Istruzione |
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IstruzionePer istruzione si intende l'opera svolta per istruire mediante l'insegnamento e l'insieme delle cognizioni acquisite. BREVE STORIA Le antiche civiltà orientali conoscono soltanto una scuola sacerdotale. In Grecia i due tipi caratteristici d'istruzione sono quelli di Sparta e Atene. A Sparta l'istruzione era di tipo prettamente militare. In Atene si ebbe invece un'organizzazione scolastica articolata in un complesso di discipline (poesia, musica, ginnastica), conforme alla concezione aristocratica della cultura greca. A Roma solo a partire dal III sec. a.C. si costituì un'organizzazione scolastica pubblica e si trasformarono e si stabilizzarono gli elementi già esistenti; l'istruzione comprendeva tre gradi: istruzione primaria (tenuta dal litterator ), istruzione secondaria (tenuta dal grammaticus ), istruzione superiore (affidata al retore). Nel Medioevo l'istruzione rimase retaggio della Chiesa: all'inizio del VI sec. si trovano scuole parrocchiali, scuole cattedrali e scuole claustrali. Particolare impulso diede all'istruzione Carlo Magno: all'interno della schola palatina, Alcuino introdusse e diffuse la suddivisione in trivio (matematica, lettere, filosofia) e quadrivio (teologia, medicina, diritto, arti) delle sette arti liberali, rimasta viva fino al tardo Umanesimo. Con il fiorire dell'economia aperta e il sorgere della borghesia, si fece vivo l'interesse per un'istruzione laica. A partire dalla fine del XII sec. sorsero le università. L'Umanesimo continuò il processo di laicizzazione dell'istruzione Celebri le scuole-convitto, che sorsero sull'esempio della Casa Gioiosa di Vittorino da Feltre. Nell'epoca della Riforma e della Controriforma l'istruzione fu uno dei mezzi della lotta contro l'eresia. La più importante organizzazione scolastica della Controriforma fu quella dei gesuiti, le cui scuole erano fondate sul principio della completa obbedienza ai superiori e le cui discipline erano limitate allo studio del latino e dello stile. All'Illuminismo risale la prima forma di educazione laica moderna e il principio della scuola come organismo dello Stato, avente funzione essenzialmente pubblica. La Rivoluzione francese attuò tali principi, introducendo l'istruzione primaria gratuita e obbligatoria. Tale legge fu imitata e attuata da tutti gli Stati moderni nel corso del XIX sec. In Italia la prima riforma della scuola si ebbe con la legge Casati (1859), l'obbligatorietà dell'istruzione primaria con la legge Coppino (1877). La riforma Gentile (1923) ripristinò il principio dell'istruzione formativa più che informativa, d'indirizzo prevalentemente storico-umanistico. Nel XIX sec. all'indirizzo umanistico e storicistico delle teorie educative seguì, parallelamente allo sviluppo scientifico e al processo d'industrializzazione, la rivendicazione di un'istruzione prevalentemente scientifico-tecnologica. Un'importante funzione di rinnovamento nel pensiero pedagogico contemporaneo è stata svolta dall' attivismo (la definizione 'scuola attiva' è stata adottata per la prima volta nel 1917 dal P. Bovett). Nell'ultimo decennio autorevoli studi elaborati negli Stati Uniti sulla base di indagini statistiche tra gli studenti universitari hanno avvertito dei rischi connessi con la diffusione di un'educazione scolastica a carattere essenzialmente tecnico e scientifico e di una preparazione estremamente specializzata: nella stessa sede è stato sottolineato il valore insostituibile dell'educazione di carattere umanistico ai fini della formazione negli studenti di una base culturale 'dinamica', che li renda, cioè, aperti a nuove acquisizioni e in grado di affrontare ed elaborare i rapidi mutamenti della realtà in cui dovranno essere inseriti. (Dal sito: www.sapere.it ) Torna alla I Torna all'Alfabeto
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