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Test

Termine inglese che significa prova, saggio, esame (al plur. tests: il vocabolo ormai recepito nell'uso italiano è invece invariabile, e si scrive test anche al plur.); nella terminologia psico-tecnica è talvolta tradotto con reattivo che ben esprime la sua qualità fondamentale. Esso infatti mira a valutare obiettivamente il comportamento di risposta ad alcuni stimoli di cui si siano previamente stabiliti i risultati su consistenti campioni della popolazione che si intende studiare. I singoli quesiti di cui consta il t. si dicono item (anche in questo caso la desinenza s ingl. è omessa al plur. in ital.; parecchi test somministrati assieme si dicono batteria. Un test appropriato deve godere di alcune caratteristiche metrologiche, vale a dire di misura, quali la validità e l'attendibilità: di solito se ne indicano anche la difficoltà e il potere di discriminazione. Un test di largo impiego deve anche indicare la norma di taratura, cioè i risultati che ce se ne possono aspettare per una popolazione data, e deve essere accompagnato da un manuale che descriva con la massima accuratezza le condizioni di somministrazione delle prove (senza di che esse sarebbero non confrontabili). I test sono ormai uno strumento di uso corrente, sicché le obiezioni e resistenze che ne hanno accompagnato l'apparire e le prime infatuazioni devono essere accantonati, per promuoverne piuttosto un uso critico in senso costruttivo, con un miglioramento costante della loro metodologia.

Si distinguono: 1) t. di sviluppo, che confrontano le prestazioni di un soggetto a quelle fornite in media da soggetti della stessa età; 2) t. di capacità psicosensoriali e psicomotorie, che misurano particolari attività soprattutto di reazione agli stimoli e di movimento; 3) t. di attitudini e d'intelligenza, che valutano analiticamente attività specifiche dell'attenzione, della memoria verbale o numerica, della associazione, dell'immaginazione, dell'abilità meccanica e via dicendo, oppure l'intelligenza nel suo complesso; 4 )t. di acquisizione, che valutano ciò che è stato appreso, a parità di altre condizioni; 5) t. di carattere o di personalità, che considerano gli aspetti dell'affettività e della condotta, delle valutazioni assiologiche, dei rapporti sociali.

Il modo di presentazione dei t. può esser assai vario: alcuni sono costituiti da questionari, altri da tavole con disegni o addirittura da oggetti manipolabili (incastri, cubi, pezzi di montaggio): si distinguono perciò quelli verbali da quelli non verbali o d'esecuzione (performance). Una tecnica diffusa per i t. caratterologici è quella proiettiva, consistente nel porre il soggetto in una situazione in cui egli esteriorizzi, per così dire, la sua interiorità, prestando sue caratteristiche individuali ad elementi della situazione stessa: a questo scopo gli vengono offerti materiali semistrutturati (es. macchie, disegni da completare, vignette da interpretare, cui egli conferisce un significato).

I t. possono inoltre essere analitici (e questi a loro volta unifasici o multifasici se evidenziano aspetti isolati, oppure sintetici se valutano aspetti globali e complessivi della psiche. Simili ai reattivi sono le cosiddette prove obiettive, in cui le normali interrogazioni orali o esercitazioni scritte scolastiche vengono condotte con tecnica rigorosa, mediante prove uniformi e comparabili con misure.

 

 

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