Prot. n. 347 del 9-2-01
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
LICEO CLASSICO STATALE “B.
MARZOLLA” - BRINDISI
Sede Centrale Via Nardelli,
2 tel. e fax (0831) 516102
e-mail: licmarzo@tin.it
Pagina Web: http://space.tin.it/scuola/dheat/classicomarzolla/
Area Tematica
Prescelta
:
PROCESSI DI CAMBIAMENTO E
TRASFORMAZIONE DELLA REALTÀ:
UN’INDAGINE SUL
TEMPO
In un’epoca di
rapidissime trasformazioni tecnologiche, culturali, storiche, interrogarsi sulle
tematiche dell’irreversibile scorrere del tempo è un’esigenza profondamente
sentita da tutti, in particolare dai giovani, protesi verso il futuro ed
impegnati ad acquisire capacità di orientamento e di interpretazione della
realtà. Non a caso, il riferimento alla emblematica origine etimologica (il
greco “temnw”, il latino “temperare”:
l’atto di dividere secondo ordine e misura), ma anche il celebre passo
agostiniano (“che cos’è il tempo? Se nessuno me lo chiede lo so; se voglio
spiegarlo …non lo so più…”) echeggiano spesso nella cultura contemporanea e si
scopre che la tematica del tempo, pur nel “disincanto” generale, è ancora motivo
di fascino e di “meraviglia”, nonché oggetto di innumerevoli studi attraverso
cui scienziati, filosofi, storici, scrittori, artisti si interrogano sul suo
incessante fluire, alla ricerca di illuminanti parametri concettuali o di
pregnanti espressioni esistenziali o artistiche che ne catturino, ne fissino, in
qualche modo, il senso sfuggente.
Una
distinzione fondamentale percorre la nostra storia della cultura, ed è quella
tra tempo quantitativo (tempo della misura e della scienza) e tempo qualitativo
(tempo della coscienza, tempo vissuto). Naturalmente accade che si diano delle
caratterizzazioni qualitative dei processi temporali anche quando li si misura
quantitativamente, attraverso l’orologio e il calendario (ad es., i “tempi” della vita
individuale e collettiva sono inscindibilmente segnati da eventi che ne danno
scansioni univoche, individuali; ma, in generale, in questo senso si individuano
“tempi psicologici”, “tempi storici”, “tempi liturgici”, “tempi biologici”
ecc.).
Tuttavia è stata
proprio l’elaborazione di una concezione del tempo solo “quantitativa” e
distante dal senso comune che ha segnato profondamente la nostra storia
culturale alle origini della modernità: è la concezione del tempo che si è
affermata nella pratica scientifica già con Galilei e di cui va riconosciuta la
grande efficacia e funzionalità alle misurazioni della meccanica classica. Certo
si trattava di un tempo omogeneo, simmetrico, reversibile, assolutamente
indifferente alle date e ai calendari e, più in profondo, al fluire
unidirezionale degli eventi; però, di fatto, comportò lo svincolarsi della nuova
scienza dagli aspetti qualitativi e finalistici della Fisica aristotelica e
consentì la formazione dei principi della meccanica classica, quali ad es. la
relatività del moto di Galilei o i principi della dinamica di Newton.
I successi conseguiti fecero della
meccanica classica e della concezione meccanicistica che le era sottesa un
paradigma di riferimento anche per le altre scienze fisiche, ma (come negarlo?)
anche la scienza si sviluppa in un orizzonte storico: a metà ‘800 la
formulazione del 2° principio della termodinamica pose con forza il problema
dell’esistenza di una “freccia del tempo” e dunque della possibilità – di cui si
doveva tener conto – che il processo fisico dell’universo si sviluppi secondo
una direzione privilegiata del tempo.
Per la meccanica classica fu un duro colpo; si cercò, poi, una sorta di conciliazione tramite una interpretazione probabilistica dell’irreversibilità, tuttavia la profondità di quella ferita si avverte ancora oggi attraverso le parole del fisico, premio Nobel, Ilya Prigogine (impegnato presso l’università di Bruxelles nell’elaborazione di una “nuova termodinamica”) il quale, pur tra le tante critiche che gli vengono rivolte, auspica una nuova fisica che “includa, al tempo stesso, leggi ed eventi, certezze e probabilità”.
