Proposta Bertagna |
Legge 30, legge 9, legge 144,piano quinquennale
di attuazione |
Generalizzazione della scuola dell'infanzia |
-
Generalizzazione e qualificazione della scuola dell'infanzia
assicurate dalla Republica -
per garantire ciò sono previste 500 sezioni per anno per 5
anni (2500 sezioni) |
Diritto /dovere ad esperienze educative organizzate d'istruzione
e formazione fino a 18 anni o comunque fino all'ottenimento di una
qualifica, con un minimo di 12 anni di istruzione/formazione |
Obbligo scolastico fino
al 15° anno di età. Obbligo formativo fino al
18° anno di età |
Proposta Bertagna |
Legge 30, piano quinquennale di attuazione,
nuovi indirizzi curricolari |
Dai 3 ai 6 anni |
Dai 3 ai 6 anni, garantita
a tutti, con l'eliminazione delle liste di attesa |
Non obbligatoria e unitariamente
triennale nell'articolazione delle attività educative. |
Non obbligatoria e unitariamente
triennale nell'articolazione del curricolo e in continuità con il
primo biennio della scuola di base, prevedendo gruppi misti di bambini
ed insegnanti. |
La frequenza dei tre anni consente di ottenere la qualifica a 17 anni, invece che a 18, se si frequenta un istituto di formazione secondaria a tempo pieno |
La frequenza della scuola
dell'infanzia generalizzata e qualificata nella sua offerta formativa
è considerata un credito culturale per tutti i bambini che la requentano. |
Istruzione primaria e secondaria di 1° grado
Proposta Bertagna |
Legge 30 e decreti successivi |
Dai 6 ai 14 anni |
Dai 6 ai 13 anni |
Istruzione primaria
di cinque anni |
|
Istruzione secondaria
di primo grado di tre anni |
Ciclo primario unitario
di 7 anni |
Scansione in
cicli biennali. Articolazione
coordinata e progressiva dei piani di studio dei due ordini di scuola |
Percorso unitario con progressivo
passaggio dagli ambiti alle discipline. |
Allargamento
dello studio secondario perché il biennio 5° elementare e 1° media
costituisce un tutto unitario, caratterizzato da un'organizzazione
del sapere di tipo secondario |
negli ultimi due anni curricolo
caratterizzato dalla presenza delle discipline disciplinare |
Nell'ultimo anno
della scuola secondaria di primo grado moduli didattici specifici, a carattere
orientativo, in cui sperimentare forme e contenuti tipici
dell'apprendimento e dell'esperienza formativa dei diversi indirizzi
di studio successivo |
Carattere orientante degli
ultimi due anni alla scelta successiva, all'interno del curricolo |
Esame di Stato
di licenza media. Consiglio orientativo non vincolante |
Esame di Stato di licenza
media. Consiglio orientativo non vincolante |
Generalizzazione dell'esperienza
degli istituti comprensivi |
Generalizzazione dell'esperienza
degli istituti comprensivi |
Proposta Bertagna |
Legge 30, legge 9, legge 144 |
Dai 14 ai 18
anni |
Dai 13 ai 18 anni |
Durata: quattro
anni |
Durata: cinque anni |
Scelta, a 14 anni, tra due
tipologie formative: - istruzione
secondaria di secondo grado (licei) |
Scelta, a 13 anni, tra cinque
tipologie di licei Moduli orientativi, nel
secondo anno, con la formazione professionale finalizzati alla scelta
successiva |
|
Scelta a 15 anni
tra proseguimento percorsi formativi |
Superamento dell'idea di esclusività
di un percorso, attraverso la certificazione delle competenze finali
che si possono maturare in diversi ambienti formativi |
Percorsi integrati
tra scuola e formazione professionale, al fine del raggiungimento
della qualifica e del diploma o dell'accertamento dei crediti per
ulteriori percorsi formativi |
Passaggio da
un indirizzo e l'altro del sistema di istruzione e formazione, attraverso
la certificazione delle competenze e i laboratori di recupero e sviluppo
degli apprendimenti, soprattutto nel primo biennio |
Passaggio da un indirizzo
e l'altro del sistema di istruzione e formazione attraverso il riconoscimento
