Intelligenze multiple e nuove tecnologie
Intervista
a Howard Gardner
Torino, 10-04-1997
Studiando
per anni il cervello e i suoi meccanismi Gardner ha scoperto l'esistenza
di otto diversi tipi di intelligenze, sei in più rispetto alle
due prese in considerazione dai test standard per la valutazione del QI.
Le nuove tecnologie sono in perfetta sintonia con queste intelligenze
multiple: permettono, infatti, di gestire il materiale di studio secondo
punti di vista diversi, quelli suggeriti dalle diverse intelligenze multiple
(1) .
Dunque le nuove tecnologie digitali sono strumenti molto efficaci per
potenziare le eventuali carenze relative ad una delle otto intelligenze
multiple. In questo senso esse possono garantire una educazione personalizzata
(2) .
I bambini dovrebbero imparare ad usare il computer in modo molto naturale,
apprendendo, per esempio, dai genitori in casa; l'unico pericolo che si
corre è che per i più piccoli, in particolare, il computer
diventi un sostituto delle persone. Anche i bambini che inizialmente non
si interessano ai computer vi si imbatteranno ugualmente nel coltivare
altri interessi (3) .
La didattica a distanza è un buono strumento per ottimizzare e
stimolare il lavoro degli insegnanti e degli studenti disposti ad assumere
un atteggiamento attivo di fronte al loro lavoro (4)
.
L'affermazione di Clinton secondo la quale ogni scuola dovrebbe essere
connessa ad Internet è solo uno slogan politico (5)
.
Gli insegnanti devono essere molto cauti nell'uso di Internet a scuola
e, soprattutto, devono insegnare agli alunni a sviluppare una forte capacità
di giudizio rispetto a tutto quello che si può trovare sulla rete
(6) .
Rispetto all'età in cui i bambini dovrebbero iniziare ad usare
il computer non esistono regole precise (7) .
I bambini non dovrebbero, però, essere lasciati troppo soli davanti
al computer, per evitare che visitino dei siti a loro poco adatti (8)
.
Una censura troppo rigida rispetto a quello che i bambini possono o non
possono vedere in TV o su Internet non è una soluzione che garantisce
la salvaguardia della "purezza" dei propri figli (9)
.
La grande quantità di informazione che si riceve dai nuovi media
pone il problema di mantenersi capaci di distinguere quello che si vuole
memorizzare e fare proprio, senza restare semplicemente confusi (10)
.
I bambini che hanno un computer a casa hanno ovviamente maggiori opportunità
di quelli che possono usarlo soltanto a scuola. Comunque, la tecnologia
non è sempre condizione necessaria al successo di una persona (11)
.
INTERVISTA:
Domanda 1
Può illustrarci la sua teoria sulla intelligenza multipla, la
teoria che lo ha reso famoso in tutto il mondo?
Risposta
La gran parte della gente, quando usa la parola intelligenza pensa che
ci sia una singola intelligenza con la quale si nasce e che non si può
cambiare molto. Si attribuisce un gran valore a quello che si chiama un
IQ test, una serie di domande alle quali si risponde bene o meno bene.
Io penso che il test del quoziente intellettivo sia una misura ragionevole
del rendimento delle persone a scuola, ma esso offre una visione molto
ristretta di come sia l'intelletto umano una volta usciti dalla scuola.
Nel mio lavoro ho gettato via i test perché penso che essi non
possano esaminare l'intero spettro delle capacità umane. Viceversa,
ho studiato il cervello e come si è evoluto nel corso di molti,
molti anni. Ho anche studiato il tipo di abilità cui si attribuisce
valore nelle diverse culture, non solo nella nostra cultura oggi, ma nella
nostra cultura storicamente, e nelle culture di tutto il mondo. Come risultato
di questo studio di molti anni ho definito almeno otto intelligenze diverse.
