Insegnamento


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Insegnamento

Designa sia l'atto sia il contenuto dell'insegnare; corrisponde perciò all'antico concetto di dottrina ed è oggetto della didattica. L'i. qualifica in modo particolare il momento «espressivo» dell'attività magistrale: ossia la sua enunciazione esterna, per lo più verbale, onde è estensione e indicazione del «segno» e della sua relazione col significato, ovvero la «impressione» del segno stesso nella mente del discente (insegnare).

Psicologicamente l'insegnamento può essere considerato come l'insieme dei processi e delle attività degli organismi coinvolti nella direzione dell'apprendimento.

Ci si può chiedere che cosa significa, psicologicamente, dirigere un processo di apprendimento. Si può rispondere che significa svolgere certe attività, comportarsi in un certo modo, influenzare altre persone in determinate direzioni, perché esse possano cambiare rispetto al loro modo d'essere precedente o a ciò che esse sarebbero state senza l'influenza dell'insegnante.


Insegnamento

Nella seconda parte del XX secolo la scuola si è impegnata nel garantire a quanti più studenti possibili un'alfabetizzazione di base: leggere, scrivere e fare di conto. Non è stata una prerogativa principale del sistema d'istruzione e formazione educare le persone a pensare e leggere criticamente, ad esprimere se stessi in modo chiaro e persuasivo, a risolvere problemi scientifici e matematici complessi. All'inizio del XXI secolo, queste competenze, che a ben vedere, possiamo definire di “alfabetizzazione avanzata”, sono una condizione che determina in larga misura la capacità di comprendere e adattarsi creativamente alla complessità della vita contemporanea. La richiesta di lavoratori con abilità cognitive e sociali avanzate è cresciuta in modo assai evidente. Tali abilità si possono ritenere “strumenti personali a valore aggiunto”, di cui le organizzazioni hanno sempre più bisogno per rispondere alle pressioni competitive del mercato. Si assiste, inoltre, a un continuo e rapido aumento delle informazioni e delle conoscenze. L'incremento dei processi di sviluppo e accumulo conoscitivo non è mai stato così veloce in nessuna delle epoche vissute dall'umanità.
In questo scenario diventa di centrale importanza una questione educativa di fondo: il significato della parola “apprendere”. È tempo che subisca un profondo cambiamento, passando da sinonimo di mero ricordo/ripetizione a sinonimo di capacità di ricercare conoscenze e usarle nei contesti reali d'azione. Scopo principale dell'insegnamento è dunque promuovere l'apprendimento di strumenti e strategie cognitive che assicurino l'abilità di: acquisire conoscenze lungo l'arco di tutta la vita; pensare produttivamente a fenomeni storici, scientifici, tecnologici, sociali, matematici ed artistici. La comprensione profonda degli argomenti curricolari, inclusa la capacità di inquadrare e porre questioni significative su vari aspetti dei contenuti didattici, può contribuire ad una migliore comprensione dei principi base del sapere apprendere, fondando così una capacità diffusa del sapere conoscere come disposizione utile per agire e vivere lungo l'arco di tutta la vita.
Similmente a quanto osservato prima, si avverte il bisogno di promuovere competenze di cittadinanza attiva e di partecipazione meditata alla vita democratica. Il cambiamento di attenzione dai temi locali e nazionali a quelli globali è il fattore principale che determina la necessità di promuovere una crescita delle ragazze e dei ragazzi in questa direzione.

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Insegnamento di Piero Floris

 

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