dei crediti formativi e moduli integrativi organizzati tra scuole |
- Esame di stato: diploma |
-
Esame di Stato: diploma |
L'ISTRUZIONE E FORMAZIONE SECONDARIA NELLA PROPOSTA BERTAGNA
Schema riassuntivo
Tipologia di percorso
Anni
Titolo
Anni
Titolo
Istruzione secondaria di
2 ° grado (licei) |
1 |
2 |
3 |
4 |
|
|
|
diploma |
Formazione secondaria: - a tempo pieno
(istituti) |
1 |
2 |
3 |
4 |
|
|
|
diploma |
- a tempo pieno
(istituti) |
1 |
2 |
3 |
|
Esame di stato qualifica |
4 |
|
diploma |
- in alternanza
scuola e lavoro |
1 |
2 |
3 |
4 |
Esame di stato qualifica |
5 |
6 |
diploma |
* Gli anni segnati in rosso rappresentano anni
di formazione in alternanza scuola e lavoro
Otto licei, suddivisi in
più indirizzi: -
classico |
-
Scansione in due cicli biennali tra loro progressivi e successivi. -
Esame di Stato finale: diploma -
Accesso all'istruzione superiore previo accertamento -
Coesistenza di più licei nella stessa istituzione scolastica |
Aree professionali: -
agricola/ambientale Connotazione settoriale
degli Istituti, con accesso all'intera gamma delle proposte formative
dell'area di riferimento. |
Tipologia di percorsi: -
quadriennale di tecnico polivalente
(istituti) con conseguimento
del diploma. Ulteriori momenti di professionalizzazione prima
dell'inserimento nel mercato del lavoro. -
triennale polivalente con conseguimento della qualifica professionale
a banda larga. -
triennale mirato (1+3 se frequentato in alternanza scuola
lavoro) con conseguimento di
una qualifica professionale. -
annuali di specializzazione post qualifica
(1 anno se a tempo pieno; 2 anni in alternanza scuola lavoro) per il conseguimento della specializzazione
nella qualifica in possesso (parità con diploma). Possibilità
di accesso ai percorsi corrispondenti d'istruzione superiore |
Formazione secondaria
in alternanza
Rivolta a . chi, dopo aver
frequentato il primo anno di corsi di qualifica o di diploma, vuole
maturare i processi d'apprendimento anche attraverso un'esperienza
lavorativa ; . recupero dei drop out |
Titoli conseguiti: analoghi
a quelli del tempo pieno Durata: un anno in più Struttura del percorso formativo: |
L'ACCESSO ALL'ISTRUZIONE E FORMAZIONE SUPERIORE
1) Obbligo dell'accertamento da parte delle Università dei prerequisiti necessari per affrontare gli studi in superiori
Obbligo per l'università ad attivare e agli studenti che non superano le prove d'accesso a frequentare, nel primo anno di corso, attività formative propedeutiche.
2) Collaborazione con i docenti dell'istruzione e della formazione secondaria per l'elaborazione metodologica e tecnica delle prove.
Definizione dei piani di studi e della durata dei corsi da parte delle università e affidamento ai docenti, appositamente selezionati dalle Università, dello svolgimento delle attività.
3) Estensione alla formazione superiore di meccanismi di accesso analoghi
e opportunamente adattati
LA FORMAZIONE SUPERIORE
Formazione superiore Proposta Bertagna obiettivo: preparazione all'esercizio
di lavori e professioni, che ha bisogno di istruzione, ma la impiega
per operazioni concrete e per trasformare stati ideali in stati fisici
e reali. destinatari: giovani che intendono acquisire
un Diploma di formazione superiore o un attestato di specializzazione,
ma anche qualsiasi adulto che abbia scoperto l'importanza della
manutenzione costante del rapporto tra teoria/pratica in ogni realtà
lavorativa accesso adozione di meccanismi analoghi
a quelli previsti per l'accesso all'Università durata e organizzazione:
Docenti
Sono reclutati al 50% dal mondo del lavoro
e delle professioni, con almeno 5 anni di esperienza nel settore professionale
di riferimento del corso. Il rimanente 50% è reclutato tra i docenti
dell'istruzione e della formazione secondarie e dall'università Non esistono ruoli ma ogni docente è