La definizione standard di intelligenza ed il test standard guardano a
due intelligenze: quella linguistica e quella logica, che sono molto importanti
a scuola. Ma io sostengo che ci sono almeno altre sei intelligenze, incluse
quella musicale, quella spaziale - che consiste nell'abilità di
valutare gli ampi spazi allo stesso modo del pilota o di un navigatore,
o gli spazi locali, come farebbero uno scultore, un architetto o un giocatore
di scacchi -; l'intelligenza cinestetica corporea, che è l'intelligenza
del ballerino, dell'atleta, dell'artigiano, dell'attore; due tipi di intelligenza
personale, che consiste nella comprensione delle altre persone, come esse
lavorano, come motivarle, come andare d'accordo con loro; l'intelligenza
interpersonale, che consiste nella comprensione di se stessi, di chi si
è, di cosa si cerca di raggiungere, di quello che si può
fare per avere maggiore successo nella propria vita. Recentemente ho aggiunto
una nuova intelligenza chiamata "intelligenza naturalistica",
che consiste nella capacità di riconoscere diversi oggetti nella
natura: esseri viventi, piante, animali, e anche altre cose in natura
come le rocce, o nuvole o tipi diversi di tempo.
Ora, tutti noi siamo dotati di queste diverse intelligenze. Infatti, qualcuno
potrebbe dire che sto definendo gli esseri umani non nel modo in cui fece
Socrate, come animali razionali, ma come animali dotati di linguaggio,
di logica e così via. In ogni caso, mentre tutti noi possediamo
queste intelligenze, non esistono due persone che abbiano esattamente
la stessa combinazione di intelligenze. Qualcuno è più forte
nell'intelligenza linguistica, qualcuno in quella spaziale. Anche il modo
in cui combiniamo le intelligenze o non le combiniamo è differente
fra le persone, e qui entrano in gioco le implicazioni educazionali. Perché
o noi possiamo trattare tutti come se fossero uguali, il che semplicemente
indirizza un tipo di intelligenza, o possiamo cercare di capire le intelligenze
dei bambini e personalizzare, individualizzare l'educazione il più
possibile. Il mio pensiero è che anche se si vuole che ognuno impari
lo stesso materiale; si può insegnarlo in molti modi, e si può
anche stimare o valutare in molti modi ciò che lo studente sta
imparando. E' qui che viene fuori il ruolo della tecnologia, nell'individuazione
del curriculum, dei materiali, degli argomenti per gli studenti, e nel
dare loro molti modi di studiare e molti modi di padroneggiare il materiale.
Domanda
2
Dunque qual è il ruolo delle nuove tecnologie nella teoria delle
intelligenze multiple?
Risposta
Ogni intelligenza tradizionalmente è utilizzata da diverse tecnologie.
Un'intelligenza linguistica dalla semplice tecnica della penna, del libro,
del microfono; l'intelligenza logica e matematica dalla tecnologia del
pallottoliere, della calcolatrice oppure dal computer; l'intelligenza
musicale con gli strumenti, i sintetizzatori e così via. Avendo
degli esseri umani ed una intelligenza, si sviluppa una tecnologia da
dirigere con quella intelligenza. Ma penso che ciò che la gente
vuole sapere è la relazione fra l'intelligenza e le nuove tecnologie.
E' molto importante capire che la tecnologia è solo uno strumento,
niente di meno e niente di più. Ho una penna qui. Essa è
uno strumento. Posso usare la penna per scrivere un sonetto, come Shakespare
o Dante. Posso anche usare la penna per cavare un occhio a qualcuno. E'
solo uno strumento. E i computer possono essere usati per manipolare le
persone o per liberarle, i computer possono essere usati per insegnare
alla gente nello stesso noioso modo rigoroso in cui si è insegnato
per moltissimi anni, o possono essere usati per insegnare in modi molto
nuovi. Ovviamente, mi piacerebbe che le tecnologie venissero usate nei
modi che liberano gli individui, che consentissero loro un maggiore accesso
alle cose rispetto al passato. Lasci che usi me stesso come esempio. Io
possiedo una intelligenza musicale piuttosto forte, ma non una particolare
intelligenza spaziale. Quando ero a scuola mi venne chiesto di cercare
di immaginare una figura in tre dimensioni e come essa veniva trasformata.