Intanto sul piano sperimentale si evidenziarono ancora altre incongruenze rispetto al quadro concettuale della meccanica. La cosiddetta “crisi del meccanicismo” varcò ampiamente i confini disciplinari della fisica. In Mach e in Poincaré la critica, pur diversamente articolata, si incentrò soprattutto in rapporto al tempo assoluto newtoniano, garante dell’orizzonte di simultaneità degli eventi nel tempo; ma gli echi della critica si propagarono nei più vasti ambiti della cultura, contaminandosi anche con le più generali istanze antipositivistiche a cavallo tra i due secoli. Il tempo della scienza, omogeneo e reversibile, quantitativo e calcolabile, sembrò mostrare la sua inadeguatezza, la sua incapacità di cogliere la natura profonda della realtà: Bergson gli oppose l’esperienza interiore della durata, un tempo vissuto come qualitativo ed eterogeneo, costituito da momenti irripetibili e sempre nuovi, avvolti l’uno nell’altro in un processo di accrescimento e di conservazione; non solo, ma anche l’universo è “durata” e cresce su se stesso in un movimento incessante. Proust, Debussy, Bonnard, per richiamare solo alcuni dei tanti grandi artisti di questo periodo, vissero profondamente questa stessa problematica e questa comune temperie culturale.
Ma nel 1905 ancora una volta è dalla scienza che proviene l’elaborazione di un concetto di tempo profondamente innovativo: con la sua teoria della relatività ristretta Einstein, rielaborando in modo assolutamente originale risultati sperimentali, incongruenze, ipotesi teoriche emerse nel fermento delle indagini fisiche e matematiche dei decenni precedenti, postula la costanza della velocità della luce per ogni sistema di riferimento, e ne deriva la nuova nozione di spazio-tempo in cui lo spazio e il tempo non vengono più considerati come dimensioni autonome ed indipendenti, ma nelle loro interconnessioni in un continuum spazio-temporale. Einstein mette così definitivamente in crisi la nozione newtoniana di tempo assoluto e universale. Poco più tardi, nel 1916, elimina anche la nozione di uno spazio assoluto ed immobile rispetto ad ogni sistema di riferimento e perviene alla tesi della curvatura dello spazio-tempo.
E’ una radicale modificazione della Fisica, ma non è solo questo: è una trasformazione dell’immagine del mondo. Tutta la cultura ne è scossa. Nel campo scientifico si aprono nuove prospettive di ricerca, ad esempio nella cosmologia - dopo le scoperte dello spostamento verso il rosso della radiazione proveniente da galassie lontane (Hubble), si cominceranno a costruire modelli di universo in espansione (è del 1946 l’ipotesi del Big Bang di G. Gamow, confermata poi dalla scoperta della radiazione fossile).
Ma più in generale, nel clima già innovativo di inizio secolo, la messa in crisi, con Einstein, della dimensione univoca e rassicurante di un orizzonte spazio-temporale universale ha un effetto dirompente: in un vivace fermento di esperienze culturali si ricercano nuove dimensioni prospettiche e una pluralità di orizzonti; emerge in primo piano il punto di vista dell’osservatore, si cerca di recuperare all’indagine non più solo la rappresentazione della permanenza, ma la dinamicità dei processi. Tra le tante testimonianze intellettuali ed artistiche, Joyce, Kafka, Picasso, Heidegger sono emblematici dell’insofferenza verso i linguaggi tradizionali e consolidati, della ricerca di forme nuove e di più adeguate modalità espressive.
Interrogarsi sul tempo significa dunque, veramente, interrogarsi sulla realtà e sugli strumenti concettuali con cui ci rapportiamo alla realtà.
