SUCCESSO SCOLASTICO E INTEGRAZIONE |
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ITC "G. MARCONI BRINDISI "SUCCESSO SCOLASTICO, INTEGRAZIONE" (Interventi di prevenzione della dispersione e per il
conseguimento del successo scolastico) (Cosimo De Nitto) PREMESSA La dispersione scolastica non si manifesta ed identifica unicamente con l'abbandono, che tuttavia resta sempre il fenomeno più drammatico e culminante di un processo di rottura (culturale, sociale, esistenziale) a lungo preparato. Cause della dispersione, pertanto, non appaiono solo quelle attribuibili al: q
ambiente
socio - economico; q
disagio
personale che talvolta si manifesta anche in forme di patologie comportamentali. La dispersione è anche, e spesso prima di tutto, forma d'insuccesso scolastico, che si verifica quando gli studenti non riescono a dispiegare pienamente il loro potenziale d'apprendimento, soddisfacendo i propri bisogni formativi. In moltissimi casi il distacco dalla scuola non si consuma con l'abbandono, ma con la disaffezione, disinteresse, demotivazione, noia, disturbi comportamentali. Tali manifestazioni si basano spesso su difficoltà d'apprendimento (soprattutto sul terreno linguistico espressivo, logico - matematico e del metodo di studio) e su una carriera scolastica vissuta più come obbligo esterno (familiare, sociale), che interno (bisogno di affermazione, crescita, acquisizione di saperi, capacità, cittadinanza) per realizzarsi come persona. Tra le principali cause di dispersione ed insuccesso attribuibili alla scuola possono essere indicati: q circuiti comunicativi - relazionali poveri e monotoni; q rigidità ed uniformità dei curricoli formativi; q organizzazione didattica poco flessibile; q approccio alle discipline di studio prevalentemente contenutistico; q carenza di strategie individualizzate; q prevalente attenzione al compito e non al soggetto; q centralità del risultato ed indifferenza per il processo; q prevalenza di un apprendimento meccanico rispetto ad uno significativo. FINALITA' Le finalità del progetto consistono nella: q riduzione della dispersione attraverso strategie di prevenzione dell'insuccesso scolastico; q integrazione orientata e finalizzata delle risorse del territorio in forma di rete di collaborazione permanente e sistematica. Relativamente agli alunni il progetto prevede di: q favorire l'integrazione socio - affettiva - culturale in un clima di permanente accoglienza; q stimolare motivazioni forti per un apprendimento significativo e gratificante; q colmare gli svantaggi, recuperare carenze cognitive e di abilità linguistico - espressive, logiche i di metodo di studio soprattutto nei soggetti cosiddetti "a rischio" che accusano disagio e difficoltà di apprendimento. Relativamente ai docenti e alla scuola il progetto prevede; q elevare professionalmente le competenze psico - pedagogico - didattiche e disciplinari; q pianificare, orientando al soggetto (individualizzazione), l'apprendimento - insegnamento per conseguire il successo scolastico degli allievi; q orientare, organizzare, utilizzare ed ottimizzare le risorse per il conseguimento degli obiettivi. Relativamente al territorio il progetto prevede la: q condivisione di risorse con rete di scuole ed istituti di servizi sociali e alla persona; q elaborazione di strategie unitarie e pianificazione di interventi organici e condivisi sulla linea della continuità scolastica (dalla materna alla superiore) e ambientale ( scuola - famiglia - territorio). OBIETTIVI Il
progetto prevede che alla fine del percorso gli alunni possano: q rendersi conto dei propri bisogni esistenziali, comunicativi, relazionali e formativi; q sviluppare la motivazione allo studio; q conoscere il proprio stile di apprendimento e cominciare ad esercitare la padronanza; q scoprire l'importanza strategica della comprensione, e le condizioni affinché essa si verifichi, per un processo di apprendimento significativo e formativo; q individuare, costruire, trattenere, correlare concetti e significati; q capire l'importanza della collaborazione e del lavoro di gruppo, e saperlo svolgere, per la crescita cognitiva e socio - affettiva. Il
progetto prevede che alla fine del percorso i docenti possano: q migliorare la propria capacità di "lettura" delle situazioni di partenza degli allievi in termini di individuazione dei livelli culturali, delle modalità comunicative e relazionali, degli stili di apprendimento di ciascuno: in particolare saranno rilevati: . le capacità di autoregolazione del processo di lavoro; . il senso di disorientamento e la difficoltà di organizzarsi; . le difficoltà di concentrazione e di organizzazione delle proprie attività; . l'ansietà di base e difficoltà a controllare le proprie reazioni emotive; . la volitività e perseveranza nell'impegno; . l'attribuzione a cause controllabili e non del successo e del fallimento scolastico; . la mancanza di perseveranza nel portare a termine le attività; . la percezione delle proprie competenze e senso di responsabilità; . la capacità o meno di controllare le interferenze emotive. q