Era un'operazione molto difficile da fare nella mia testa. Ora io posso
creare una immagine sullo schermo del computer e girarla tutto intorno,
realizzando, in questo modo, davanti a me, quello che dovevo fare nella
mia testa. Poiché sono migliore nella intelligenza musicale, se
ascolto una fuga, per esempio, con un tema, posso sentire nel modo in
cui il tema viene trasformato o preso da un'altra voce. Posso farlo con
le mie orecchie. Ma se non fossi stato in grado di farlo con le mie orecchie,
avrei potuto prendere un registratore, registrare la fuga, separare le
voci, seguirne una da una parte all'altra del pezzo; e di nuovo la tecnologia
mi avrebbe aiutato a fare quello che non sono in grado di fare nella mia
testa.
Dalla mia prospettiva, la più grande promessa della tecnologia
è quella di individualizzare l'educazione. Se un insegnante ha
30 o 40 studenti e non ha a disposizione alcuna tecnologia, non ha molta
scelta: lui o lei deve leggere o dare a tutti lo stesso compito. Ma se,
per esempio, un insegnante ha 30 o 40 studenti, ma ciascuno studente possiede
il proprio computer con il CD ROM o il video disk player, allora, l'insegnante
può insegnare le frazioni in un modo ad uno studente e in un altro
modo ad un altro studente, e può altresì offrire allo studente
vari modi di mostrare ciò che capisce. Così la tecnologia
mantiene la promessa di personalizzare ed individualizzare l'educazione
molto più che nel passato. Perché questo è importante?
Tradizionalmente, l'educazione è stata un segno di selezione. A
chi pensa in un certo modo, a chi può passare per la cruna di un
ago, per usare una metafora, noi daremo un riconoscimento, e tutti gli
altri saranno messi da parte perché non sono in grado di fare le
cose in quel modo. Se noi individualizziamo o personalizziamo l'educazione,
invece di avere un test che ciascuno deve superare, possiamo avere dei
test appropriati per ciascuno in considerazione della sua intelligenza.
Questo significa che ognuno può essere avvantaggiato in base alle
proprie potenzialità, e non si forzeranno tutti ad essere come
un certo prototipo, e se non si può essere come quel prototipo
allora non si ha alcuna opportunità.
Domanda
3
Come possono, le tecnologie, essere importanti per lo sviluppo della
intelligenza?
Risposta
Attualmente ogni bambino dovrebbe essere avviato alla conoscenza dei computer
con la maggiore naturalezza possibile. Se i genitori e gli insegnanti
usano i computer quasi ogni bambino li userà naturalmente. Infatti,
molti di noi che hanno una certa età ed hanno dei bambini, hanno
i bambini che insegnano loro il computer e non viceversa. Dunque, i computer
non sono un problema per i bambini. E' importante che il computer sia
introdotto in modo naturale. Ciò che noi non vogliamo sono i computer
che sostituiscono gli esseri umani. Quello che un computer dovrebbe fare
è consentire agli esseri umani di fare il tipo di cose che un computer
non può fare: un computer non può abbracciare, bisogna sempre
essere in grado di abbracciare il proprio figlio. Questo è un ruolo
molto importante per l'essere umano. Immaginiamo di avere un figlio che
non sia interessato ai computer. Non mi preoccuperei della cosa, a meno
che il bambino non sia interessato neanche ad altre cose. Se il bambino
non dovesse trovare interesse in nessuna cosa, penserei all'esistenza
di un problema. Ma se un bambino si interessa di qualche cosa, ai giorni
nostri, prima o poi si interesserà ai computer, perché ogni
cosa della nostra vita è contagiata dai computer. Se un bambino
si interessa agli strumenti musicali e non ad un computer, un giorno vorrà
comporre al computer o comporre musica elettronica o ascoltare la musica
su un CD ROM; solo allora si interesserà alla tecnologia.
Domanda
4
Qual è la sua opinione in merito alla tele-educazione? Crede
che essa sostituirà l'insegnante classico oppure si tratta solo
di un altro modo di insegnare?
