Dibattito su: O.F. per
le F.O.?
(edscuola@edscuola.it)(edscuola@eGroups.com)
newsletter di
dario cillo di www.edscuola.it
Il
futuro delle "funzioni obiettivo" è una questione
che non può essere liquidata con un semplice slogan (mi
piace/non mi piace; vero/falso). A volte i sondaggi portano all'estrema
semplificazione (anche quello di "Edscuola" sull'argomento
evidenziava una netta spaccatura -di pesoequivalente- tra favorevoli
e contrari). Credo abbia ragione Cosimo De Nitto quando collega
il futuro delle "f.o" al futuro dell'autonomia: se l'autonomia
assumerà una più esplicita connotazione culturale
e curricolare (come libertà di ricerca, di pensiero pedagogico,
di coerente progettazione organizzativa, nell'ambito di indirizzi
culturali nazionali autorevoli), allora sarà necessario
"presidiare" tali funzioni in ogni scuola, anche avvalendosi
della collaborazione di insegnanti qualificati e disponibili ad
investire un po' del loro impegno/tempo (non solo aggiuntivo).
Ritengo insufficiente l'ipotesi prospettata di delegare in toto
al Collegio (a chi del Collegio ?) ogni decisione, senza alcune
indicazioni di carattere nazionale/contrattuale: mi spaventa l'idea
di ...100.000 lire a testa e non se ne parla più...). E'
pur vero che le "f.o." non rappresentano l'anello di
una nuova catena gerarchica, non sono lo staff del dirigente;
semmai sono una equipe, individuata dal Collegio dei docenti (o
meglio dai diversi gruppi operativi/progettuali in cui si articola
la vita della scuola) che svolge funzioni di ascolto, supporto,
animazione, documentazione.
Ho visto "f.o." felici, quando si sono percepite portatrici
di istanze sviluppate in un gruppo di lavoro/progettazione, magari
funzionante da tempo, che ha indivuato nella "f.o."
il collega che -per quell'anno-aveva un po' più di disponibilità/
tempo/ /riconoscimento per far avanzare la ricerca/partecipazione
collegiale di un gruppo/della scuola.
Quale
potrebbe essere il corollario ?
La
conferma dell'istituto contrattuale, con una maggiore flessibilità
nell'interpretazione da parte dei Collegi dei docenti, qualche
soglia d'accesso più rigorosa alle funzioni (ad esempio,
basata su un curriculum professionale certificato), con una curvatura
verso la dimensione curricolare (occorre pensare seriamente a
coordinatori di dipartimento), esplorando la possibilità
di periodi brevi di esonero.
Giancarlo
Cerini
FUNZIONI OBIETTIVO:
La nostra scuola ha tentato, lo scorso anno, una soluzione "collegiale",
sostitutiva dell'unicità dell'impegno; ne ha parlato la
stampa nazionale, ci sono state chieste delucidazioni ma, a conti
fatti, quale è stato il risultato?
1. Il solito scaricabarili sulle spalle dei collaboratori della
Presidenza;
2. Il ritorno forzato al "decisionismo" del Dirigente
giacché nessuno voleva assumersi le responsabilità
"scomode" di dare disposizioni a colleghi riluttanti;
3. La perdita di coordinamento, soprattutto di fronte ad un attivismo
creativo ma non organico al deliberato Piano di Offerta Formativa;
4. L'accentuarsi di gruppi e gruppetti, sovente lungo la linea
delle "simpatie" e delle "intese" e altre
volte delle connotazioni "ideologiche" (sono morte le
ideologie?).
RIVEDERE LE FUNZIONI OBIETTIVO, sì, ridare un taglio partecipativo
e responsabile ma abituare la scuola ad accettare i ruoli di coordinamento
e non andare avanti con l'idea che "siamo tutti uguali",
per cui nessuno deve "comandare" (cioè servire
nel dirigere).
DAVIDE
LECCESE
>Il futuro
delle "funzioni obiettivo" è una questione che
non può essere
>liquidata con un semplice slogan (mi piace/non mi piace; vero/falso).
In
questi tre anni le FO hanno portato avanti la progettualita' degli
istituti, hanno realizzato una rete di relazioni tra scuole, queste
attivita' ed esperienze non possono svanire nel nulla.
