IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI
Da "Indicazioni nazionali per
i "Piani di studio personalizzati" nella Scuola Primaria"
Struttura. Il Portfolio delle
competenze individuali comprende una sezione dedicata alla valutazione
e un'altra riservata all'orientamento. La prima è redatta sulla
base degli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni e il
riconoscimento dei crediti e debiti formativi (art.8, DPR 275/99).
Le due dimensioni, però, si intrecciano in continuazione perché
l'unica valutazione positiva per lo studente di qualsiasi età
è quella che contribuisce a conoscere l'ampiezza e la profondità
delle sue competenze e, attraverso questa conoscenza progressiva e sistematica,
a fargli scoprire ed apprezzare sempre meglio le capacità potenziali
personali, non pienamente mobilitate, ma indispensabili per avvalorare
e decidere un proprio futuro progetto esistenziale. Anche per questa
ragione, la compilazione del Portfolio, oltre che il diretto coinvolgimento
del fanciullo, esige la reciproca collaborazione tra famiglia e scuola.
Il Portfolio, con precise annotazioni
sia dei docenti, sia dei genitori, sia, se del caso, dei fanciulli,
raccoglie:
- materiali prodotti dall'allievo individualmente o in gruppo, capaci
di descrivere le più spiccate competenze del soggetto;
- prove scolastiche significative relative alla padronanza degli obiettivi
specifici di apprendimento e contestualizzate alle circostanze;
- osservazioni dei docenti e della famiglia sui metodi di apprendimento
del fanciullo, con la rilevazione delle sue caratteristiche originali
nelle diverse esperienze formative affrontate;
- commenti su lavori personali ed elaborati significativi, sia scelti
dall'allievo (è importante questo coinvolgimento diretto) sia
indicati dalla famiglia e dalla scuola, ritenuti esemplificativi delle
sue capacità e aspirazioni personali;
- indicazioni che emergono dall'osservazione sistematica, dai colloqui
insegnanti-genitori, da colloqui con lo studente e anche da questionari
o test in ordine alle personali attitudini e agli interessi più
manifesti.
Funzione. La riflessione critica su questi
materiali costituisce un'occasione per migliorare le pratiche di insegnamento,
per stimolare lo studente all'autovalutazione e alla conoscenza di sé
in vista della costruzione di un personale progetto di vita e, infine,
per corresponsabilizzare i genitori nei processi educativi.
Il Portfolio delle competenze individuali della scuola primaria si innesta
su quello portato dai bambini dalla scuola dell'infanzia e accompagna
i fanciulli nel passaggio alla scuola secondaria di primo grado.
La sua funzione è particolarmente preziosa nei momenti di transizione
tra le scuole dei diversi gradi. Il principio della continuità
educativa esige, infatti, che essi siano ben monitorati e che i docenti,
nell'anno precedente e in quello successivo al passaggio, collaborino,
in termini di scambio di informazioni, di progettazione e verifica di
attività educative e didattiche, con la famiglia, con il personale
che ha seguito i bambini nella scuola dell'infanzia o che riceverà
i fanciulli nella scuola secondaria di I grado.
È utile, comunque, che la scuola primaria segua, negli anni successivi,
in collaborazione con la scuola secondaria di I grado, l'evoluzione
del percorso scolastico degli allievi perché possa migliorare
il proprio complessivo know how formativo e orientativo, ed affinare,
in base alla riflessione critica sull'esperienza compiuta, le proprie
competenze professionali di intuizione e giudizio pedagogico e le proprie
pratiche autovalutative.
Compilazione. Il Portfolio delle competenze
individuali della scuola primaria è compilato ed aggiornato dal
docente coordinatore-tutor, in collaborazione con tutte le figure che
si fanno carico dell'educazione e degli apprendimenti di ciascun allievo,
a partire anzitutto dai genitori e dagli stessi allievi, chiamati ad
essere sempre protagonisti consapevoli della propria crescita
*Da "Indicazioni Nazionali per
i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle scuole
dell'infanzia"
Nella scuola dell'infanzia, l'osservazione occasionale
e sistematica dei bambini e la documentazione della loro attività
consentono di cogliere e valutare le loro esigenze, di riequilibrare via
via le proposte educative in base alla qualità e alla quantità
delle loro risposte e di condividerle con le loro famiglie.
