PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI
Con i Piani di Studio Personalizzati
viene, invece, almeno nei propositi, la strada della abbandono dell'uniformità
delle prestazioni progettate a priori, già inaugurata con la
stagione della Programmazione Curricolare, si dovrebbe completare in
tutti i sensi, e rovesciarsi. Sul piano della professionalità,
ai docenti è richiesto non più di transitare "dal
generale culturale al particolare personale", ma di operare "dal
particolare personale al generale culturale".
Restano, come nella stagione della Programmazione
Curricolare, i vincoli nazionali che tutti devono rispettare e che lo
Stato ha il dovere costituzionale di indicare, anche dando spazio ad
intese per una quota regionale nella loro determinazione (Indicazioni
nazionali per i Piani di studio personalizzati).
Resta, nondimeno, la responsabilità
progettuale della scuola e dei docenti che devono offrire percorsi formativi,
ma risulta ancora più netto di prima il principio della personale
responsabilità educativa dei ragazzi, dei genitori e del territorio
nello sceglierli e nel percorrerli ed acquisirli. Questi, infatti, sono
chiamati in causa direttamente nella realizzazione dei vincoli nazionali
entro le opportunità offerte dalla progettazione di scuola e
di rete. Il risultato dovrebbe essere la costruzione sempre più
mirata di Piani di Studio Personalizzati, dove la parola chiave è,
appunto, personalizzati sia nella progettazione, sia nello svolgimento
(cfr. le unità di apprendimento), sia nella verifica (cfr. il
Portfolio delle competenze).
*Da "Raccomandazioni per l'attuazione
delle Indicazioni Nazionali per i "Piani di Studio Personalizzati"
nella scuola primaria. Bozza del 24 luglio
2002"