SCHEDA 4

LE TAVOLETTE CERATE


DAI TEMPI DI OMERO FINO AI ROMANI SI ADOPERAVANO LE TAVOLETTE CERATE.
ESSE ERANO REALIZZATE CON ASSICELLE RETTANGOLARI IN LEGNO O IN AVORIO, CON UN RIALZO AI QUATTRO LATI, COME SE FOSSE UNA CORNICE.
LA PARTE CENTRALE, INCAVATA, SI RIEMPIVA CON UNA CERA MISCHIATA A PECE COLORATA E SU QUESTA SI SCRIVEVA CON LO STILUS, UNO STRUMENTO A PUNTA CHE ERA FATTO DI LEGNO DURO O DI METALLO O DI OSSO O DI AVORIO.
DAL LATO OPPOSTO ALLA PUNTA C'ERA UN RASCHIETTO CHE PERMETTEVA, IN CASO DI ERRORE, DI SPIANARE LA CERA E QUINDI DI RISCRIVERE SULLA STESSA.
PER QUESTO FATTO LA TAVOLETTA CERATA ERA USATA DAGLI SCOLARI.
DI SOLITO, LE TAVOLETTE, SOVRAPPONIBILI, ERANO UNITE INSIEME CON UNA CORDA O CON LEGACCI DI CUOIO. POTEVANO AVERE SOLO UN LATO INCAVATO, MA ANCHE AMBO I LATI, INCAVATI E INCERATI.
A SECONDA DEL NUMERO DI TAVOLE SI AVEVA UN DITTICO, UN TRITTICO, UN POLITTICO.

Tavoletta cerata rinvenuta a Pompei in scrittura capitale corsiva

 

 

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