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NEWSGROUP

Concetti chiave In Internet ci sono migliaia di gruppi di discussione chiamati Newsgroup che coinvolgono centinaia e migliaia di persone in tutto il mondo in discussioni a distanza su argomenti i più svariati. Quando ci inseriamo in un newsgroup è consigliabile leggere all'inizio i messaggi degli altri prima di intervenire, e nel caso decidiamo di inviare una e-mail con un intervento, è considerato un gesto di cortesia e di correttezza presentarsi brevemente, e dare dei punti di riferimento circa la propria persona. I gruppi di discussione sono altamente gerarchici, anzi sono divisi in gerarchie nazionali, per settore e per argomento. Così ad es. il newsgroup it.cultura.cattolica sta per newsgroup della gerarchia italiana che riguarda gli interessi culturali ed in particolare la fede cattolica. Per leggere e scrivere un messaggio da inviare ad un newsgroup si utilizza un Newsreader, che può essere o quello del Browser già utilizzato, o un programma apposito. Apparentemente un messaggio ad un newsgroup è simile ad una e-mail, ma la differenza è che è un messaggio pubblico, o immediatamente, o appena il Moderatore del gruppo di discussione dà la sua approvazione, affinché venga immesso online e sia leggibile per tutti. I messaggi seguono filoni di discussioni chiamati Thread, ed è considerata una scortesia iniziare un nuovo thread quando ve ne è già uno aperto su un determinato argomento. A volte capita che la cattiva interpretazione di un messaggio dia origine a polemiche che possono diventare veri e propri flame o war flame, cioè delle risse virtuali verbali, che spesso si estinguono grazie all'utilizzo degli emoticons (speciali faccine disegnate con i segni di interpunzione che si hanno a disposizione sulla tastiera del computer). A volte sui newsgroup si incontrano i Troll, e sono proprio loro che fanno scoppiare flame a volontà, per il solo gusto dello scontro, e del confronto fine a sé stesso. Quando si vuole dar vita ad un nuovo newsgroup si fa una proposta, chiamata manifesto, e questo resta a disposizione di chiunque per un certo numero di giorni, dopo questo periodo si fa una votazione, e ciascuno dei partecipanti può votare liberamente a favore o contro la nascita del newsgroup. Al termine di un periodo si procede alla conta e alla convalida dei voti che possono essere solo uno a persona. Se il numero è sufficiente il newsgroup è aperto, e sarà moderato o meno a seconda che nel manifesto chi lo ha proposto abbia richiesto la moderazione o meno del newsgroup stesso. Chiunque voglia scrivere in un newsgroup, specialmente se moderato, dovrà attenersi al manifesto sul quale si fonda il gruppo, pena la cancellazione dei suoi messaggi da parte del moderatore. Se il moderatore è in gamba, la vita del newsgroup sarà lunga e prospera, ed i partecipanti collaboreranno in maniera costruttiva; spesso una cattiva moderazione porta alla "morte" per mancanza di argomenti interessanti del gruppo stesso. Oltre ai newsgroup esistono le Mailing List che svolgono più o meno il compito dei newsgroup, solo che in questo caso i messaggi non finiscono in aree pubbliche, e quindi non sono leggibili virtualmente da chiunque, ma si tratta di un ristretto gruppo di persone che si inviano messaggi utilizzando la posta elettronica. In genere esiste un moderatore che riceve i messaggi di tutti quanti, e poi a sua volta reindirizza i messaggi dopo averli letti e approvati, agli altri partecipanti alla lista. A differenza dei newsgroup per poter partecipare a questi gruppi ristretti è necessario iscriversi alla lista presso il moderatore o coordinatore della lista stessa. Il programma utilizzato dalle Mailing List non è un Newsreader, ma lo stesso programma che si utilizza per la posta elettronica ordinaria. Esistono anche sistemi per la comunicazione in tempo reale su Internet e magari a voce oltre che tramite tastiera. Si tratta delle famose IRC (Internet Relay Chat) in questo caso gli interlocutori che possono essere da due ad alcune decine devono essere presenti contemporaneamente online per poter dialogare in tempo reale, o a coppie, o in gruppi, dove uno parla e molti altri ascoltano e possono intervenire rispondendo in modo che tutti i partecipanti alla discussione possano ascoltare o leggere la risposta.

Alberto Amitrani, Raffaella Di Marzio "UN COMPUTER PER AMICO Percorsi multimediali" Garamond

 

 

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