L'osservazione è finalizzata alla comprensione
e all'interpretazione dei comportamenti, li contestualizza e li analizza
nei loro significati. I livelli raggiunti da ciascuno, al di là
di ogni notazione classificatoria, sono descritti più che misurati
e compresi più che giudicati. Compito della scuola dell'infanzia
è, infatti, identificare processi aperti da promuovere, sostenere
e rafforzare, per consentire ad ogni allievo di dare il meglio delle proprie
capacità, nelle diverse situazioni.
In tale ottica, la scuola dell'infanzia accompagna ciascun bambino con
un apposito Portfolio (o cartella) delle competenze a mano a mano sviluppate,
che comprende:
1. una descrizione accurata dei percorsi seguiti e dei progressi educativi
raggiunti, anche prendendo in considerazione i traguardi di sviluppo sopra
indicati;
2. una documentazione regolare e significativa, attraverso elaborati (richiesti
e spontanei) dell'alunno, oppure schede o capolavori individuali o di
gruppo, che offra indicazioni di orientamento fondate sulle risorse, i
modi e i tempi dell'apprendimento, gli interessi, le attitudini e le aspirazioni
personali.
Il Portfolio delle competenze individuali è compilato
ed aggiornato dai docenti di sezione, in cooperazione con tutte le altre
figure che sono impegnate nell'educazione dei bambini, a partire anzitutto
dai genitori e dai bambini stessi, chiamati ad essere sempre protagonisti
della propria crescita. I docenti del gruppo di bambini raccolti in una
sezione svolgono anche la funzione di tutor. Essi seguono ed indirizzano
la maturazione personale degli allievi per l'intera durata della scuola
dell'infanzia.
Una particolare attenzione dovrà essere riservata
dai docenti al passaggio dei bambini che sono stati loro affidati, sia
dal nido o dall'ambiente familiare alla scuola dell'infanzia, sia dalla
scuola dell'infanzia alla scuola primaria. Il principio della continuità
educativa esige che questo passaggio sia ben monitorato e che i docenti,
nell'anno precedente e in quello successivo, collaborino, in termini di
scambio di informazioni, di progettazione e verifica di attività
educative e didattiche, con la famiglia, con il personale che ha seguito
i bambini negli asili nido e con i colleghi della scuola primaria, a partire
dal coordinatore-tutor della classe prima.
Il Portfolio assume un particolare valore nell'ultimo
anno della scuola dell'infanzia. I genitori, infatti, possono decidere
se iscrivere i figli alla scuola primaria prima dei sei anni d'età.
Non si può immaginare che si tratti di un appuntamento burocratico,
né che tale scelta sia compiuta senza una approfondita discussione
con il tutor che ha seguito l'evoluzione del bambino nel contesto scolastico
e che può così confrontare la sua maturità con quella
di molti altri coetanei. Il Portfolio diventa così l'occasione
documentaria perché il tutor offra ai genitori tutti gli elementi
per una migliore conoscenza dei ritmi di sviluppo del bambino.
È utile, comunque, che la scuola dell'infanzia
segua, negli anni successivi, in collaborazione con la scuola primaria,
l'evoluzione del percorso scolastico degli allievi perché possa
migliorare il proprio complessivo know how formativo e orientativo, ed
affinare, in base alla riflessione critica sull'esperienza compiuta, le
proprie competenze professionali di intuizione e giudizio e le proprie
pratiche autovalutative.