scelto in base alle competenze necessarie. Soggetti promotori
La Regione, gli
istituti dell'istruzione/formazione secondaria, il mondo del
lavoro e delle professioni, l'università |
Istruzione formazione superiore Istituita con l'art. 69 Legge144/99 Ripreso
dall'art. 5 della Legge 30/2000 obiettivo: formare fasce intermedie di lavoratori della conoscenza, ossia tecnici, professionisti d'azienda, operatori qualificati, rapidamente inseribili nelle imprese, nelle pubbliche amministrazioni, nel lavoro. destinatari: ·
giovani studenti ·
lavoratori adulti, di norma, in possesso di un diploma di scuola
media superiore; accesso Il possesso dei requisiti
minimi è valutato dal Comitato tecnico scientifico di progetto, sulla
base degli standard minimi delle competenze, definiti dal Comitato
nazionale Ifts. durata:
Per i lavoratori occupati
il monte ore può essere distribuito in tempi più lunghi e le modalità
di svolgimento dei corsi devono tenere conto degli impegni di lavoro. metodologia: ·
forte alternanza fra la formazione in aula e la formazione
pratica nei luoghi di lavoro; ·
stretto legame con il territorio, con le dinamiche del mercato
del lavoro locale e regionale; ·
coinvolgimento dei vari soggetti formativi del mondo della
produzione, delle professioni, della ricerca; ·
sistema integrato di certificazione; DocentiAlmeno per il 50% devono provenire dal
mondo della produzione, delle professioni e del lavoro, ed avere maturato
esperienza professionale nel settore da almeno 5 anni Le competenze istituzionali e gli organi di governo Governo emana il decreto che definisce :
Comitato nazionale di progettazione composto da Ministero della P.I. ,Ministero del lavoro,Ministero dell'Università e della ricerca scientifica, Conferenza unificata dei presidenti delle Regioni e Conferenza Città e Autonomie Locali, Parti sociali elabora le linee guida per la programmazione dei corsi Le Regioni Programmano annualmente l'istituzione dei corsi dell'IFTS, sulla base delle linee guida, con modalità che garantiscano l'integrazione tra sistemi formativi emanano i relativi bandi e valutano l'ammissibilità dei progetti presentati Le scuole secondarie superiori, le Università, enti pubblici di ricerca, centri e agenzie formative, accreditati ai sensi dell'art.17 L. n. 196/97, imprese o loro associazioni, associati fra loro progettano e gestiscono i corsi IFTS rilasciano una certificazione, attestante le competenze acquisite, secondo un modello allegato alle linee guida, valida in ambito nazionale Finanziamento Risorse nazionali del Ministero dell'istruzione finalizzate, insieme ad una quota obbligatoria regionale e da quella di altri soggetti pubblici e privati che intendono parteciparvi. |
SCHEDA SULLA
FORMAZIONE
INIZIALE DEGLI INSEGNANTI
NEL PROGETTO
BERTAGNA
Avvertenze: Il riferimento
alla legge 30 è fatto in relazione ad esplicite note polemiche inserite nel
testo del rapporto. Il testo utilizza come unità di misura dei corsi universitari
il cosiddetto credito formativo universitario (cfu) per la comprensione del
quale si rimanda alla seguente legenda.
Legenda:
Cfu = credito formativo universitario
1 cfu = 25 ore di studio
60 cfu = un anno regolare = 1500 ore di studio
180 cfu = tre anni regolari
300 cfu = cinque anni regolari
Proposta Bertagna |
Proposta per la L. 30
|
TITOLO D'ACCESSO
Tutti
gli ordini e i gradi di scuola
: Laurea specialistica (Con passaggio dalla laurea
alla laurea specialistica con doppio controllo in base a: |
TITOLO D'ACCESSO
Scuola
dell'Infanzia:
Laurea triennale + SSIS (1 anno) Ciclo
di base:
Laurea triennale + SSIS (2 anni) Scuola
Secondaria:
Laurea specialistica (quinquennale)
+ SSIS (1 anno) |
PREPARAZIONE RICHIESTA
Laurea
specialistica: 300
cfu + 60/90 cfu in fase di anni di straordinariato (2 anni) per laboratori
e tirocini +
60/70 cfu per eventuale ulteriore abilitazione in altra classe di