Ripercorrere con gli alunni i momenti salienti della riflessione storico-concettuale sul tempo ci è sembrato non solo, di per sé, un impegno stimolante e formativo, ma anche in linea con le finalità del progetto SeT, perché particolarmente indicativo di come la cultura scientifica possa far valere anche la sua più ampia portata culturale e possa pertanto favorire un insegnamento multidisciplinare.
In relazione alla più articolata
programmazione delle Unità didattiche, per quanto attiene l’ambito della Fisica
e delle Scienze, sono state individuate alcune unità di lavoro che verranno
realizzate in tutte le II e/o III classi liceali della scuola. La scelta dei
percorsi è stata orientata anche dal criterio di rimanere il più possibile
nell’ambito delle tematiche curricolari al fine di rendere strutturali, non
episodiche, anche le nuove esperienze, sia teoriche che pratico-operative. Per
quanto riguarda, invece, gli apporti multidisciplinari coordinabili con le
comuni tematiche scientifiche prescelte, i percorsi programmabili nelle diverse
discipline sono veramente innumerevoli e tutti pertinenti e formativi. Si è
ritenuto pertanto opportuno limitarsi ad indicare solo alcuni dei tanti
possibili percorsi, ma ogni Consiglio di Classe (anche in rapporto ad ogni
specifico contesto educativo) si orienterà autonomamente sia nella formulazione
progettuale, sia nella eventuale produzione di materiali, scritti o informatici,
sui lavori svolti.
Elenco delle Unità di
lavoro:
n° 1 : Questioni di carattere generale e
specifico sul tempo in Fisica.
n° 2 : Il Tempo biologico – Il Tempo geologico
– Il Tempo astronomico.
n° 4: Filosofia: Il tempo della misura e della
scienza; il tempo della coscienza, il tempo vissuto.
n° 7: Gestione del Sito Internet
del nostro Liceo.
Unità di lavoro n° 1 : Questioni di carattere generale e
specifico sul tempo in Fisica.
(proff. : R. Passaro, C. De
Simei, G. Marini, A. Quarta)
Contenuti |
Obiettivi Specifici |
Eventuali esperienze |
Tempi |
Classicoinvolte |
1)
Concetto di Tempo come
grandezza fisica: •
unità di misura del
tempo •
strumenti di
misura •
errori di
misura |
q
Saper distinguere tra
unità di misura e grandezza; q
Saper operare il
passaggio dalle osservazioni qualitative a quelle
quantitative; q
Conoscere le diverse
unità di misura del tempo; q
Saper individuare la
giusta unità di misura in relazione ai fenomeni
osservati; q
Conoscere i principali
strumenti adoperati per misurare il tempo e i progressi compiuti nella
produzione di tali strumenti; q
Saper individuare e
stimare l’errore commesso nella misura del tempo. |
q
Misura del tempo
impiegato da una pallina a rotolare lungo un piano inclinato. q
Misura del periodo di
oscillazione di un pendolo al fine di determinare l’accelerazione di
gravità |
6
h |
Seconde
Liceali |
2)
Il Tempo in Fisica
Classica: •
I tre principi della
dinamica di Newton •
Le trasformazioni
galileiane. 3)
Trasformazioni
reversibili e irreversibili: •
1° Principio della
Termodinamica •
2° Principio della
Termodinamica •
Entropia di un sistema
termodinamico |
q
Conoscere i principi
fondamentali della dinamica classica e saper individuare i limiti di
validità di tale teoria. q
Saper applicare le
trasformazioni Galileiane alla composizione dei
moti. q
Saper distinguere le
grandezze fisiche relative da quelle assolute presenti nella fisica
classica. q
. Saper operare una
distinzione tra fenomeni reversibili e fenomeni irreversibili anche al
fine di individuare in essi di una possibile “freccia del
tempo”; q
Conoscere i principi
della termodinamica; q
Saper cogliere
l’importanza del concetto di Entropia nell’evoluzione di un sistema
termodinamico; q
Individuare i limiti
della Termodinamica classica nella descrizione di particolari fenomeni |
q
Misura
dell’accelerazione di un corpo trascinato dalla forza peso di una massa
nota. q
Relazione tra forza
applicata e accelerazione provocata da forze diverse che agiscono su una stessa
massa. q
Equilibrio termico:
concetto di equilibrio termico e
