Vincoli e risorse
La
Scuola Secondaria di 1° grado contribuisce alla realizzazione del
Profilo educativo, culturale e professionale previsto per lo
studente a conclusione del primo ciclo, collocando i Piani di Studio
Personalizzati che sono stati redatti per concretizzare in situazione
gli obiettivi specifici di apprendimento all’interno del Piano dell’Offerta
Formativa di ogni istituzione scolastica.
Il
Piano dell’Offerta Formativa tiene conto dei seguenti punti che
costituiscono allo stesso tempo risorsa e vincolo per la progettazione
di ogni istituzione scolastica:
1. L’organico
d’istituto è assegnato secondo le norme vigenti, anche per quanto riguarda
gli allievi in situazione di handicap.
2. L’orario
annuale obbligatorio delle lezioni, comprensivo della quota riservata
alle Regioni, alle istituzioni scolastiche e all’insegnamento della
Religione cattolica, è di 900 ore annuali; ogni istituzione scolastica,
per realizzare il Profilo educativo, culturale e professionale atteso
per la conclusione del primo ciclo e per trasformare in competenze personali
gli obiettivi specifici di apprendimento del primo biennio e della terza
classe, mette a disposizione dei ragazzi e delle famiglie, un’offerta
formativa aggiuntiva fino a 200 ore annue; queste ore partecipano alla
definizione dell’organico di istituto e si possono impiegare sia nella
prospettiva del recupero sia in quella dello sviluppo e dell’eccellenza.
Ogni studente è comunque obbligato a frequentare le lezioni per non
meno di 825 ore annue: sentito il tutor e l’équipe dei docenti, in accordo
con la famiglia, possono far valere a questo scopo la frequenza dell’offerta
formativa sia obbligatoria sia aggiuntiva; restano ferme le attuali
competenze in tema di mensa e di distribuzione dell’orario settimanale
su cinque piuttosto che su sei giorni.
3. L'autonomia
delle istituzioni scolastiche di cui al Dpr. 275/99 si esercita fino
al limite del 15% di tutti i vincoli dettati nelle Indicazioni
Nazionali; per quanto riguarda l’autonomia didattica, può intensificare
per espansione o concentrazione, fino allo stesso limite, con apposite
Unità di Apprendimento, l’approfondimento e il radicamento territoriale
degli obiettivi specifici di apprendimento; implica, inoltre, l’opportunità
di organizzare le attività educative e didattiche obbligatorie sia per
attività frontali, sia per Laboratori, e di alternare, a seconda delle
esigenze di apprendimento individuali, gruppi classe e gruppi di classe
e/o interclasse di livello, di compito o elettivi; restando ferme le
disposizioni vigenti in proposito, dispone, infine, sugli eventuali
ampliamenti dell’offerta formativa.
4. Nei
Laboratori facoltativi di rete, si assicura la coltivazione e l’autenticazione
dei talenti artistici e musicali; i Laboratori potranno essere organizzati
anche dai Conservatori, dai Licei musicali e coreutici, dalle Scuole
Secondarie di 1° grado ad indirizzo musicale, da quelle che li istituiranno
autonomamente, da scuole non statali accreditate, anche sulla base di
convenzioni con enti e privati.
5. È
individuato un docente coordinatore dell' équipe pedagogica che entra
in contatto con gli allievi e che svolge anche la funzione di tutor
dei medesimi, in costante rapporto con le famiglie e con il territorio,
anche in ordine alla scelta delle attività facoltative.
6. All’inizio
del primo biennio, il Servizio Nazionale di Valutazione procede alla
valutazione esterna, riferita sia agli elementi strutturali di sistema,
sia ai livelli di padronanza mostrati dagli allievi nelle conoscenze
e nelle abilità raccolte negli obiettivi specifici di apprendimento
indicati per la fine della Scuola Primaria.
La
valutazione esterna del primo biennio non ha lo scopo di esprimere giudizi
valutativi sui singoli, siano essi allievi o gli operatori delle istituzioni
scolastiche o istituzioni scolastiche, ma si propone di raccogliere
elementi per informare il Paese, i decisori politici, le istituzioni
scolastiche stesse dello stato complessivo del sistema e anche, in generale,
dei risultati ottenuti nelle prove di conoscenza e di abilità espletate
in modo anonimo dagli allievi; ciò per offrire dati per programmare,
da un lato, le politiche educative e, dall’altro, per qualificare ulteriormente
la valutazione di scuola o interna.
Il
Servizio Nazionale di Valutazione procede, tuttavia, anche alla stesura
e alla correzione di una prova nazionale nell’ambito degli esami di
stato che concludono il primo ciclo di istruzione. I risultati di tale
prova avranno incidenza anche ai fini della parziale determinazione
della valutazione finale, secondo le disposizioni che saranno dettate
in apposito regolamento.
La
valutazione interna si articola in autovalutazione di istituto, riguardante
gli elementi di sistema (efficacia della progettazione didattica rispetto
agli obiettivi, qualità dell’insegnamento, grado di soddisfazione delle
famiglie e del territorio ecc.) e in valutazione diagnostica, formativa
e sommativa (periodica, annuale e biennale) dei singoli allievi, di
esclusiva competenza dei docenti. Se il passaggio dalla prima alla seconda
classe del biennio non è precluso dalla presenza anche di numerosi debiti
nel perseguimento degli obiettivi formativi formulati nelle Unità di
Apprendimento di diverse discipline, resta inteso che, per ottenere
la promozione alla terza classe, i debiti, durante il secondo anno,
devono essere colmati (ovviamente nelle stesse discipline, e sempre
nel senso di essere e restare, per l’allievo, obiettivi formativi).
Si dispone la ripetenza del secondo anno del biennio quando l’allievo
mantenga due debiti negli obiettivi formativi di due discipline (comportamento
compreso) che siano già stati registrati l’anno precedente.
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