PROVA STRUTTURATA


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PROVA STRUTTURATA


Un elemento di novità del concorso per l'attribuzione del beneficio economico di 6 milioni anni è rappresentato dalla "prova strutturata nazionale", che prevede l'utilizzazione di 100 quesiti a risposta multipla. Vediamo di capire le caratteristiche di tali prove, anticipando alcune delle indicazioni fornite da G.Domenici, nel testo Gli strumenti della valutazione, Tecnodid, Napoli, 1995. Per una ampia presentazione delle caratteristiche del concorso vedi il fascicolo monografico di NOTIZIE DELLA SCUOLA (gennaio 1999).


Che cosa è una prova oggettiva

Sono definite oggettive quelle prove di verifica di abilità, conoscenze e competenze relative ad uno o più ambiti disciplinari, costituite da una serie di quesiti, o stimoli chiusi, ciascuno dei quali è corredato da due o più risposte chiuse.

Ai soggetti cui vengono somministrate si richiede di scegliere tra le risposte offerte ad ogni quesito, quella o quelle, a seconda dei casi, ritenute esatte (.).

La chiusura dello stimolo e della risposta consente di determinare a priori, cioè al momento della costruzione e perciò prima che lo strumento venga somministrato, il punteggio da assegnarsi a ciascuna domanda a seconda che la risposta risulti esatta, sbagliata o omessa. Ne deriva che il punteggio attribuibile ad una determinata prova non potrà che essere lo stesso chiunque sia il correttore. L'univocità del punteggio evita che l'espressione del giudizio venga influenzata dagli elementi che caratterizzano l'equazione personale di chi compie la correzione. E' questa la fondamentale ma non unica ragione per cui vengono definite oggettive.

Altre importanti ragioni rimandano al fatto che a tutti i soggetti cui la prova viene somministrata si richiede l'esecuzione dello stesso compito, di rispondere cioè alle medesime domande e, generalmente, nello stesso tempo. Inoltre, e soprattutto nei test standardizzati, i quesiti rappresentano un'adeguata campionatura delle conoscenze relative ad uno o più ambiti disciplinari e ad un livello di complessità determinato, in modo che i punteggi conseguiti dalla somministrazione della prova rappresentino una vera e propria misurazione delle caratteristiche rilevate.

Le prove oggettive di profitto oltre che test di acquisizione sono denominate anche prove strutturate di conoscenza poiché presentano contestualmente strutturate, al momento del loro impiego, sia le domande (item, quesiti) che le risposte. La manifestazione delle competenze di chi deve sostenere la prova viene cioè resa possibile non con la richiesta di una autonomia elaborazione delle risposte alle diverse domande, bensì attraverso l'operazione di scelta della o delle risposte ritenute esatte tra quelle offerte ad ogni quesito.

Una prova oggettiva si presenta quindi come un insieme di domande, quesiti o item, ciascuno dei quali offre alcune alternative di risposta di cui una o più d'una esatta (chiave di correzione dell'item) e le altre sbagliate poste con funzione di 'disturbo', perciò chiamate distrattori.

La struttura degli item può essere assai varia. Col variare di essa cambia anche la tipologia delle operazioni richieste all'allievo per la scelta della risposta e, ciò che più conta, la qualità degli obiettivi dell'apprendimento che si possono rilevare e misurare.

I più importanti tipi di item sono denominati: Vero/Falso; Completamenti; Corrispondenze e Scelte multiple ad una o a due soluzioni. La loro scelta per l'allestimento della prova complessiva dipenderà dalle variabili in gioco nel contesto in cui si attiverà il processo di verifica, dalle specifiche funzioni valutative che si intende attuare e, soprattutto, dalle caratteristiche dell'ambito conoscitivo e degli obiettivi cognitivi da sottoporre a controllo.



Il D.M. n. 317 del 23-12-1999 relativo ai contenuti della prova strutturata nazionale prevede esplicitamente che la prova consista nella risposta a "quesiti a risposta multipla". Vediamone le principali caratteristiche, seguendo ancora le indicazioni di Gaetano Domenici.



Tra i diversi tipi di quesiti (.) le scelte multiple presentano il più alto livello di flessibilità della struttura. Possono consistere infatti, in un nucleo tematico centrale in cui viene posto un determinato problema, seguito da alcune alternative di soluzione, o in una domanda con più alternative di riposta, oppure in una affermazione incompleta che va integrata scegliendo tra i completamenti offerti quello ritenuto esatto. Questi item offrono la possibilità di impiegare non solo il linguaggio verbale scritto, ma anche diagrammi, tabelle, disegni, mappe, ecc., sia per la presentazione del problema, del quesito o dell'affermazione, sia nella strutturazione delle risposte. Lo schema strutturale è comunque quello di una domanda seguita da più di due alternative di risposta.

Per evitare che la probabilità di rispondere bene tirando ad indovinare sia alta, le alternative di risposta devono essere almeno quattro o cinque; i distrattori, cioè le alternative di risposta non esatte, devono non solo essere plausibili, ma anche, quando sia possibile, parzialmente veri.



Alcune critiche sono state avanzate alla scelta di una prova strutturata di conoscenza. Molti riconoscono che le prove strutturate possono garantire condizioni di equità e di trasparenza a tutti i partecipanti al concorso (di fronte al rischio di soggettivismi del tipico "tema" di concorso), ma temono che finisca con il prevalere il dato mnemonico, enciclopedico e contenutistico delle conoscenze. Possono le prove a risposta multipla stimolare una verifica intelligente delle conoscenze possedute ? o non indurranno piuttosto un comportamento cognitivo convergente rispetto alle idee che si presume abbiano ispirato estensori delle prove ? Sentiamo in proposito G.Domenici:



(.) La procedura di scelta della risposta esatta nelle scelte multiple è più articolata di quella generalmente richiesta dagli altri tipi di item. Le domande, come si è già detto, possono assumere di fatto la consistenza di problemi anche molto complessi, di situazioni nuove, di contesti simulati, per la cui presentazione si può fare ricorso a tabelle, grafici e altri materiali illustrativi, tali da consentire la rilevazione di una vasta gamma di obiettivi valutativi, dalla semplice conoscenza o comprensione di fatti, regole, principii, ai cosiddetti processi intellettuali superiori quali, sempre con riferimento alla tassonomia degli obiettivi cognitivi di B.S.Bloom, la capacità di compiere analisi, sintesi, valutazioni, cioè di applicare in contesti nuovi e originali le diverse abilità e conoscenze precedentemente acquisite.

(Estratto da "Notizie della Scuola", n. 9, gennaio 2000)(Monografico dedicato al concorso per la valorizzazione della professione docente)

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