tendenza all’equilibrio termico – taratura di uno
strumento q
Passaggi di Stato:
comportamento delle sostanze nel passaggio liquido
solido; q
Legge di Boyle:
studiare la relazione tra pressione e volume in una trasformazione a
temperatura costante; q
Trasformazione a
volume costante: esempio di trasformazione quasi
statica. |
6 h 6 h |
Seconde
Liceali Seconde
e Terze Liceali |
4)
Il Tempo nella Fisica
relativistica: •
Le trasformazioni di
Lorentz; •
I postulati
fondamentali della relatività ristretta di Einstein. |
q
Saper distinguere le
grandezze fisiche relative e quelle assolute presenti nella teoria della
relatività di Einstein; q
Conoscere i fenomeni
che hanno portato al superamento della fisica
classica; q
Saper individuare la
tipologia dei fenomeni in cui è indispensabile l’applicazione delle
trasformazioni di Lorentz. |
|
8 h |
Terze
liceali |
Unità di lavoro n° 2 : Il Tempo biologico – Il Tempo geologico
– Il Tempo astronomico (proff. : G. Giannoccolo, A.
Anelli)
Contenuti |
Obiettivi Specifici |
Eventuali esperienze |
Tempi |
Classicoinvolte |
1)
Il Tempo
Biologico: •
La
fecondazione; •
Lo sviluppo
dell’embrione e del feto; •
Il processo di
crescita fino all’età adulta; •
L’invecchiamento |
q Illustrare la
meccanica della fecondazione; q Descrivere le fasi
dello sviluppo embrionale e fetale; q Conoscere le
principali tappe della crescita dell’essere umano dalla nascita alla
maturità; q Saper inquadrare il
fenomeno dell’invecchiamento. |
Strumenti da
utilizzare: Modelli:“Stadi di gravidanza”. |
6 h |
Seconde
Liceali |
2)
Il Tempo
geologico: •
L’età della
Terra; •
La scala dei tempi
geologici; •
I metodi di datazione
assoluta e relativa; •
I fossili e i processi
che li hanno formati; •
Le principali tappe
evolutive della Terra e delle forme di vita che la
abitano. |
q
Comprendere il
principio su cui si basano le tecniche di datazione
assoluta; q
Capire il motivo per
cui la durata delle ere geologiche è così
differenziata; q
Indurre un confronto
fra la durata dei tempi storici con quelli preistorici e quelli delle
passate ere geologiche; q
Comprendere
l’importanza dei fossili come prova dell’evoluzione degli esseri
viventi. |
Strumenti da
utilizzare: 1)
Modello sulla storia
della Terra; 2)
Planisfero “La
Pangea” |
6 h |
Prime e Terze
Liceali |
3)
Il Tempo
astronomico: •
I moti della
Terra; •
Le coordinate
geografiche e relativi metodi di misurazione; •
I sistemi di misura
del tempo e i fusi orari. |
q
Conoscere le
caratteristiche dei principali moti della Terra; q
Comprendere il ruolo
che i moti della Terra hanno sull’evolversi di molti fenomeni
naturali; q
Capire il legame che
esiste tra i moti dei corpi celesti e i sistemi di misura del
tempo. |
Strumenti da
utilizzare: Elio –
Planetario Strumento orientamento
satellitare |
8 h |
Terze
liceali |
(prof.ssa G. Marini)
Contenuti |
Obiettivi Specifici |
Eventuali esperienze |
Tempi |
Classicoinvolte |
1)
Il concetto di numero
e la sua rappresentazione; 2)
Le origini del calcolo
e l’abaco; 3)
La prima calcolatrice
(la pascalina); 4)
Calcolatrici e
calcolatori. |
q Rendere consapevoli
dell’evoluzione del pensiero matematico e di come la necessità ha indotto
l’uomo a modificare le proprie conoscenze; q Essere capaci di
analizzare testi diversi stabilendo relazioni e
confronti. |
Utilizzo del
linguaggio multimediale. |
2
h 5
h 3
h 5h |
IV
ginnasiali |
Unità di lavoro n° 4: Il Tempo in Filosofia. (prof.ssa A. Piccigallo)
|
Il tempo della misura e della scienza |
Il tempo
della coscienza, il tempo vissuto | ||
Riferimenti |
Contenuti |
Obiettivi specifici |
Contenuti |
Obiettivi specifici |
Fisica
Classica Classi I
-II 8
h |
-
Dal tempo aristotelico come “proprietà del movimento”, all’uso nella
meccanica di un tempo non intuitivo, omogeneo e reversibile. Newton - La distinzione tra il tempo
assoluto e le sue misure sensibili. |
- Saper individuare
attraverso le diverse concezioni del tempo le differenze concettuali tra
la fisica aristotelica e la fisica moderna.