concorso o tipologia di posto |
PREPARAZIONE
RICHIESTA
Laurea triennale: 180 cfu
Diploma
di Specializzazione:
300-360 cfu (complessivi) |
I SAPERI DISCIPLINARI
Abilitazioni
monodisciplinari:
170 cfu |
|
ARTICOLAZIONE DELLA PREPARAZIONE:
LE SCIENZE DELL'EDUCAZIONE
Abilitazioni
monodisciplinari: 60 cfu (di
cui 10-20 cfu per tirocini osservativi) |
|
ARTICOLAZIONE DELLA PREPARAZIONE:
IL TIROCINIO IN AZIONE 60
- 90 cfu a seconda del grado di scuola. (NB: si presuppone un rapporto automatico
tra accessi alla laurea specialistica e i posti disponibili due anni
dopo) |
|
IPOTESI DI CARRIERA PROFESSIONALE
Dopo
8 anni di servizio, con la corrispondente preparazione, si può diventare: 1)
Figure di sistema o di staff:
30 cfu |
|
PERCORSI DI ACQUISIZIONE DEL TITOLO 1)
Percorso normale:
laurea - laurea specialistica per l'insegnamento - biennio di praticantato
(straordinariato). 2)
Percorso
anomalo a:
laurea - laurea specialistica
disciplinare - laurea specialistica per l'insegnamento - biennio di
praticantato (straordinariato) 3)
Percorso
anomalo b:
laurea - laurea specialistica disciplinare - laurea specialistica
per l'insegnamento - biennio di praticantato (straordinariato). NB: i percorsi 2 e 3 possono dar luogo
ad accelerazioni di carriera (es. aggregazione subito) |
|
HANDICAP E DIVERSITA'
Formazione trasversale |
HANDICAP
E DIVERSITA'
Formazione aggiuntiva |
ORGANIZZAZIONE
Ipotesi
A:
ogni facoltà fa da sé Ipotesi
B:
formazione di un Coordinamento di Ateneo (che
dovrebbe godere di ampia autonomia). Ipotesi
C:
a responsabilità individuale |
I piani di studio nel sistema d'istruzione primaria e secondaria
Punti caratterizzanti
i piani di studio:
a)
identificazione del profilo educativo, culturale
e professionale degli allievi alla fine della terza media e del liceo. Tali profili tengono conto degli obiettivi
generali del processo educativo stabiliti dall'ex. art. 8, comma 1 Dpr 275/99
b)
esplicitazione degli obiettivi specifici di
apprendimento, scaturiti dai profili e obbligatori a livello nazionale.
Tali obiettivi sono definiti anche sotto forma di standard di prestazione e sono indicati a livello :
-
biennale di ogni grado ed
indirizzo per quanto riguarda gli aspetti linguistico -letterari, scientifico
- matematici e storico - sociali (storia, geografia, studi sociali , filosofia,
religione cattolica)
-
del quarto anno nell'istruzione
primaria, del terzo anno nella secondaria di primo grado e del quarto anno dell'istruzione
secondaria per tutte le altre dimensioni formative.
Le tre tipologie di percorsi formativi
a)
percorso a responsabilità familiare e di altre
istituzioni sociali, da incentivare con appositi interventi e fruibile anche
in ambienti extrascolastici.
La scuola certifica
il raggiungimento dei risultati finali ed esonera gli allievi interessati dalla
frequenza dei percorsi scolastici facoltativi, organizzati dalle scuole
in rete.
L'uso sistematico di crediti formativi esterni è prevedibile dalla quarta classe
dell'istruzione primaria
b)
percorso obbligatorio per tutti,
con le seguenti caratteristiche:
- 25 ore settimanali (33
ore nei licei artistici e musicali), di cui 20 ore a quota nazionale e 5
a quota locale (non aggiuntiva, ma intensiva rispetto a quella nazionale)
-
elenco delle discipline di insegnamento e delle attività obbligatorie
su tutto il territorio nazionale, in base al quale determinare l'organico funzionale.
-
definizione degli standard
relativi alla qualità del servizio che deve essere assicurato da ogni istituzione
scolastica, comprensivi degli standard di prestazione relativi al funzionamento
della scuola e alle prestazioni d'insegnamento
-
indirizzi generali circa la valutazione degli alunni e il riconoscimento
dei crediti e dei debiti formativi
c)
percorso facoltativo, con le seguenti
caratteristiche:
-
da 0 a 300 ore annuali.