L'errore e' stato alla partenza: l'ostilita' di alcuni sindacati,
la presentazione sbagliata delle FO come persone in grado di risolvere
le parti critiche di ogni istituzione scolastica Il monitoraggio
e le verifche esasperate hanno condotto a realizzare questionari
su questionari inutili e onorosi per i docenti e per gli alunni,
creando una certa insofferenza verso questi ruoli
L'immagine della Fo come lunga mano del dirigente ha portato a sentire
questi colleghi come "particolari" , ha contribuito ad
isolarli dal collegio, li ha spesso emarginati a lavorare in una
isolata commisioneI genitori poi sono rimasti del tutto indifferenti,
anzi le hanno proprio osteggiatetemendo che il maggiore onere professionale,
diminuisse l'impegno didattico in classe
infatti cosi' in parte e' stato: e' stato difficilissimo poter gestire
24 ore settimanli , piu' gli impegni connessi con l'insegnamento...
e tutto il resto
E' mancato il dialogo col il collegio, per cui quel collegio che
le ha nominate e riconfermate poi alla fin fine non si e' lasciato
coinvolgere piu' di tanto scaricando su di loro tutti gli impegni
amministrativi e formativi Ora credo che si debba ripartire da capo,
con nuove figure dentro il collegio...due , tre figure al massimo:
una per l'offerta formativa, una per la tecnologia...
marisa bracaloni
............
> O.F. per le F.O.?
> (Onoranze Funebri per le Funzioni Obiettivo?)
.......................
> Cosimo De Nitto
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Questo titolo mi piace! E' creativo e simpatico. Tutto ciò
che è creativo e
simpatico è bello.
Premesso che:
1) sono contro la scuola mandata avanti da pochi; sono convinto,
invece, che la "bara" la debbano portare tutti;
2) le FO non sono servite al bene della scuola;
penso che le FO non debbano essere imposte dall'alto, ma ogni
scuola, visto che si parla di autonomia, debba decidere in modo
autonomo come spendere i soldi delle FO (mi sembra consequenziale
e logico "all'autonomia").
Nicol
P.s. onoranze funebri:
davvero simpatico, complimenti!
Carissimi,
ci sono anche esperienze positive del ruolo di F.O. nel mio Istituto
Comprensivo le F.O svolgonoi ruoli e mansioni diversi, ma sono
strettamente collegate tra di .loro e con il Collegio nel modo
seguente:
- incontri periodici
(mensili) dello staff (F.O. e collaboratori) con i coordinatori
di classe della scuola media e con i presidenti di interclasse
della scuola elementare e materna
- incontro settimanale
con il Dirigente per discutere i problemi del Comprensivo
- incontro mensile
tra F.O e collaboratori dii tutto l'istituto per discutere sulle
problematiche e sui "lavori in corso".
Credo che sia un
istituto da confermare perchè concordo che la logica del
"tutti uguali" non sia realistica nell ascuola del 2002!
Credo che la spinta a candidarsi non sia certo il compenso aggiuntivo
che non corrisponde certo alla mole di carico di lavoro (se ben
svolto!) che le F.O si assumono per il miglioramento dell'offerta
formativa. Io ad esempio ho il compito (insieme
ad altri trasversali che condivido con i colleghi) di curare il
curricolo verticale sia come progetto di formazione- aggiornamento
che come progetto di costruzione di percorsi verticali di raccordo
tra i vari gradi di scuola e vi assicuro che, nonostante la mia
esperienza abbastanza consolidata di formatore, non è un
compito semplice!!
Auguri a tutte le F.O per un proficuo lavoro!
Maddalena Bernardoni
I.C. Cassina de' Pecchi
(MI) Docente di scuola media, ma mi piace di più considerarmi
docente dell'I.C.!
Dal forum della CGIL
Scuola
(www.cgilscuola.it)
Caro Cosimo,
son d'accordo con te e non potrei scrivere di meglio su ruolo,
funzioni e futuro delle funzioni obiettivo.
Mi permetto solo di aggiungere una piccola cosa per i detrattori
di queste figure e fautori invece dell'insegnamento frontale come
unica attività in cui i docenti dovrebbero misurarsi.
Una scuola per funzionare al meglio, per rispondere sul piano
organizzativo-funzionale alle richieste della didattica delle
discipline, delle attività extracurriculari, delle attività
educative trasversali, ha bisogno di docenti esperti di organizzazione
e coordinamento che si occupino di questi aspetti. Questo era
vero prima e diventa imprescindibile oggi con la scuola dell'autonomia.
Questi primi anni di sperimentazione dovranno servire per introdurre
correttivi che consentano di porre riparo alle cose che non hanno
funzionato (cose che tu hai delineato in modo del tutto condivisibile)
e a definire meglio la procedura di assegnazione.
Sarebbe una grave iattura per la scuola dell'autonomia e un ritorno
al passato che odora di restaurazione, puntare il dito sui limiti
attuativi che si sono manifestati per chiedere l'abolizione di
tali figure.
Ciao
Francesco
CgilScuola
Forum
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