- Saper mettere in relazione la concezione
kantiana del tempo, e la sua considerazione privilegiata rispetto allo
spazio, con la “rivoluzione copernicana”. |
- Dalla concezione ciclica del tempo
dell’antica Grecia, alla temporalità rettilinea e storica del
cristianesimo. |
- Saper
collegare in Agostino la concezione del tempo come distensio animi alla
inquietudine dell’homo viator. |
Il tempo
nella Termodinamica
Relatività |
- L’evidenziarsi del carattere metafisico del tempo assoluto di Newton in seguito al profilarsi della possibilità di una “freccia” anche nel tempo della fisica.
-
Einstein: La radicale
trasformazione del modo di concepire la realtà fisica:
- l’abbandono del tempo
universale e della simultaneità assoluta: la interconnessione del tempo e
dello spazio in un continuum spazio-temporale; - l’impiego delle geometrie non euclidee (Riemann) nella descrizione del mondo fisico. |
|
-
Distinzione/contrapposizione tra l’istante (tempo quantitativo) e
l’ora (tempo qualitativo): l’inadeguatezza del tempo spazializzato a
“catturare” il reale fluire del tempo. la ricostruzione
genetica del senso originario dello obiettivismo scientifico (Galileo come
“genio che scopre ed insieme occulta”). - Il “presentificare”
come modalità inautentica di esistenza, come “decadimento” nella
quotidianità della banale esistenza anonima del
“sì”; - la temporalità
autentica colta nei termini di possibilità e progettazione: l’originaria
“eccentricità” dell’esserci e il primato del futuro.
|
- Comprendere la
temporalità come dimensione
costitutiva della identità personale. - L’esperienza
“eccezionale” della temporalità autentica della coscienza come puro flusso
dinamico e la scoperta della spontaneità creatrice costitutiva del nostro
essere. - Comprendere
l’esplicito riferimento ad Einstein nella critica ad un “tempo
universale”: la temporalità come senso dell’esserci e il dispiegarsi della
temporalità come struttura dinamica dell’esistenza. - Cogliere la complessa relazionalità tra il
carattere temporale del senso dello esserci e la costitutiva “differenza
ontologica” tra l’essere e l’ente: la temporalità dell’esserci come
“accadere”. |
Contenuti |
Obiettivi
Specifici |
Eventuali esperienze |
Tempi |
Classicoinvolte |
1)
Il tempo della storia
e il suo senso simbolico: •
D. Alighieri, la
Divina Commedia 2)
Il tempo narrativo.
