SCHEDA
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IL CODICE
IL
ROTOLO O VOLUMEN FU SOSTITUITO ALL'INIZIO DELL'ERA CRISTIANA DAL CODICE.
ESSO ERA UN INSIEME DI QUADERNI FORMATI DALLA PIEGATURA DI UNO O PIU'
FOGLI CUCITI GLI UNI AGLI ALTRI.
IL QUADERNO ERA UN FASCICOLO DI FOGLI CUCITI INSIEME; IL FOLIO ERA IL
FOGLIO PIEGATO IN DUE E CONSISTENTE IN QUATTRO FACCIATE; LA CARTA ERA
LA META' DEL FOGLIO, CIOE' DUE FACCIATE; LA PAGINA ERA LA FACCIATA,
INDICATA CON RECTO AL DIRITTO E CON VERSO AL ROVESCIO.
LA PAROLA CODICE DERIVA DA CAUDEX, TRONCO D'ALBERO, MA I LIBRI MANOSCRITTI
NELLA FORMA DI CODICE FURONO, FINO A TUTTO IL MEDIOEVO, DI PERGAMENA.
IL COPISTA SI PREOCCUPAVA DI FASCICOLARE I FOGLI IN MODO OMOGENEO, PER
FORMA E PER COLORE.
OGNI SCRIPTORIUM, CIOE' OGNI SCUOLA SCRITTORIA, AVEVA IL SUO MODO DI
TRACCIARE LE LINEE E LE COLONNE (AD UNICA COLONNA O A DUE COLONNE) SULLA
PAGINA.
IL CODICE ASSUME UN RUOLO IMPORTANTE NELLA STORIA DELLA CULTURA DELL'UOMO
E NELLA CONOSCENZA DEGLI EVENTI STORICI, IN QUANTO, GRAZIE ALL'OPERA
DEGLI AMANUENSI CHE HANNO COPIATO PAZIENTEMENTE I CODICI, NOI OGGI POSSIAMO
CONOSCERE LA STORIA E LE OPERE DI TANTI AUTORI CLASSICI.
IL CODICE MEDIEVALE DI SOLITO NON AVEVA UNA PAGINA DEDICATA AL TITOLO.
ALL'INIZIO C'ERA UNA FRASE, CHE COMINCIAVA CON LA PAROLA INCIPIT, IN
CUI NON ERA NOMINATO L'AUTORE.
NOME DELL'AUTORE E TITOLO ERANO POSTI ALLA FINE DELL'OPERA ED ERANO
INTRODOTTI DALLA PAROLA EXPLICIT, VERBO CHE SI USAVA QUANDO SI ERA GIUNTI
ALLA FINE DEL ROTOLO.
INCIPIT ED EXPLICIT INDICAVANO, INSOMMA, L'INIZIO E LA FINE DEL CODICE.
PER ORDINARE I QUADERNI, I COPISTI NUMERAVANO I QUADERNI CON CIFRE POSTE
SULL'ULTIMA PAGINA.
QUESTO PROCEDIMENTO, CHIAMATO SEGNATURA, A PARTIRE DELL'XI SEC. CAMBIO'.
IL
COPISTA COMINCIO' A SCRIVERE, ALLA FINE DI OGNI QUADERNO, LE PRIME PAROLE
DEL FASCICOLO SEGUENTE.
DAL XIII SEC., CON L'ISTITUZIONE DELLE UNIVERSITA' E, QUINDI, CON LA
MAGGIORE RICHIESTA DI CODICI, SI COMINCIARONO A NUMERARE I SINGOLI FOGLI
CON LA LETTERA DEL FASCICOLO CUI APPARTENEVANO, SEGUITA DAL NUMERO PROGRESSIVO
ALL'INTERNO DI OGNI FASCICOLO, CIO' PER PERMETTERE A DIVERSI COPISTI
DI LAVORARE SULLO STESSO CODICE.
QUANDO LO SCRIBA TERMINAVA IL SUO LAVORO, INIZIAVA QUELLO DEL RUBRICATORE,
CHE SCRIVEVA CON L'INCHIOSTRO ROSSO UN ELENCO CON I TITOLI DEI CAPITOLI
(RUBRICA) E ORNAVA LE LETTERE INIZIALI DELLE FRASI CON UN TRATTO VERTICALE.
CODICE VITAE PATRUM,
sec. XV
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Pergamena
Biblioteca Arcivescovile "DE LEO"- BRINDISI
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