Le funzioni del linguaggio secondo Jakobson
Dobbiamo a Roman Jakobson una fortunata
teoria delle funzioni del linguaggio verbale, in cui egli eredita e sistematizza
una preesistente tradizione di studi in ambito linguistico. In tale teoria,
Jakobson assegna a ciascun elemento del processo comunicativo una particolare
funzione comunicativa, che si manifesta nelle forme e nei contenuti del
messaggio. Più precisamente, il rapporto tra elementi comunicativi e funzioni
si articola secondo questo schema:
Mittente |
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Funzione Emotiva |
Contesto |
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Funzione Referenziale |
Messaggio |
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Funzione Poetica |
Contatto |
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Funzione Fàtica |
Codice |
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Funzione Metalinguistica |
Destinatario |
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Funzione Conativa |
La funzione emotiva (o espressiva) esprime
l'atteggiamento dell'emittente riguardo ciò di cui sta parlando. La funzione
referenziale è relativa al rapporto tra il messaggio e il mondo, ed evidenzia
il fatto che un messaggio parla di qualche cosa. La funzione poetica è
relativa all'organizzazione interna del messaggio, e riguarda il modo
in cui esso è realizzato e strutturato. Questa funzione è prevalente nei
messaggi poetici, in cui viene dedicata la massima attenzione alla struttura
formale ed all'organizzazione interna. La funzione fàtica esprime in un
messaggio l'impegno a garantire il contatto (un classico esempio di messaggio
con funzione fàtica è la formula «Pronto?» che si dice rispondendo al
telefono). La funzione metalinguistica riguarda la presenza all'interno
del messaggio di elementi orientati a definire il codice stesso, ed è
prevalente in tutti quei casi in cui si chiedono e si forniscono chiarimenti
sui termini, sulle parole e sulla grammatica di una lingua. La funzione
conativa, infine, esprime in messaggio la tendenza ad avere degli effetti
extralinguistici sull'emittente, effetti cioè che non si limitano alla
pura comprensione linguistica; sono ad esempio messaggi conativi gli ordini,
i consigli, le preghiere e le suppliche.
Occorre tenere presente che queste funzioni
non sono mai presenti allo stato puro, per così dire, in un messaggio.
Ovvero, non esiste un messaggio che sia esclusivamente poetico, o esclusivamente
referenziale. Anzi, in generale ogni messaggio svolge tutte le funzioni.
Tuttavia in ciascun messaggio esiste sempre una funzione prevalente rispetto
alle atre, ed essa determina il carattere funzionale complessivo del messaggio
stesso. Ad esempio nella lingua quotidiana prevale la funzione referenziale,
cioè la tendenza a parlare di qualche cosa. Ma allo stesso tempo si cerca
sempre di comunicare i contenuti in modo formalmente curato, e spesso
si esprime anche la propria posizione riguardo quei contenuti. Allo stesso
modo, un componimento poetico è caratterizzato da una prevalente cura
formale e linguistica, ma non è mai assolutamente privo di contenuto.
Da mediamente.rai.it
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