Progettualità
Piero Romei
" ... La programmazione didattica e curricolare può finalmente a ragione considerarsi come una vera e propria strategia di elaborazione di ogni specifico contesto operativo, del più concretizzabile progetto di intervento di formazione capace di sviluppare, promuovere nell'arco del tempo sotteso dal ciclo scolastico preso come riferimento e in tutti gli allievi quei saperi critici previsti dai programmi nazionali d'insegnamento opportunamente integrati dai saperi emergenti e quelle conoscenze particolarmente importanti nel tessuto culturale e produttivo locale. Tutto ciò attraverso modalità e forme in grado di: a) agganciare ogni nuova conoscenza alla mappa concettuale e conoscitiva di ogni singolo allievo; b) tener conto degli stili individuali di apprendimento; c) promuovere 1'autoapprendimento (apprendere ad apprendere), cioè flessibilità cognitiva e disponibilità affettivo-motivazionale verso il nuovo; d) integrare processi di formazione e processi orientativi.
Una vera e propria strategia di valorizzazione, quindi, della diversità individuale e ambientale - in senso lato - nell'opera di perseguimento di comuni obiettivi di formazione sul piano nazionale e di obiettivi appositamente determinati a livello territoriale".
G. Domenici, Manuale dell'orientamento e della didattica modulare, Laterza, Roma 1998.
"Specifica modalità di pensare, organizzare ed agire, che in un campo strutturato di azioni in cui siano visibili scopi, risorse e vincoli consente agli attori/progettisti di:
a ordinare idee, conoscenze ed informazioni;
b finalizzare ed organizzare 1'azione seguendone il corso;
c valutare i risultati conseguiti."
D. Lipari, Idee e modelli di progettazione nei processi formativi, Edizioni Lavoro, Roma 1987
"Prepara un progetto chiunque pensi ad azioni destinate a trasformare situazioni esistenti in situazioni desiderate."
H. Simon, La scienza dell'artificiale, ISEDI, Milano 1969
"L'approccio progettuale procede tramite rappresentazione, selezione, convenzione, sperimentazione e acquista spessore metodologico attraverso 1'osservanza di criteri generali: le Metaregole. Le metaregole della progettazione sono una domanda: che cosa vuol dire?; un invito/esortazione: proviamo!; e un ammonimento: i patti vanno rispettati. Progettare significa fissare obiettivi, prefigurare corsi d'azione, stabilire sequenze di prestazioni coordinate. (...) è necessario che le parole usate per definire i termini essenziali di un progetto abbiano per ognuno lo stesso significato."
"(...) la progettualità nella scuola si fonda sull'assunzione della complessità come caratteristica dell'organizzazione scolastica, legata alla natura probabilistica dei processi che si svolgono all'interno di essa, che è causa della prevalenza assoluta in essa di legami "allentati". Progettare i processi organizzativi scolastici vuol dire dotarsi di strumenti per gestire la complessità."
"(...) un progetto, tanto più se è collegiale, consta di un documento scarno ed essenziale nella sua struttura, chiaramente e univocamente interpretabile nei contenuti finalistici selezionati come riferimenti per 1'azione collettiva.
"È dunque una griglia di lettura e di gestione della realtà, così come chi lo imposta è capace di definirla e raffigurarla come stato attuale e come stato desiderabile a seguito della sua attuazione. Precodifica in sostanza la realtà, e fornisce gli strumenti metodologici e operativi per "vedere" gli aspetti selezionati."
"La scuola è sperimentale; se non è attenta a questa dimensione, o la circoscrive ad alcuni cosiddetti "progetti speciali" previsti dalla normativa o da iniziative particolari (...), nega la natura dei suoi processi fondamentali.
P. Romei, Autonomia e progettualità, Nuova Italia, Roma.
Estratto dal Ministero P.I., Percorsi di qualità, Roma, 1998.
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