Il
portfolio dellalunno
(Definizione tratta da Tuttoscuola.com)
Cosè
A cosa serve
Comè fatto
Cosa contiene
Chi lo gestisce
1. Cosè
Il termine "portfolio"
è usato ormai abitualmente per indicare la raccolta significativa
dei prodotti di un soggetto (persona, azienda, gruppo, ecc.) con la quale
esso dà conto delle attività, delle esperienze qualificate
e dei risultati o prodotti conseguiti.
Si può considerare,
semplificando, come il catalogo con il quale ci si presenta
agli altri per dimostrare quel che si sa fare in un determinato settore,
esponendo i propri migliori prodotti personali, un po come il "book"
per un grafico, o delle cassette "demo" per un musicista.
Rispetto ad un curriculum
vitae che registra in parole il percorso significativo di vita di
una persona, il portfolio aggiunge anche nellaccezione che
si ricava dai documenti ministeriali la visione dei prodotti realizzati
dal soggetto.
Nella sperimentazione
della nuova scuola riformata è previsto il portfolio delle competenze
individuali degli alunni come cartella, strumento che raccoglie
e documenta il percorso formativo di ciascuno.
Il portfolio delle competenze
individuali dellalunno è quindi uno strumento didattico individuale
che accompagna lalunno per tutto il suo itinerario scolastico, registrandone
le tappe formative più rilevanti, i processi e i risultati significativi.
2. A
cosa serve
Raccoglie la documentazione
significativa ed essenziale attraverso soprattutto gli elaborati
scolastici del percorso formativo dellalunno, registrandone
le più spiccate competenze acquisite.
Registra le osservazioni
dei docenti e delle famiglie sugli apprendimenti del ragazzo, le osservazioni
sistematiche.
Descrive i percorsi formativi
seguiti dallalunno, i progressi educativi raggiunti e i risultati
conseguiti.
Il Portfolio delle competenze
individuali si innesta su quello portato dai bambini dalla scuola dellinfanzia
e accompagna i fanciulli nel passaggio alla scuola secondaria di primo
grado.
Raccoglie tutte le indicazioni
che hanno valenza orientativa rispetto al futuro percorso scolastico dell'allievo,
vale a dire le capacità particolarmente sviluppate nella scuola
primaria così come quelle ancora problematiche, i percorsi opzionali
realizzati, le attitudini evidenziate, le modalità relazionali
più efficaci, i percorsi extra scolastici e le esperienze personali
che hanno contribuito alla formazione, tutto quanto attiene al sapere
e al saper fare del soggetto.
La funzione del portfolio
è dunque particolarmente preziosa nei momenti di passaggio tra
le scuole dei diversi gradi, in quanto il principio della continuità
educativa richiede che i docenti, nell'anno precedente e in quello successivo
al passaggio, collaborino, in termini di scambio di informazioni, di progettazione
e verifica di attività educative e didattiche, con la famiglia,
con il personale che ha seguito i bambini nella scuola dellinfanzia
o che riceverà i fanciulli nella scuola secondaria di I grado.
3. Come
è fatto
Non esiste un modello
di portfolio "ufficiale", redatto dal MIUR (almeno al momento
in cui scriviamo). Sulla base delle indicazioni fornite circa la sua funzione
e il suo utilizzo, si può ipotizzare che esso possa essere materialmente
costituito da due parti: una, più formale, per trascrivere e registrare;
laltra, più informale, per raccogliere e documentare.
In attesa che si diffondano
appropriati modelli di portfolio, può essere adottato per ciascun
alunno e per ogni anno di scuola un raccoglitore ad anelli dotato di un
congruo numero di cartelline trasparenti, strutturate sulle due parti
indicate sopra.
Nella prima parte, che
abbiamo denominato di tipo formale, e strutturata a sua volta in due sezioni,
possono essere raccolte tutte le osservazioni, note, indicazioni e rilievi
relativi rispettivamente alla valutazione e allorientamento dellalunno.
In questa prima parte
vengono registrati anche i modi personali di apprendimento dellalunno,
nonché gli esiti dei colloqui con le famiglie e le proposte di
attività formative integrative.
