La Regia Aeronautica,
fondata con regio decreto del 28 marzo 1923, al momento della sua
nascita ricevette in consegna dai Regi Esercito e Marina il complesso
demaniale di campi terrestri, idroscali, aeroscali e campi di fortuna
allora esistenti: a Brindisi prese possesso dell'idroscalo e del campo
terrestre di S. Vito dei Normanni.
A partire dunque da quella data si cominciarono a progettare nuovi
aeroporti e nello stesso tempo si ammodernarono ed e ampliarono le
strutture già esistenti, come l'idroscalo di Brindisi. Probabilmente
tra il 1923 e il 1924 furono costruiti, in sostituzione dei preesistenti,
gli Hangar Savigliano, la cui struttura metallica
è rimasta pressoché uguale sino ai nostri giorni, nonché
la destinazione d’uso. L'idroscalo funzionò a pieno ritmo
per tutti gli anni Venti, dato il grande impiego degli idrovolanti
nelle nuove correnti di traffici commerciali e militari e la posizione
strategica di Brindisi.
Per diversi anni gli aerei militari e civili si servirono invece del
campo terrestre di S. Vito, con indubbi problemi pratici data la distanza
di nove chilometri dalla città.
Nel 1927 fu costituita la provincia di Brindisi:
la prima opera importante della nuova amministrazione, avviata a pochi
mesi di distanza dalla istituzione, fu proprio la realizzazione di
un campo di fortuna a Brindisi. Il 4 febbraio del
1929 il Ministero dell'Aeronautica istituì dunque, su richiesta
della Provincia, il campo di fortuna di Brindisi, "per le indifferibili
necessità dell'aviazione militare e civile".
Poiché una legge dello Stato imponeva comunque alle province
le spese per gli aeroporti, nel 1930 l'Amministrazione contrasse un
mutuo per sostenere le spese di esproprio e acquisizione dei terreni
alle spalle dell'idroscalo.
Nel maggio 1931 era già pronto un "Piano regolatore"
del nuovo aeroporto, realizzato a cura della Sezione Demanio della
II Zona Aerea (vedi documento 3.8); i lavori di costruzione dei nuovi
impianti, iniziati alla fine del 1931, furono terminati nel dicembre
dell'anno seguente. Il campo di fortuna entrò in funzione nel
luglio del 1933.
Nel 1934, nel corso della sua visita a Brindisi, Mussolini ebbe modo
di visitare il nuovo impianto e, nell'occasione, inaugurò la
Palazzina Comando dell'aeroporto civile, per poi passare all'aeroporto
militare e ai grandi hangar dell'idroscalo "che custodiscono
gli apparecchi" (vedi documento 3.14).
L'idroscalo militare era stato intitolato in data imprecisata a Orazio
Pierozzi (il nome era già attribuito nel 1928), comandante
della Squadra Idrovolanti di Brindisi durante la prima guerra mondiale;
con la stessa denominazione venne indicato, fin dall'impianto, anche
il nuovo aeroporto, che era militare e civile allo stesso tempo. Solo
nel 1938 l'aeroporto civile ebbe una sua intitolazione ad Antonio
Papola, comandante di aeromobile civile deceduto in servizio
di volo.