Il gioco della
durata: •
Il Decamerone di
Boccaccio . |
q Saper cogliere le
indicazioni di tempo evidenziate nell’intreccio, attraverso l’incontro tra
Dante e Virgilio, con Malacoda, in Malebolge. q Rilevare il profondo
significato simbolico del tempo nella cultura Cristiana e Medioevale
q Riconoscere tra le
varie novelle o all’interno della stessa novella, l’alternarsi di
narrazioni, in cui il tempo del discorso è minore del tempo della storia;
quindi altre vere e proprie scene in cui coincidono entrambi i
tempi. |
q Tutto il viaggio
giorno per giorno q Cogliere il
significato dei tre momenti della giornata, dell’ingresso nei tre regni
oltremondani. |
4 h |
Prime liceali |
3)
La memoria come tempo
interiore: tra narrativa autobiografica e “flusso di coscienza”
in: Leopardi – Montale. 4)
Il “tempo misto” : Italo
Svevo |
q
Saper individuare e delineare il significato che
“Il tempo interiore” assume per ognuno di questi due autori. q
Perché Svevo definisce “tempo misto” il tempo del
suo racconto. |
q Attraverso l’analisi
del Cap. II della “Coscienza di Zeno” individua il tempo della memoria che
riaffiora “discontinuamente” e si organizza intorno al tema della lotta
contro il fumo. q Dal Cap. III individua
il fluire dei fatti in un intreccio continuo di piani temporali ( passato e presente con proiezione
sul futuro). |
4
h |
Seconde e Terze
Liceali |
5)
La memoria
involontaria. •
Marcel
Proust |
q
Saper cogliere la
rivoluzione strutturale della sua opera, in cui il tempo perde la sua
certezza e determinazione; viene interiorizzato e vissuto da ogni
individuo “relativamente” alla propria sensibilità.
|
q
Attraverso l’analisi
dell’episodio delle “Madeleine” è possibile associare due situazioni:
presente, passato e ritrovare il tempo perduto. q
“La magica sensazione”
comune tanto al passato quanto al presente, che lo coglie nel palazzo dei
Guermantes. |
4
h |
Seconde e Terze
Liceali |
6)
Il tempo del mito e
della memoria tra Joyce e Pavese |
q
Cogliere l’intenzione
di Joyce di rendere il mito di Ulisse “sub specie temporis
nostri”. q
Cesare Pavese: “Il tempo del mito” |
q
Riuscire a far
corrispondere all’indicazione di una determinata ora della giornata, il
riferimento ad un personaggio o ad una situazione
dell’Odissea. Esempio:ore (8 – 9):
Telemaco,ora indeterminata: Penelope |
4
h |
Seconde e Terze
Liceali |
Contenuti |
Opere |
Obiettivi specifici |
Tempi |
Classi
coinvolte |
QUADRO
STORICO DI
RIFERIMENTO: La rappresentazione
del tempo dal Rinascimento all’800 |
RINASCIMENTO: - Masaccio, Il Tributo,
affresco, (Firenze, Chiesa del - Piero della Francesca:
Il battesimo di Cristo. BAROCCO:
Galleria
Colonna. OTTOCENTO: CORRENTE
IMPRESSIONISTA: - Monet: “Impressione.
Il levar del sole”
“Impressione. Il tramonto del sole” |
- saper leggere ed interpretare le opere in rapporto alla
rappresentazione dei diversi tempi del fatto in situazione di
compresenza. - saper individuare gli aspetti formali e stilistici tesi
ad esaltare la velocità dell’azione e a suscitare un’intensa
partecipazione affettiva. - Saper leggere ed interpretare le opere in rapporto alla consapevolezza espressa dall’artista del fluire del tempo, della ”impossibilità di fermare la realtà con leggi immutabili e scientifiche, e della relatività di questa alla mutabilità dell’uomo”. - Saper individuare nelle opere la centralità dell’impressione, il movimento e il tempo come parti dell’impressione nella percezione della realtà. - Saper cogliere, in rapporto alla rappresentazione di un medesimo soggetto, la diversità delle emozioni in momenti diversi, o le diverse sensazioni in artisti diversi. |
