C' era una volta, in un villaggio di Indiani, un uomo arrivato da poco con un ragno sulla spalla destra che lo rendeva invincibile; i due mangiavano tantissimo, finché finirono le provviste degli indiani; l'uomo si arrabbiò, cominciò a far del male alla gente.
Allora il saggio del villaggio scelse un bambino, gli disse che si doveva recare sul monte dove abitava un mago che lo poteva aiutare a scacciare l' uomo malefico.
Il bambino si chiamava Fulmine.
Partì con il suo cavallo.
Dopo un giorno di fatica, Fulmine arrivò in cima alla montagna dove vide il mago che gli chiese chi fosse e che cosa volesse.
Il bambino gli rispose che era un abitante del villaggio mandato dal saggio per far sparire l' uomo malefico.Si recarono insieme all' accampamento.
Il mago disse a lui che per far dileguare quell' uomo doveva superare tre prove, poi alla fine, avrebbe potuto esprimere un desiderio.
Successivamente, spiegò le prove: la prima era attraversare le sabbie mobili, la seconda era attraversare un dirupo su un ponte traballante, la terza era uccidere il ragno che stava sulla spalla destra dell' uomo malefico.
Il bambino arrivò davanti alle sabbie mobili, notò un albero quasi spezzato e decise di farlo abbattere dal suo cavallo che ci riuscì, così il tronco divenne una specie di ponte sul quale passarono.
Dopo si ritrovò davanti al dirupo con il ponte traballante, lo attraversò perché si tenne molto stretto alle corde.
Il ragno era andato lì per fermarlo perché sapeva che se avesse superato le tre prove lui sarebbe morto, ma Fulmine prese una freccia, tentò di tirarla al ragno e ci riuscì.
Così gli apparve il mago, il quale gli disse che l' uomo malefico era scappato dal villaggio; poi gli ricordò che doveva esprimere un desiderio. Fulmine ci pensò, gli rispose che voleva che il suo villaggio non fosse più povero e il mago lo esaudì.
Fulmine, quando ritornò all'accampamento, vide che il cibo abbondava e l'uomo era sparito come promesso dal mago.
Vissero tutti felici e contenti; Fulmine andò ogni settimana a trovare il mago per ringraziarlo.
Laura, Elena B., Leonardo