-
obbligatorietà delle scuole comprensive o delle reti di scuola ad istituirlo
nel territorio
-
facoltatività della famiglia e degli allievi di come e in quale scuola
usufruirne, anche tenendo conto di una negoziazione educativa con la scuola
-
obbligo del pagamento delle attività oltre le 300 ore annuali
-
comprensivo dei laboratori di informatica, attività motorie e sportive,
attività espressive musicali - artistiche, lingue, attività di progettazione,
recupero e sviluppo degli apprendimenti
-
Possibilità di impiego dei laboratori facoltativi anche nel percorso
obbligatorio
|
Percorso familiare |
Percorso obbligatorio |
Percorso facoltativo |
Orario |
Da 0 a 300 ore |
25 ore settimanali |
Da 0 a 300 ore |
Frequenza |
facoltativa |
Obbligatoria |
facoltativa |
Certificazione |
scuola |
scuola |
scuola |
valutazione |
Ogni 4 anni |
Ogni due anni |
Ogni 4 anni |
Tipologia curricolo |
laboratori di
informatica, attività motorie e sportive, attività espressive, lingue,
attività di progettazione, recupero e sviluppo degli apprendimenti |
-
discipline -
attività |
laboratori di
informatica, attività motorie e sportive, attività espressive, lingue,
attività di progettazione, recupero e sviluppo degli apprendimenti |
tipologia organizzativa |
|
Per Classe, nel
singolo istituto scolastico |
Per Gruppi e rete territoriale Possibilità di
laboratori verticalizzati |
utenza |
|
Interna |
Interna ed esterna,
attraverso corsi a pagamento |
Luogo di fruizione |
Reti di scuole,
privato, privato sociale. |
scuola |
Reti di scuole |
Organico |
|
Di scuola |
Di rete |
Scuola dell'infanzia (piano di studio)
natura |
organizzazione |
Scuola dell'infanzia inserita
a pieno titolo nel sistema nazionale di istruzione e formazione Articolazione unitaria del
triennio con l'esplicitazione delle competenze che gli Orientamenti
pongono come traguardi formativi Unica strategia d'intervento
è il gioco con una forte declinazione spontaneistica Orientamenti come una delle
raccomandazioni a sostegno dell'autonomia delle scuole |
Mantenimento di un impianto
organizzativo simile a quello attuale Servizio oscillante tra
le 1000 e 1800 ore, articolate in rapporto alla risoluzione dei problemi
educativi dei bambini Carattere facoltativo dell'adesione
all'offerta formativa spontanea e volontaria Incremento delle pratiche
di autovalutazione della qualità educativa e didattica sia di quelle
del servizio nazionale per la qualità del sistema educativo Valutazione in ingresso
dei bambini alla prima elementare (dal 1°al 10 settembre) |
-
Identificazione del profilo educativo, culturale e professionale finale,
scaturiti da una concertazione tra regioni, stato, gli istituti stessi, il mondo
del lavoro e delle professioni, le parti sociali.
-
Verifica nazionale della corrispondenza finale tra processi formativi
attivati nei percorsi e i profili stessi
-
Validità nazionale del profilo, nelle sue fasi della progettazione e
della verifica, concertata e autonomamente stabilita dagli attori stessi della
formazione
-
Dettatura da parte della Repubblica degli obiettivi specifici di apprendimento
obbligatori sull'intero territorio nazionale (tutti o in parte, a seconda delle
scelte che si faranno)
le tre tipologie
di percorsi formativi
-
a responsabilità della famiglia, delle politiche
sociali e ambientali
stesse caratteristiche
del piano di studi per l'istruzione
-
obbligatorio per tutti, di responsabilità
delle istituzioni del sistema formativo di formazione secondaria. Sono indicati:
a)
il numero delle ore annuali, pari a 900
b)
l'elenco delle discipline di insegnamento e delle attività (stage compresi)
obbligatorie su tutto il territorio nazionale, con l'indicazione delle ore minime
da riservare a ciascuna di esse
c)
la definizione
degli standard relativi alla qualità del servizio
d)
gli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni e il riconoscimento
dei debiti e dei crediti formativi
-
facoltativo
da 0 a 300 ore annuali
di attività di laboratorio, che gli studenti consumano (sic) se, quando, come
e in quale istituto vogliono in base alle loro necessità e alla negoziazione
formativa stipulata con i docenti.
Istruzione primaria
Organizzazione del curricolo:
-
articolazione in bienni, di cui l'ultimo in continuità tra scuola primaria
e secondaria di primo grado. La classe quinta si configura già come primo anno
dell'istruzione secondaria di primo grado.
-
scansione biennale della progettazione dei percorsi didattici e programmazione
specifica delle tappe per l'apprendimento dei linguaggi linguistici, matematico
- scientifici e relativi ai temi dell'identità storico-sociale; a scansione
quadriennali per gli altri apprendimenti
-
possibilità di scansione temporale diversificata dei laboratori, attuabili
anche nei periodi di sospensione delle lezioni.
