APPRENDIMENTO


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APPRENDIMENTO 

(da un saggio di Piero Boscolo)



In questi ultimi decenni il concetto di apprendimento si è notevolmente ampliato e arricchito, grazie a due grandi scuole psicologiche e psicoeducative: il cognitivismo e l'approccio socioculturale. Il cognitivismo, nelle sue diverse articolazioni, ha proposto l'immagine di un allievo costruttore della propria conoscenza, che usa strategie per organizzarla e ricordarla e formula ipotesi e "teorie" per rendere coerente la propria esperienza. L'approccio socioculturale, sorto e sviluppato sotto l'influenza del pensiero di Vygotskij e della ricerca cross-culturale, ha invece evidenziato la dimensione sociale e partecipativa dell'apprendimento. Anche secondo questo orientamento teorico l'allievo e, in generale, l'individuo che apprende dà un significato a ciò che viene conoscendo, ma è un significato elaborato nel contesto culturale in cui vive, e il dare un significato segna la partecipazione attiva dell'allievo alla comunità di valori e saperi di cui, con l'istruzione, entra a far parte.

L'influenza di questi due approcci è evidente nella definizione che costituisce il primo di dodici "principi psicologici centrati sull'allievo" recentemente enucleati negli Stati Uniti da una Commissione istituita dall'American Psychological Association:

"L'apprendimento è un processo naturale con cui l'individuo persegue obiettivi per lui/lei significativi; è attivo, volontario e mediato internamente. E' un processo di scoperta e costruzione del significato dall'informazione e l'esperienza, filtrato attraverso le percezioni, i pensieri e i sentimenti individuali dell'allievo".

Questa definizione ben evidenzia sia il carattere costruttivo e attivo dell'apprendimento, sia la ricerca di significato, sia la presenza di componenti affettive nei processi cognitivi ampiamente sottolineata dalla psicologia cognitivista. Nella sua innegabile perspicuità, tuttavia, essa sembra porre l'accento soprattutto sugli aspetti individuali e processuali dell'apprendimento, mentre passa sotto silenzio il significato dell'apprendimento come risultato o prodotto. In qualsiasi modo sia definito, l'apprendimento è lo strumento attraverso cui l'uomo può giungere a dominare l'ambiente in cui vive. In questo senso si può parlare di apprendimento come di una risorsa, che l'allievo deve imparare a usare e gestire con l'aiuto di agenti esterni (l'insegnante, il libro, le tecnologie) e secondo diverse prospettive e finalità.

Il concetto di apprendimento come risorsa è trasversale agli approcci all'apprendimento cui abbiamo accennato all'inizio, anche se esso chiama chiaramente in causa aspetti di autoregolazione (l'allievo che impara a gestire il proprio apprendimento) e di utilizzazione del bagaglio di conoscenze acquisite, che sono stati evidenziati dal cognitivismo.



(*) da P.Boscolo, Continuità, apprendimenti e competenze in un curricolo verticale in Ministero P.I., Gli istituti comprensivi, Studi e documenti degli Annali della Pubblica Istruzione, n. 83, Le Monnier, 1998. 

Di Piero Boscolo ricordiamo il testo fondamentale "Psicologia dell'apprendimento scolastico. Aspetti cognitivi e motivazionali, Utet, Torino, 1997.

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L'apprendimento scolastico (mappa concettuale)

 


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