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Sergio Vuskovic Rojo LA GREMBART DI RAFFAELE SPADA Con la sua pittura, Raffaele Spada apre la porta a nuovi stupori. Antonio L. Verri aveva visto bene quando ci indicò quale fosse la novità della sua arte: «forse la nascita dell'universo». Di un kosmos nuovo e migliore che, senza allontanarsi dalla strada maestra della cultura e della civiltà umana, possa salvaguardare il carattere e l'indole della vita sulla Terra, dell'unica Terra che abbiamo. Anche Maurizio Nocera aveva visto un qualcosa di interessante nell'opera di Raffaele Spada: «sconcertanti stranezze premonitorie», dando un ruolo importante all'annuncio delle cose dell'aldilà: dei sussurri che ci giungono dall'alata regione del mistero, che poi in fondo si basa sulla stessa risposta del pittore: «incontrai cinque draghi nel mio viaggio verso l'ignoto». |
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