-
utilizzo dei laboratori specializzati disponibili nel territorio per
l'individuazione e lo sviluppo dei talenti artistici e musicali precoci
Organizzazione del lavoro: il docente coordinatore
All'interno dell'équipe pedagogica, individuazione,
in ogni classe, del docente coordinatore, così articolato:
-
Primo biennio: 21 ore d'insegnamento frontale in una classe e tre ore
dedicate al coordinamento dell'équipe pedagogica della classe, comprensiva di
qualche docente dei laboratori, di religione e sostegno-
Secondo biennio: fino ad un minimo di15 ore di insegnamento e coordinamento
dell'équipe costituita da un altro docente, oltre che dai membri che insegneranno
nei laboratori e dai docenti di religione e sostegno
-
Classe quinta: divisione delle 25 ore settimanali obbligatorie di insegnamento
frontale con altri due colleghi (Lingua, matematica e scienze, storia, geografia
e studi sociali). Partecipazione alla programmazione della classe corrispondente
di prima media.
Organizzazione del curricolo
- Articolazione
in bienni (5 classe primaria/ 1 media; 2/ 3 media)
-
Carattere orientante del secondo biennio alle scelte successive, attraverso
lo studio delle discipline del curricolo obbligatorio ed un uso, anche individualizzato,
delle attività facoltative.
-
Possibilità di dedicare una quota delle 300 ore annuali, a scelta delle
famiglie e degli allievi, ad attività di approfondimento parziale o totale di
discipline e di esperienze di specifico interesse personale. Attività,
comunque, non vincolanti circa il corso di studi successivo.
-
Utilizzo dei laboratori artistici e musicali per la coltivazione e l'autenticazione (sic)
di talenti. Tali corsi potranno essere gestiti dai conservatori, dalle scuole
medie presso le quali già attualmente istituiti o che li istituiranno, da scuole
non statali accreditate.
Formalizzazione della responsabilità del docente
coordinatore con compiti di:
-
partecipare
alle attività di programmazione/valutazione della 5 elementare di riferimento
-
garantire un adeguato tutorato agli allievi e alle famiglie in ordane
alla composizaone integrata dei percorsi obbligatori, facoltativi ed extrascolastici
Istruzione secondaria di 2° grado
-
articolazione in due bienni
-
definizione biennale degli obiettivi specifici di apprendimento per le
dimensioni: linguistico-letterarie, scientifico-tecnologico-matematiche e storico-
filosofico - sociali, quadriennale per le rimanenti
-
suddivisione del curricolo in apprendimenti obbligatori con discipline
presenti nel curricolo nazionale (la religione
cattolica, lingua e letteratura italiana, matematica, scienze, filosofia, storia,
lingua straniera ) o variabili a seconda della tipologia dei licei e apprendimenti
obbligatori, indipendentemente dal fatto che siano previsti un docente ed una
disciplina specifici
(conoscenze ed abilità informatiche, motorio - sportive, geografiche, artistiche
o musicali), da acquisire in attività di laboratorio delle scuole in rete o
presso altri enti
LA VALUTAZIONE - LE NOVITA'
a)
Valutazione anche del comportamento in nome del principio dell'inseparabilità
tra logica ed etica.
b)
Il passaggio alla seconda classe d'ogni biennio non è precluso dalla
presenza di numerosi debiti
c)
Il passaggio al biennio successivo richiede il superamento dei debiti
durante la seconda classe
d)
La ripetenza del secondo anno del biennio avviene quando l'allievo mantiene
due debiti già registrati l'anno precedente (comportamento compreso)
e)
La maturazione di due debiti solo al secondo anno del biennio comporta
l'obbligo di recupero l'anno successivo. Il mancato raggiungimento di tale obiettivo
e l'aggiunta d'altri due debiti, nel primo anno del biennio successivo, fanno
scattare la ripetenza di questo primo anno
f)
Valutazione in ingresso dei bambini alla prima elementare (dal 1° al
10 settembre)
Dopo 8 anni di servizio a tempo indeterminato,
un docente può eccedere alla formazione universitaria (circuito teoria, tecnica
e pratica) per diventare
Crediti |
figure |
Funzioni |
30 |
Figura di sistema o di staff |
Responsabili di progetti speciali d'istituto |
60 |
Docente aggregato |
Insegnamento della disciplina ad un livello
più alto |
90 |
Direttore della progettazione dei piani
di studio d'istituto |
|
120 |
Dirigente scolastico di rete |
|
Roma, 7 dicembre 2001