|  | CERTIFICAZIONEG. Cerini Il tema della certificazione nasce 
        dalla esigenza di attestare gli esiti formativi, non in termini generali, 
        ma in riferimento a specifiche abilità e competenze acquisite dai soggetti 
        in formazione. Non a caso il concetto di certificazione nasce nell'ambito 
        della formazione professionale (f.p.), per l'esigenza di rilasciare attestati 
        di qualifica professionale dal contenuto chiaro ed univoco, e quindi più 
        spendibili sul mercato del lavoro. La pluralità di agenzie formative (pubbliche 
        e private), la differenziazione territoriale (ogni Regione fa storia a 
        sé) ha reso più acuto -nel campo della f.p.- il problema dei criteri di 
        riferimento a comuni standard formativi, dando vita ad azioni di ricerca 
        (v. progetti ISFOL, Istituto per lo sviluppo della formazione professionale 
        dei lavoratori) ed a primi provvedimenti amministrativi (v. D.M. 12-3-1996, 
        sull'adozione degli indicatori minimi da riportare negli attestati di 
        qualifica). L'esigenza di una maggiore integrazione/alternanza 
        tra percorsi scolastici "curricolari" e percorsi formativi verso 
        il lavoro (apprendistato, addestramento professionale, contratti di formazione-lavoro), 
        richiamata anche dalla legge 24-6-1997, n. 196 (art 17), impone l'adozione 
        di criteri di valutazione capaci di "apprezzare" e riconoscere 
        le competenze effettivamente acquisite dagli allievi, indipendentemente 
        dall'ambiente (sul lavoro o in attività di tirocinio), dalle modalità 
        (lezioni, stages, ecc.) o dal contesto (scuola, corsi brevi, autoistruzione, 
        ecc.). Il DPCM del 18-11-1996, che fa seguito all'Accordo sul Lavoro del 
        settembre 1996, istituisce un Comitato interministeriale con il compito 
        di definire "un sistema di certificazione quale strumento idoneo 
        a conferire unitarietà e visibilità ai percorsi formativi di ogni persona 
        lungo tutto l'arco della vita". Da un lato si riconosce ad ogni soggetto 
        il diritto ad un proprio percorso personale (che può comporsi di diverse 
        unità formative anche molto diverse tra di loro), dall'altro però si costruisce 
        un codice comune per far dialogare le diverse esperienze e consentirne 
        una utilizzazione, anche parziale. Le diverse unità formative diventano 
        così "crediti formativi" capitalizzabili, a disposizione dell'allievo 
        ed utilizzabili per il proseguimento degli studi o l'inserimento nel mondo 
        del lavoro. L'autonomia della scuola, con una 
        maggiore flessibilità delle soluzioni curricolari (la c.d. didattica modulare) 
        e la diversificazione dell'offerta formativa (con una pluralità di opzioni 
        e di possibili arricchimenti), introduce tali temi anche nell'ambiente 
        scolastico, con dirette conseguenze sulle modalità di valutazione. Queste 
        tenderanno a diventare analitiche, per individuare con precisione specifiche 
        abilità, modalità di acquisizione, tempi, contesti, con la possibilità 
        di dar luogo ad un port-folio (o libretto formativo) che contenga una 
        descrizione sistematica e documentata dell'itinerario formativo sviluppato 
        dall'allievo e delle competenze via via acquisite. In questi termini si 
        esprime anche la legge 10-12-1997, n. 425, relativa agli Esami di Stato, 
        che prefigura il rilascio di una certificazione finale in cui siano attestate 
        conoscenze, competenze, capacità acquisite e crediti formativi documentati. Nei Regolamenti applicativi del 
        provvedimento si introduce la formula del credito scolastico, che concorre 
        a determinare il punteggio finale del diploma, e nel cui ambito si esplica 
        il credito formativo, inteso come "qualificata esperienza culturale, 
        artistica e sportiva, di formazione professionale, di attività lavorativa 
        e di volontariato, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze 
        coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l'esame di Stato". Il principio della certificazione 
        trova spazio nel campo dell'integrazione degli alunni con handicap. Sulla 
        base dell'O.M. 27-5-1997, n. 330, può essere predisposta una "certificazione" 
        delle competenze acquisite (specifiche e parziali), quando non si ritiene 
        di rilasciare un titolo di studio o di qualifica. Accanto alla indicazione 
        delle conoscenze accertate in sede di esame, con l'eventuale ricorso ad 
        ausili o particolari accorgimenti tecnici, saranno descritte anche le 
        esperienze formative compiute dall'allievo (attività curricolari, stages, 
        ecc.). In questa ottica il concetto di credito formativo sembra avvicinarsi 
        maggiormente agli standard europei (ECTS), che collegano il credito anche 
        alla durata temporale dell'unità formativa.     
        