Possono essere altresì
registrati gli esiti significativi di esperienze extrascolastiche dellalunno.
Nella seconda parte, a
carattere informale, potranno essere raccolti, accompagnati da annotazioni
esplicative, materiali prodotti dallallievo individualmente o in
gruppo, prove scolastiche significative.
Il portfolio da utilizzare
nella scuola primaria può essere unico per lintero quinquennio
oppure composto da cinque volumi, uno per anno scolastico, che accompagnano
nel loro insieme lintero percorso formativo personale.
4. Cosa
contiene
Il portfolio non è
una specie di archivio didattico individuale. Non può pertanto
contenere tutto dellalunno: non servirebbe allo scopo. Se la sua
caratteristica è la documentazione significativa ed essenziale,
funzionale alla valutazione e allorientamento, dovrebbe contenere,
secondo le stesse indicazioni ministeriali:
- materiali prodotti
dallallievo individualmente o in gruppo, capaci di descrivere
le più spiccate competenze del soggetto;
- prove scolastiche significative
relative alla padronanza degli obiettivi specifici di apprendimento
e contestualizzate alle circostanze;
- scelta di documenti,
di note, di disegni, di illustrazioni di esperienze come stimolo per
far vedere ciò che lallievo ha fatto, compreso, visto,
vissuto durante la sua vita scolastica, in diversi campi espressivi;
- osservazioni dei docenti
e della famiglia sui metodi di apprendimento del fanciullo, con la rilevazione
delle sue caratteristiche originali nelle diverse esperienze formative
affrontate;
- commenti su lavori
personali ed elaborati significativi, sia scelti dallallievo (è
importante questo coinvolgimento diretto) sia indicati dalla famiglia
e dalla scuola, ritenuti esemplificativi delle sue capacità e
aspirazioni personali;
- indicazioni che emergono
dallosservazione sistematica, dai colloqui insegnanti-genitori,
da colloqui con lo studente e anche da questionari;
- descrizione accurata
dei percorsi seguiti e dei progressi educativi raggiunti, anche prendendo
in considerazione i traguardi di sviluppo progettati;
- registrazione dei modi
personali di apprendimento dellalunno, con la rilevazione delle
sue caratteristiche originali nelle diverse esperienze formative affrontate,
nonché gli esiti dei colloqui con le famiglie e le proposte di
attività formative integrative.
In sintesi, come viene
precisato nello stesso decreto per la sperimentazione, il portfolio deve
contenere:
- una descrizione accurata
dei percorsi seguiti e dei progressi educativi raggiunti;
- una documentazione significativa, attraverso
gli elaborati degli alunni.
5.
Chi lo gestisce
Il Portfolio delle competenze
individuali della scuola primaria è compilato ed aggiornato dal
docente coordinatore-tutor, in collaborazione con tutte le figure che
si fanno carico delleducazione e degli apprendimenti di ciascun
allievo, a partire anzitutto dai genitori e dagli stessi allievi, chiamati
ad essere sempre protagonisti consapevoli della propria crescita.
Gli insegnanti del team,
come lo stesso docente tutor, compiono osservazioni sistematiche sugli
alunni, le annotano e le consegnano al docente coordinatore per le opportune
registrazioni nel portfolio.
Le stesse famiglie, oltre
ad essere periodicamente messe a conoscenza degli aggiornamenti del portfolio,
concorrono alla sua compilazione, fornendo al docente tutor notizie significative
ed elementi essenziali sui processi di apprendimento e sui livelli di
maturazione dei propri figli.
Più problematico,
ma non impossibile, è il coinvolgimento degli stessi alunni nella
costruzione e nella tenuta del portfolio, con lobiettivo di responsabilizzarli,
rendendoli consapevoli dei loro livelli di maturazione, mediante anche
la visibilità del proprio percorso formativo.
Di Mario Comoglio su http://www.fabbriscuola.it
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la presentazione in Power Point
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