Qualità


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Qualità

L’insieme delle caratteristiche di un’entità che ne determinano la capacità di soddisfare esigenze espresse e implicite.

* L’idoneità di un’entità formativa a soddisfare compiutamente le esigenze connesse all’acquisizione di nuove o più ampie conoscenze, capacità e competenze professionali. 

 - L’entità formativa deve soddisfare compiutamente le esigenze connesse all’acquisizione di nuove o più ampie conoscenze, capacità e competenze. Queste ultime, nel mondo professionale, sono sempre finalizzate al conseguimento di una prestazione più efficace. 
L’entità formativa è caratterizzata dalle componenti di prodotto, processo o sistema e dalle dimensioni organizzative, relazionali, metodologiche e professionali. 

 - Ove non siano specificate o già contrattualmente descritte, le esigenze formative vanno sempre rilevate con l’ausilio di idonee procedure, a partire da un'analisi delle prestazioni attese nel contesto professionale di riferimento allo scopo di esplicitarne requisiti, caratteristiche e specifiche. 

 - Generalmente, le esigenze sono tradotte in caratteristiche qualitative e quantitative (v. requisiti per la qualità) secondo criteri definiti. 
Esse possono pertanto comprendere aspetti quali la fidatezza degli esiti formativi, la pertinenza delle scelte professionalizzanti adottate rispetto alla natura delle esigenze del contesto organizzativo di riferimento ed alle caratteristiche del ruolo professionale da ricoprire; la coerenza metodologica, tecnica e logica delle scelte progettuali ed organizzative poste in essere in relazione agli obiettivi dell’azione formativa ed alle caratteristiche dei soggetti da formare; l’efficacia nel rapporto obiettivi/risultati; l’efficienza nel rapporto risorse/risultati; l’opportunità, con riferimento alla tempestività delle decisioni prese e dei risultati prodotti in rapporto alle esigenze da soddisfare; la conformità nel rapporto requisiti/risultati, etc. 

 - Poiché le esigenze formative da soddisfare variano a seconda del cliente e possono modificarsi nel tempo, esse vanno definite di volta in volta e sottoposte a riesami periodici dei requisiti per la qualità. 

 - Il termine “qualità”, da solo, non va usato per esprimere un livello di merito in senso comparativo, né per esprimere valutazioni tecniche in senso quantitativo. Per esprimere questi significati devono essere aggiunti altri termini qualificativi come quelli che si possono usare, ad esempio, nelle espressioni: 
a) “qualità relativa”: quando le entità formative sono classificate secondo una graduatoria di merito in senso comparativo (da non confondersi con classe);
b)“livello di qualità” in senso quantitativo e di misura della qualità: quando sono eseguite  precise valutazioni tecniche. 

 - L’ottenimento di una qualità soddisfacente coinvolge tutte le fasi del cerchio della qualità nel suo complesso. I contributi dati alla qualità da queste varie fasi possono essere specificati separatamente (es.: qualità dovuta alla definizione delle esigenze formative, qualità dovuta alla progettazione del prodotto/servizio, qualità dello sviluppo micro - progettuale, qualità dell’erogazione e dell’interfaccia pedagogico, qualità del transfert delle competenze acquisite, etc.). 

 - In alcuni casi la qualità viene indicata come “idoneità all’uso” (o “allo scopo”) o come “soddisfazione del cliente” o ancora come “conformità ai requisiti”. Questi rappresentano solo alcuni aspetti della qualità come sopra definita.


Requisiti per la qualità 

Espressione delle esigenze, o loro traduzione in un insieme di requisiti espressi quantitativamente o qualitativamente per le caratteristiche di un'entità al fine di consentirne la realizzazione e l'esame.

*Rappresentano le caratteristiche quali/quantitative che devono essere possedute da un'entità formativa al fine di soddisfare le esigenze del cliente connesse all'acquisizione di nuove o più ampie competenze professionali. 

 - Per rendere possibile la compiuta soddisfazione delle esigenze formative del cliente è necessario che i requisiti per la qualità ne riflettano pienamente le peculiari caratteristiche contenutistiche, dimensionali e temporali. A tal fine occorre che questi elementi siano esplicitati in termini confrontabili e misurabili e che, a partire dall'impiego di criteri definiti (v. qualità), siano chiaramente individuate e messe sotto controllo le condizioni organizzative, strutturali, metodologiche, economiche e professionali necessarie alla piena soddisfazione delle attese ed esigenze formative del cliente, preventivamente rilevate e verificate presso il cliente stesso. 

 - Il termine “requisiti” include sia quelli derivanti da esigenze contrattuali o di mercato, sia quelli interni all'organizzazione. Essi possono essere definiti, precisati e aggiornati in varie fasi della pianificazione. 

 - I requisiti definiti in termini quantitativi e relativi a determinate caratteristiche comprendono, ad esempio, valori nominali, valori limite, scostamenti limite e tolleranze. 

 - I requisiti per la qualità dovrebbero essere espressi in termini funzionali ed in modo documentato (es.: capitolati d'oneri, programmazioni didattiche operative, contratti formativi, piani di follow-up, etc.).

 

 

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