Risposta
Si possono usare tecnologie remote per aiutare ad insegnare, certamente
lo si deve fare. Non c'è ragione per cui dovrei ripetere la stessa
lettura venti volte se si può fare con una video-conferenza o se
può essere inserita in un CD ROM. Comunque, come nel caso dei bambini,
ci sono diverse funzioni che i computer non possono svolgere bene con
gli studenti. I computer non possono introdurre gli studenti nel mondo
del lavoro, non possono fornire valutazioni personali del lavoro degli
studenti, almeno non attualmente. Dunque, io, come insegnante uso la tecnologia
allo scopo di liberarmi per svolgere delle operazioni che la tecnologia
del computer non è in grado di fare. Gli insegnanti che svolgono
la solita noiosa lezione saranno presto rimpiazzati da lezioni più
interessanti mandate da Roma, da Londra o da Tokyo. In questo modo lo
stimolo per gli insegnanti sarà quello di sviluppare delle abilità
che il computer non è in grado di fornire. Io sono un insegnante
e credo che l'aspetto più importante dell'apprendimento, per gli
studenti, consista nell'osservarmi mentre lavoro: vedere come mi relaziono
con gli ospiti, osservare come indago su un problema di ricerca, come
io guardo un dato e gli do un senso. Questi sono elementi dell'insegnamento
che mancano alla tecnologia, anche se alcuni di essi potrebbero probabilmente
essere simulati. Allo stesso modo penso che la tecnologia sarà
un problema per lo studente pigro, perché ogni risposta che il
computer può dare, noi non abbiamo bisogno di averla dallo studente.
Dunque, egli dovrà avere più immaginazione, più creatività,
dovrà, in sostanza, andare un po' più in là. Insomma,
penso che il computer ci stimoli ad essere attivi.
Domanda
5
Il Presidente Clinton ha detto che tutte le scuole devono collegarsi
entro il Duemila. A Suo avviso questo provvedimento è sufficiente
per una buona preparazione delle generazioni future? Se non lo è,
di cosa abbiamo bisogno?
Risposta
Penso sia uno slogan politico. Non gli costa nulla dire questo. Se lei
chiedesse a me se preferirei avere tutte le scuole collegate ad Internet
o se preferirei che ci fossero buoni insegnanti ed una libreria, io sceglierei
dei buoni insegnanti e la libreria. Tuttavia, il suo punto di vista è
appropriato. Viviamo in un'era tecnologica, e la gente ha bisogno di avere
contatti con luoghi lontani via Internet; quindi non polemizzerei con
quello che dice, poiché si tratta di un'affermazione politica che
non ha molta sostanza.
Domanda
6
Quindi, il problema consiste nella creazione
di una disponibilità di informazioni per gli stessi insegnanti,
perché altrimenti avremo degli insegnanti che non hanno alcuna
competenza nel settore tecnologico.
Risposta
Non è solo una questione di insegnanti che sappiano come entrare
- questo è facile da fare - o come mostrare il modo di entrare
nel Web mondiale. Il problema più importante è nella qualità
di informazioni contenute in Internet. Questo problema richiede un giudizio
da parte di qualcuno per sapere cosa ignorare, a cosa fare attenzione.
Il problema del giudizio è di più difficile risoluzione
rispetto alla conoscenza necessaria per accedere ad Internet. Bisogna
aiutare a distinguere. Io dico sempre che l'informazione non è
la stessa cosa della conoscenza, che la conoscenza non è la stessa
cosa del giudizio, e il giudizio non è la stessa cosa della saggezza.
Sono necessarie delle persone sagge, Internet non aiuta a divenire saggi.
Può anche far diventare matti se si crede ad ogni cosa contenuta
in esso. Ma certamente si può dire la stessa cosa dei libri: esistono
moltissimi libri pieni di cose senza senso. Penso che la differenza stia
nel fatto che per essere in grado di pubblicare un libro sia necessaria
una certa cifra. Invece, ognuno è in grado di mettere qualsiasi
cosa nel Web mondiale, e per questa ragione i pericoli disponibili sono
maggiori, e, di conseguenza, si deve essere dei migliori scopritori di
pericoli.
Domanda
7
In base alla sua esperienza, qual è l'età migliore per
un bambino per cominciare ad usare il computer?