individuazione di strategie didattiche e stili di insegnamento
adeguati al compito specifico previsto dal progetto: esercizio del tutoring
e coordinamento delle dinamiche di gruppo; "conversazione
clinica" (Piaget)
; lezione cooperativa (cooperative learning). q
gestione e
"piegatura" delle discipline e del curricolo in funzione dei bisogni
formativi particolari dei soggetti cosiddetti "a
rischio"; q
orientamento ed indirizzo delle variabili che costituiscono la "situazione didattica"
del sistema scuola, valutazione del processo e degli esiti, q
documentazione. PERCORSO In via preliminare si prevede l'individuazione delle scuole partner (almeno una elementare ed una media), enti locali ed istituti con cui condividere il progetto e dare vita ad intese programmatiche per la realizzazione degli interventi comuni e quelli di propria competenza. Il progetto è attuato in quattro fasi: I FASE (formazione) Programmazione di un percorso formativo di tipo: q metodologico didattico sulle tecniche e procedure di monitoraggio e rilevazione delle difficoltà di apprendimento; individuazione dei soggetti "a rischio"; scelta delle strategie didattiche; pianificazione degli interventi con l'indicazione di tempi, strumenti e metodi; q psico - sociologico: formazione da programmare ed attuare d'intesa con gli operatori dei servizi psicologici e sociali (CIM, équipe, centri di prevenzione, assistenza e cura, tribunale dei minori ecc.) per pianificare interventi nel territorio e presso le famiglie con l'indicazione di tempi, strumenti e metodi. II FASE (diagnostica) Nella seconda fase si attua la rilevazione attraverso: q somministrazione di test, questionari, ecc. per focalizzare la situazione di partenza; q docenti ed operatori in gruppo attuano: . rilevazione dei bisogni formativi degli allievi e le risorse disponibili: . individuazione delle carenze socio - affettive e cognitive; . pianificazione degli interventi che potranno essere di orientamento, accoglienza, recupero, sostegno, motivazione, integrazione, apprendimento cooperativo di abilità, strategie metacognitive ecc., a seconda delle problematiche dei soggetti e dei gruppi. III FASE (interventi nella scuola) q gli interventi sono svolti in orario curriculare dal quale si potranno enucleare fino al 10% dell'orario di ciascun docente, e in orario pomeridiano (a seconda della tipologia e alla durata prevista del progetto); q gli interventi possono prevedere l'uso integrato di risorse quali progetti speciali in ambito dell'autonomia, IDEI, sportello didattico ecc. (interventi nel territorio) q gli operatori sociali intervengono presso le famiglie e nel territorio per effettuare azioni coordinate di prevenzione, sostegno, assistenza, integrazione in linea di continuità e coerenza con la scuola. Nella terza fase saranno previsti momenti di incontro e coordinamento tra gli operatori e i docenti per scambi di informazioni, monitoraggio in itinere, eventuali adeguamenti, risoluzione di problemi imprevisti. IV FASE (valutazione) Sono previsti incontri finali per attuare: q validazione di strategie, tecniche, procedure; q valutazione degli esiti rispetto alle previsioni di successo scolastico e di integrazione sociale; q riordino della documentazione attinente: . i progetti d'intervento; . la pianificazione; . i materiali prodotti nel corso delle attività; . la verbalizzazione degli incontri di lavoro tra i docenti compresi quelli svolti con gli operatori; . le risorse organizzative, strumentali, finanziarie impiegate; . gli esiti finali rispetto agli studenti, la scuola, le famiglie. RISORSE q quelle derivate dal Fondo d'Istituto e destinate alla formazione in servizio; q quelle destinate agli IDEI per gli interventi oltre l'orario di servizio; q quelle derivate da eventuali progetti speciali nell'ambito della sperimentazione dell'autonomia, e quelle destinate dal FSE agli interventi di prevenzione della dispersione scolastica; q quelle previsti dagli enti, istituti, FSE per progetti integrati di attività di prevenzione, assistenza, integrazione sociale e culturale; q le risorse strutturali e strumentali delle scuole e degli istituti facenti parte della rete. |