LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO E LICEO LINGUISTICO STATALE
“E.PALUMBO”
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Al Ministro del MIUR -  ROMA
Al Direttore dell'USR - BARI
Al Dirigente del CSA - BRINDISI
Agli Organi d'informazione
Ai periodici di settore
Alle OO.SS. LL.SEDI

 
Il Collegio Dei Docenti del Liceo Socio-psico-pedagogico e linguistico “E. Palumbo” di Brindisi, riunitosi presso la sede dell'Istituto il 28 febbraio 2002, con votazione a maggioranza ha approvato, dopo ampio ed approfondito dibattito, il seguente ordine del giorno sulle novità introdotte dalla legge Finanziaria 2002 e dal Decreto n° 9 del 25.01.2002 alle norme che regolano l'Esame di Stato di cui alla Legge n° 425 del 10.12.1997.

Il Collegio dei Docenti, dopo attenta analisi delle modifiche, esprime la sua disapprovazione in ordine al contenuto di tali modifiche e al metodo utilizzato per introdurle.

In primo luogo, deplora il fatto che la nuova proposta sia stata presentata all’interno della legge Finanziaria 2002. E’, infatti, inammissibile che si possa pensare all’Esame di Stato anteponendo alle ragioni pedagogico-didattiche e, segnatamente, a quelle legate all’esigenza di garantire una valutazione quanto più possibile oggettiva e rispondente alle finalità dei corsi di studi secondari, motivazioni prettamente economiche rivolte al contenimento della spesa. 

L’aspetto più preoccupante riguarda la composizione della Commissione esaminatrice: l’Esame di Stato, affidato a soli commissari interni appare una contraddizione in termini poiché, di fatto, fa venir meno la necessaria distinzione tra preparatori ed esaminatori, che in qualsiasi esame di Stato deve essere garantita. Una simile scelta determina conseguenze negative non solo per gli insegnanti, che si vedono così inevitabilmente tagliati i compensi, ma anche per i candidati che perderanno lo stimolo ad impegnarsi per ribaltare i giudizi negativi e confermare quelli positivi che il Consiglio di classe ha espresso qualche settimana prima.

Particolarmente inaccettabile è la novità di prevedere un unico Presidente per tutte le Commissioni esaminatrici presenti in una scuola. Sicché, sarà possibile avere Presidenti per un numero limitato di Commissioni e Presidenti per un numero elevato di Commissioni, snaturando, così, il ruolo di tale figura che sarà di varia incisività sul piano valutativo e sarà necessariamente sbilanciato a favore degli aspetti formali e burocratici, non potendo comunque essere il garante dell’efficienza ed efficacia dell’azione valutativa.

Con le Commissioni esaminatrici così composte il nuovo Esame di Stato costituirà di fatto un incentivo alla diffusione delle scuole “private diplomifici”; anche le scuole pubbliche saranno tentate di mettere in campo pratiche di valutazione gonfiate per introdurre una nuova e fuorviante concezione della qualità del “prodotto”.

Con le novità introdotte l’Esame di Stato diventa pleonastico e rituale, il danno maggiore ricadrà sulle scuole e su quei docenti che maggiormente sono rigorosi ed impegnati nell’azione educativa e che non hanno voglia di sottrarsi ad un momento di valutazione esterna seria ed efficace a conclusione dei percorsi degli studi secondari dei propri allievi.

Il Collegio Dei Docenti del Liceo Pedagogico e Linguistico Statale“ E. Palumbo” di Brindisi, con l’intento di non venir meno al suo ruolo propositivo anche nell’auspicabile prospettiva di una futura modifica delle norme che ad oggi regolano l’Esame di Stato, ritiene necessario che venga ripristinata la composizione mista (docenti interni ed esterni) delle Commissioni giudicatrice, unitamente alla figura del Presidente della singola Commissione. Inoltre, il Collegio, al fine di dare maggiore valenza e peso al titolo di studio, per una inequivoca riaffermazione del suo valore legale, e al relativo punteggio finale, propone di incrementare i punti del credito scolastico in modo che possa essere raggiunto l’obiettivo di un maggiore equilibrio tra la valutazione dell’intera carriera scolastica e quella che viene effettuata nel suo momento terminale.

Il collegio, cogliendo la dichiarata disponibilità del Ministro a voler realmente accogliere il contributo propositivo di tutte le componenti del mondo della scuola, auspica che le presenti riflessioni possano essere tenute presenti per un eventuale ripensamento delle norme che regolano l’Esame di Stato. 

Brindisi li 28.02.2002.