Segno |
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SegnoIl messaggio è costituito dai segni (acustici, visivi, gustativi, olfattivi e tattili) che sono delle manifestazioni oggettive percepite dai nostri sensi. I segni possono trasmettere anche pensieri, sensazioni, intenzioni, cioè realtà non fisiche o materiali che, altrimenti, i nostri sensi non potrebbero cogliere. Secondo De Saussure, il fondatore della moderna scienza linguistica, il segno è costituito da due elementi: il significante (il supporto fisico percepibile dai sensi, come per es. un suono), e il significato (il contenuto dell'informazione). Il rapporto tra significante e significato è convenzionale e stabilito tra coloro che comunicano e non avrebbe senso in un contesto diverso. Il colore nero, per esempio, che, in una certa cultura viene usato per manifestare il lutto, in un'altra cultura potrebbe indicare un significato opposto. Sono, infatti, le diverse culture e società che attribuiscono al linguaggio determinati significati non sempre condivisi da altre culture. Oltre ai segni naturali, che sono prodotti dalla natura (per esempio il colore rosso di un tramonto), ci sono segni artificiali, quelli, cioè, lasciati intenzionalmente da qualcuno che vuole comunicare qualcosa a qualcun altro. Essi si distinguono in segnali (il cui significato è intuitivo, come le espressioni del viso), icone (immagini che riproducono alcuni aspetti dell'oggetto a cui si riferiscono), e simboli (segni convenzionali che non hanno rapporti con la realtà a cui si riferiscono). I simboli (matematici, musicali, verbali, uditivi e visivi) sono comprensibili solo per chi conosce il legame tra il significato e il significante. Alberto Amitrani, Raffaella Di Marzio "UN COMPUTER PER AMICO Percorsi multimediali" |
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