Risposta
Penso che la maggior parte dei bambini che possiedono un computer comincerebbero
ad interessarsi ad esso non appena fossero abili a muovere un mouse. Ma,
ancora, non mi preoccuperei se un bambino non lo facesse. Così
come trova interessanti altre cose, prima o poi il bambino troverà
interessante anche il computer. Molti genitori si preoccupano enormemente
se il loro bambino di tre, quattro, cinque o sei anni non è un
esperto di computer. Penso sia folle preoccuparsi. Mi preoccuperei molto
di più se non avesse voglia di uscire, di giocare con altri bambini
o di arrampicarsi sugli alberi, o di andare sull'altalena, o se non volesse
andare allo zoo oppure osservare quando si cucina. La ragione per la quale
è folle preoccuparsi è che ogni pochi anni i computer cambiano
totalmente, in ogni caso. Dieci anni fa si diceva che bisognava insegnare
ai bambini come programmare. Ora nessuno lo dice più. Dunque, i
genitori dovrebbero usare il loro giudizio e non agitarsi solo perché
il loro bambino non passa tutto il suo tempo con il mouse.
Domanda
8
Ma Internet può dare dei problemi. C'è
un'età in cui si può usare Internet senza rischi ed esiste
un modo per navigare in Internet senza correre pericoli?
Risposta
Io penso che sia importante per i genitori non limitarsi a mettere il
bambino in una stanza dove si trova il computer e lasciarlo da solo. E,
naturalmente, una volta che il bambino può leggere i libri, probabilmente
non si vuole che legga qualsiasi cosa per il solo fatto che è in
grado di farlo. A mio avviso Internet è, in qualche modo, più
affascinante. I bambini sono più propensi a lavorare insieme su
Internet, piuttosto che leggere insieme. Ma ogni volta che ci sono stati
dei genitori ed un Giardino dell'Eden, c'erano dei pericoli in giro, e
i genitori che lasciavano i bambini completamente affidati a se stessi
avevano dei bambini che si cacciavano nei guai. I genitori che non solo
si occupavano dei bambini, ma che dimostravano di avere dei modelli nella
loro vita, avevano molto meno di cui preoccuparsi. Io penso che i figli
abbiano sempre dei segreti per i loro genitori, e, probabilmente, così
come un buon genitore non dovrebbe dare per certo che suo figlio non fumi
o non faccia uso di droghe, allo stesso modo, un buon genitore non dovrebbe
affermare che suo figlio senz'altro non è su una chat room illecita.
Penso che si debba mantenere uno stretto contatto con i bambini. Ma gli
argomenti tabù non sono una novità. In America noi segnaliamo
i programmi a rischio per i bambini. Ma si è scoperto che non appena
i bambini imparano questa cosa vogliono vedere proprio quei programmi
che non dovrebbero. Dunque, limitarsi a segnalare quei programmi non risolve
il problema.
Domanda
9
Dunque, a Suo avviso, è giusto o no il
controllo dei genitori sui programmi e la censura su Internet? Si dovrebbe
mettere un lock sui programmi che un bambino non dovrebbe vedere?
Risposta
Io, certamente, credo nel controllo da parte dei genitori. Ma probabilmente
non sarà possibile rendere inaccessibili tutti i siti. Ogni giorno
la gente inserisce nuovi contenuti sul net, e si dovrebbe dipendere, in
qualche misura, dal giudizio delle persone che producono questi sistemi,
e si deve dipendere dalla misura del buon senso dei figli rispetto alle
cose dalle quali stare lontani. Ciò significa che il proprio sistema
di valori è molto importante. Io so che non sono capace di aver
nulla a che fare con alcun tipo di violenza nel media. Trovo che mi fa
stare male, ma non posso impedire che i miei figli, che sono interessati
alla violenza, la guardino. Ma credo che essi vedano che io provo ripugnanza
per queste cose, che le trovo ripugnanti, e penso che il mio atteggiamento
produca un effetto su di loro. Bisogna avere abbastanza fiducia nei propri
figli, nel fatto che non verranno distrutti solo perché vedono
una cosa volgare su Internet. Dopo tutto, qualcuno potrebbe essere ucciso
proprio nella casa vicina. Non si può impedire questo tipo di cose.
Bisogna occuparsene, quando avvengono, aiutare i bambini a capirle. Se
un bambino fa una cosa sbagliata, bisogna dirglielo e poi andare avanti,
senza fare un caso di quello che è avvenuto.
Domanda
10
L'informazione oggi cammina molto più
in fretta che nel passato. A causa dei media noi riceviamo molti più
input dei nostri padri. Come può tale velocità influire
sulla nostra intelligenza?
