cio’ che in fin dei conti
permette la risoluzione di soluzioni intelligenti e creative in un
corretto apprendimento della funzionalità mnemonica e intellettiva del
cervello.
Il conclusione possiamo ripetere con “Seneca” : <NON
C’E VENTO FAVOREVOLE a CHI NON SA DOVE ANDARE>; pertanto memoria
ed intelletto sono funzioni cerebrali che debbono coordinarsi per una
esperienza consapevole finalizzata a verificare un ipotesi , un sogno
e comunque un fine che sta maturando dentro di noi,…….. altresì inquietudini
dovute al dubbio e all’ indeterminazione di eventi inattesi ci tormenta
e ci assale costantemente, affossando progressivamente tutti i valori
costruiti dalla memoria e dall’ ingegno piu’ raffinato ed eloquente.
BIBLIO LINK :
I percorsi della Memoria:
http://www.funzioniobiettivo.it/glossadid/Intelligenza%20visiva/elearning.htm
Creativita’ e Memoria :
http://www.edscuola.it/archivio/lre/cremem.html
Le nuove teorie della mente:
http://www.edscuola.it/archivio/lre/teorie_mente.htm
Scacco al RE:
http://w3.uniroma1.it/psicobiologia/Anna/Cyberpsiche/cyber8.htm
http://suburbia.splinder.it/
DANTE
ALIGHIERI – Paradiso:
Nel ciel che più de la sua luce prende
fu’ io, e vidi cose che ridire
né sa né può chi di là sù discende;
perché appressando sé al suo disire,
nostro intelletto si profonda tanto,
che dietro la memoria non può ire.
Veramente quant’io del regno santo
ne la mia mente potei far tesoro,
sarà ora materia del mio canto.