Indicatori di qualità
Ogni buon
piano dell'offerta formativa deve contenere riferimenti espliciti a
parametri, descrittori e standard che consentano di operare verifiche
e valutazioni in modo sufficientemente oggettivo. Certo è che
definire in modo preciso e puntuale standard qualitativi per ogni azione
prevista dal progetto della scuola non è facile (e probabilmente
non è neppure necessario). Può essere utile, però,
disporre almeno di un primo elenco di indicatori.
Senza pretesa
di completezza ed esaustività ne proponiamo alcuni:
· la condivisione delle scelte
· il lavoro collegiale degli insegnanti
· l'attenzione al tema della continuità
· l'attenzione alla "diversità"
· l'attivazione di percorsi interculturali
· la suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti
nella scuola elementare
· il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento
che possa garantire l'unitarietà dell'insegnamento
· l'individualizzazione delle procedure di insegnamento
· l'esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente
· il ricorso alla valutazione più per correggere l'intervento
didattico che per esprimere giudizi sugli alunni
· la flessibilità organizzativa
· l'utilizzazione razionale degli spazi educativi
· il rapporto costante fra insegnanti e famiglie
· la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione,
alla innovazione didattica e all'aggiornamento professionale.
Il passo
successivo consiste nel definire gli standard, ossia i livelli minimi
attesi affinché una determinata prestazione possa essere considerata
accettabile. Non è neppure il caso di sottolineare che gli standard
devono essere non soltanto pertinenti rispetto all'attività scolastica,
ma anche utili e praticabili e - in ultima analisi - finalizzati al
continuo miglioramento del servizio scolastico.
R. Palermo
"L'educatore" n. 17/18 15/03/2002
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