             
             
              | Allegato 1: 
                  Modello di attestato di qualifica professionale   Regione/Provincia 
                  autonoma...   Attestato di qualifica professionale Denominazione della qualifica... Livello di qualificazione  
                    Conferita 
                    al candidato Cognome e nome ------------------------------ Nato a --------------------------------- 
                  il --------------- Ente o struttura formativa 
                  ------------------------------- Sede ------------------------------------- Data ------------------------------ 
                  firma-----------------------------   1. Denominazione del corso 
                  -------------------------------------- 2. Profilo professionale 
                  di riferimento -------------------------- 3. Durata del corso  
                  Anni ------------- Mesi ------------- Ore -------------- 4. Requisiti di accesso ----------------------------------------------- 5. Contenuti del corso ----------------- 
                  durata in ore ----------  
                  5.1 di base ------------------------------ 
                    ----------- 5.2 tecnico-professionali 
                    ------------- ----------- 5.3 trasversali --------------------------- 
                    ----------- 5.4 Tirocinio pratico 
                   
                    Durata (espressa in ore) 
                      ---------------------------- Nome dell'organizzazione 
                      ------------------------- Sede di svolgimento --------------------------------  
                  5.5 Altre esperienze pratiche  
                   
                    Durata (espressa in ore) 
                      ----------------------------  
                   
                    Modalità ----------------------------------------------- 6. Tipo di prove di valutazione 
                  finale  
                  - colloquio - prove scritte - prove pratiche o simulazione - altro 7. Annotazioni integrative 
                  ------------------------------------------   |  Note: Contenuti di base: 
          contenuti e conoscenze non specifici della qualifica, ma ritenuti essenziali 
          per il soggetto in formazione. Indicare la denominazione utilizzata per 
          i diversi co ntenuti (es.: cultura generale, matematica, economia, informatica, 
          lingue, diritto, igiene e sicurezza del lavoro, organizzazione aziendale, 
          altro specificare.), e la durata.    Contenuti tecnico/professionali: 
          contenuti direttamente connessi alla qualifica, generalmente distinti 
          in teorico-tecnici e pratico-applicativi. Indicare la denominazione utilizzata 
          nel corso per i diversi contenuti teorico-tecnici e per quelli pratico-applicativi 
          e indicare la durata.    Contenuti trasversali: 
          contenuti che fanno riferimento a quell'insieme di competenze utili per 
          un comportamento lavorativo efficace. Indicare la denominazione utilizzata 
          nel corso per i diversi contenuti (es.: comunicazione, lavoro di gruppo, 
          diagnosi del contesto, definizione e risoluzione di problemi, autoapprendimento, 
          altro.), e la durata. Nel caso in cui tali contenuti non siano trattati 
          attraverso moduli o insegnamenti specifici, ma comunque sviluppati attraverso 
          altre modalità (es.: uso di particolari metodologie) non è necessario 
          specificare il numero delle ore. (L'esempio e le note sono tratte 
          da: Ministero del Lavoro-Ministero della P.I., La certificazione in 
          Italia, Roma, 1996).   
        
             
             
              | Allegato 2: Esempio 
                di Certificato di Credito formativo   Istituto Professionale di 
                  Stato- denominazione e indirizzo- Anno scolastico ---------- 
                               
                  N. Reg. Cert. -------- del ----- Certificato dei crediti formativi (rilasciato ai sensi dell'O.M. 
                  -----------, art. 13, comma 4) Si attesta che l'allievo 
                  ------------------------------------- (cognome e nome)  
                  1. ha frequentato la classe 
                    --------------------- dell'Istituto ------------------------ indirizzo 
                    -----------------------------------sede ------------------------------------------- 2. ha svolto attività curricolari 
                  .......................... Inoltre ha svolto attività 
                  di laboratorio, aula speciale, ecc. ...........................  
                  3. ha svolto attività di 
                    stages presso .............. (ente, istituzione, azienda) dal 
                ..... al ........ per n. ore settimanali ............ Mansione 
                ............ b) ...............    
                  4. a seguito delle prove 
                    d'esame ha dimostrato di aver conseguito le seguenti competenze: ............... sì ......... 
                  Sì, se   ............... sì ......... 
                  Sì, se   ............... sì ......... 
                  Sì, se   ecc.     Data, ...... Il dirigente 
                  scolastico   |  Note: L'enunciato "sì, se" 
          indica che la valutazione delle competenze è correlata alle caratteristiche 
          del contesto formativo o della situazione operativa (presenza di ausili, 
          circostanze particolari, potenziamenti, ecc.). L'esempio di certificazione è tratto 
          da M.G.Cantoni, Guida didattica a Cigno 3, M inistero P.I. Torna alla C    
        Torna all'alfabeto |  |