L'Agenda di Caserta del Ministro FioroniTra i 10 punti dell'Agenda di Caserta approntata nel vertice di governo nei giorni 11 e 12 gennaio scorsi, il primo riguarda “Ricerca e Istruzione”, sviluppato poi in una delle 56 pagine dell'Albero del programma. In esso vengono ribadite le linee guida del programma elettorale che dovrebbero tradursi in azioni di governo per i prossimi anni. Tre le direttrici: sviluppare l'autonomia: definizione degli obiettivi formativi e prestazionali validi per tutto il territorio nazionale, definizione degli organici funzionali e delle risorse finanziarie necessarie, definizione dei nuovi organi collegiali, istituzione del Servizio Nazionale di Valutazione indipendente… Uno dei primi effetti, qualora l'idea diventasse operativa attraverso uno strumento legislativo, sarà la possibilità di ricevere donazioni da parte di soggetti privati che entrerebbero anche negli organismi decisionali. Le domande aperte sono molte. Può essere un modo strisciante per introdurre una privatizzazione nella scuola pubblica? In base a cosa un privato sceglie di dare fondi a questa o quella scuola? Cosa può “chiedere in cambio”? Intervenire nelle scelte educative, didattiche, del personale? E le scuole che non dovessero ricevere donazioni (non tutti i territori sono ugualmente “ricchi”)? Come potrebbero fare innovazione didattica e “competere” con chi invece ne ha la possibilità? Ci potrebbe essere in tal caso un intervento compensativo dello Stato? Per ora ci sembra che possa rafforzare il localismo, portare ad un aumento delle disuguaglianze, un'idea per cercare di dare risposta alla cronica mancanza di soldi nelle scuole, frutto di tagli indiscriminati. legambiente news |
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