10
h |
Seconde e Terze Liceali |
LA RAPPRESENTAZIONE
DEL TEMPO NEL ‘900: Dal Cubismo al Cubismo
orfico, al Futurismo. IL
Surrealismo: La percezione del
tempo nell’irrazionalità del sogno. |
IL
CUBISMO:
Pablo Picasso: -
ritratto di Ambroise Vollard (1909 – Robert
Delaunay: La torre. IL
FUTURISMO :
Umberto
Boccioni : Forme uniche della continuità
nello spazio. IL SURREALISMO: Salvator Dalì: La
persistenza della memoria. |
-
Comprendere come alla
“quarta dimensione” si debba dare non solo un “significato
volumetrico-spaziale, ma anche temporale, legato alla conoscenza
dell’oggetto attraverso la “durata”, dunque attraverso il suo permanere in
sintesi nella coscienza”. -
Saper individuare
nell’opera come l’oggetto, scomposto ed analizzato nei suoi aspetti, venga
colto attraverso una “forza dinamica, rotatoria e verticale in una visione
simultanea dei volumi e dei tempi attraverso cui lo abbiamo
conosciuto”. -
Saper individuare l’elemento temporale collegato con
la continuità del moto in un soggetto in movimento veloce. -
Saper leggere ed
interpretare l’opera nella sua rappresentazione del mondo onirico; saper
cogliere, nella situazione di smarrimento dell’ integrità percettiva
spazio-temporale, la rappresentazione deformata da una “percezione fluida,
imprecisa e svincolata dalla razionalità”. |
10
h |
Terze Liceali |
Unità di lavoro n° 7: Gestione del Sito Internet
del nostro Liceo (prof. R. Passaro)
q
DESTINATARI: Il progetto è rivolto ad
un gruppo di alunni già in possesso delle competenze di base per poter gestire
un computer.
q
FINALITÀ:
a. Rendere gli alunni capaci di
gestire autonomamente le nuove tecnologie
informatiche;
b. Fare in modo che la pagina
Web del Liceo Classico “Marzolla” sia
periodicamente aggiornata ed arricchita con nuovi servizi ed
informazioni.
q
METODI: Lavori di gruppo e
approccio diretto con il computer e il software.
q
STRUMENTI: Laboratorio di Informatica
(Software: FrontPage 2000 –Internet Explorer- CuteFtp).
q
DURATA: 16 ore ( Due ore mensili. Periodo: Ottobre
2000 – Maggio 2001)
Strumenti da utilizzare : ( con un * sono
contrassegnati gli strumenti e le apparecchiature da
acquistare):
q
Interfaccia Universale e
sistema on-line di acquisizione dati;
(*)
q
Accessori di
completamento;
(*)
q
Cronometri; (*)
q
Carrello mobile su
rotaia;
q
Carrucole;
q
Vari tipi di
masse;
q
Marcatempo;
q
Sonde termometriche; (*)
q
Sonde di
pressione;
q
Mercurio;
q
Modelli di “Stadi di
gravidanza”;
(*)
q
Modello sulla storia della
Terra; (*)
q
Planisfero “La Pangea”;
(*)
q
Elio – Planetario; (*)
q
Strumento orientamento
satellitare;
(*)
q
Sestante
(*);
q
CD-ROM “La freccia del tempo” di T. Regge e F.
Tibone – Zanichelli;
(*)
q
CD-ROM “Einstein e la Teoria
della Relatività” di T. Regge e F. Tibone – Zanichelli; (*)
q
CD-ROM “Nello spazio tra le stelle” di T. Regge, P. Bianucci, F. Tibone –
Zanichelli;
(*)
q
Testi di consultazione e
ricerca; (*)
q
Laboratorio d’Informatica:
computer, modem,
stampanti,software per la costruzione di pagine Web e per la loro
pubblicazione;
Verifiche: Monitoraggio
finale.
Gruppo di lavoro impegnato
nella fase di progettazione:
Preside: prof. Antonio TamburranoReferente del Progetto SeT: prof.Rosario Passaro | |||
Docenti: Carmen De Simei Giovanna Marini Rosario PassaroAlessandra
Quarta Anna Anelli Giancarlo Giannoccolo Adele Piccigallo Iride Noia Marina Tafuro |
Disciplina d’insegnamento: Matematica e FisicaMatematica e FisicaMatematica e
Fisica Matematica e
Fisica ScienzeScienze Storia e
Filosofia Materie
Letterarie Storia
dell’Arte |
| |
|
Il Dirigente
Scolastico Prof . Antonio
Tamburrano (firmato) | ||