Risposta
Non è molto noto, ma il quoziente intellettivo è salito
costantemente in questo secolo. Sale di qualche punto ogni dieci anni;
negli ultimi quarant'anni il quoziente intellettivo della gente in tutto
il mondo è passato da 10 a 15 punti. E' piuttosto interessante.
E penso che la spiegazione stia nel fatto che un numero maggiore di persone
vanno a scuola, e la scuola rende più brillanti. Una maggiore esposizione
delle persone a più informazioni per un periodo più lungo
della loro vita, non solo a scuola, influisce sull'intelligenza. Ma molto
dipende dalla qualità dell'informazione su Internet. Più
televisione si vede, più ci si deprime, più ci si stanca,
perché la gran parte del materiale televisivo è terribile.
Se il materiale televisivo fosse buono come questo programma, allora la
gente diventerebbe più intelligente anche guardando la televisione
per tutto il tempo. Dunque, similmente, sono sia la qualità del
materiale di Internet che l'uso che se ne fa ad influire sulle capacità
intellettive delle persone. Penso che questa sia la chiave. Si possono
leggere tutti i giornali del mondo e finire per essere confusi, perché
il giornale palestinese dice cose diverse da quello israeliano, e il giornale
giapponese dice cose diverse da quello italiano. Quindi, è necessario
decidere quello a cui si presta attenzione e perché, cosa far diventare
parte della propria mente e cosa respingere. E credo che Internet creerà
una grande responsabilità nelle persone per ciò che riguarda
questo tipo di giudizio. Inoltre, è ovvio che con la velocità
attraverso cui le cose al mondo cambiano e con il flusso continuo di informazioni,
le persone dovranno continuare ad imparare in un modo molto più
sistematico, altrimenti non saranno neppure in grado di parlare e di trattare
con i loro vicini. Dunque, quando si parla di società educata o
di una società per l'educazione, non si usa solo uno slogan , si
descrive un mondo che non credo cambierà nel tempo della nostra
vita. Tutte le gratificazioni, nel futuro, saranno per le persone che
capiscono quanto sia importante sapere come imparare. Sapere come usare
le nuove tecnologie è essenziale, sapere come distinguere fra il
buono e il cattivo è importante, così sapere cosa tenere
e cosa buttar via. E poi, forse, la parte più difficile è
avere una visione periferica, che vuol dire, di tutte le cose del mondo
- che si tratti di tecnologia o di altro - quali tipi di cose sembrano
puntare al futuro e quali puntano al passato. Questo non vuol dire che
la tradizione sia negativa. Infatti, io credo molto nella tradizione e
non penso che le cose nuove significhino che dovremmo eliminare la tradizione.
Comunque, parlando di qualche cosa come la Chiesa Cattolica, che è
una istituzione molto tradizionalista, se la Chiesa Cattolica fosse ignorante
sul Web, sarebbe un disastro per la chiesa. Dunque, bisogna conoscere
i nuovi media e le nuove tecnologie, ma esse non possono dire quali dovrebbero
essere le convinzioni essenziali e i valori delle persone.
Domanda
11
Il bambino ricco utilizzerà Internet
ed altre nuove tecnologie e il bambino povero no. Svilupperanno intelligenze
differenti o avranno le stesse chance?
Risposta
Io credo che la ragione per cui il Presidente Clinton insista affinché
ogni scuola abbia Internet è perché egli sa che altrimenti
i bambini che lo hanno a casa avranno un vantaggio rispetto a quelli che
lo hanno a scuola. E' chiaro che quando un nuovo strumento viene inventato,
che sia una matita, un'automobile o un computer, le persone che hanno
a disposizione quello strumento sono avvantaggiate rispetto a quelle che
non possono averlo. Questo non vuol dire che se non si è in grado
di scrivere non si può ottenere nulla, nel mondo. Conosco persone
ignoranti che hanno successo. Si può essere incapaci di usare le
nuove tecnologie, ma essere ugualmente in grado di costruirsi un successo
personale. Nella maggior parte dei casi, ovviamente, è bene sapere
come usare una penna, come guidare una macchina e come usare un computer.
E chiunque dicesse che non è importante, mi piacerebbe vederlo
tenere il computer lontano dai suoi figli. Sono sicuro che non lo farebbe,
perché il computer è chiaramente una parte importante della
nostra vita da questo momento in poi.
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