SCHEDA
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LE TAVOLETTE CERATE
DAI TEMPI DI OMERO FINO AI ROMANI
SI ADOPERAVANO LE TAVOLETTE CERATE.
ESSE ERANO REALIZZATE CON ASSICELLE RETTANGOLARI IN LEGNO O IN AVORIO,
CON UN RIALZO AI QUATTRO LATI, COME SE FOSSE UNA CORNICE.
LA PARTE CENTRALE, INCAVATA, SI RIEMPIVA CON UNA CERA MISCHIATA A PECE
COLORATA E SU QUESTA SI SCRIVEVA CON LO STILUS, UNO STRUMENTO A PUNTA
CHE ERA FATTO DI LEGNO DURO O DI METALLO O DI OSSO O DI AVORIO.
DAL LATO OPPOSTO ALLA PUNTA C'ERA UN RASCHIETTO CHE PERMETTEVA, IN CASO
DI ERRORE, DI SPIANARE LA CERA E QUINDI DI RISCRIVERE SULLA STESSA.
PER QUESTO FATTO LA TAVOLETTA CERATA ERA USATA DAGLI SCOLARI.
DI SOLITO, LE TAVOLETTE, SOVRAPPONIBILI, ERANO UNITE INSIEME CON UNA
CORDA O CON LEGACCI DI CUOIO. POTEVANO AVERE SOLO UN LATO INCAVATO,
MA ANCHE AMBO I LATI, INCAVATI E INCERATI.
A SECONDA DEL NUMERO DI TAVOLE SI AVEVA UN DITTICO, UN TRITTICO, UN
POLITTICO.
Tavoletta cerata rinvenuta
a Pompei in scrittura capitale corsiva
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