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IL PROGETTO

 


Premessa       Il progetto      I bisogni        Il sito

 


Premessa

Quando si dà vita ad un'impresa che comporta un notevole sforzo di riflessione e ad un rilevante impegno di lavoro occorre sempre che ci siano particolari e fondate motivazioni.

 

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Il progetto

Il progetto di realizzare un sito è nato nel corso di formazione delle funzioni obiettivo relative all'area 2 (servizio ai docenti) tenuto nei poli della M. Pacuvio di Brindisi e presso il J. Monnet di Ostuni dal 10 al 17 aprile del 2000. Cosa unica ed originale? Assolutamente no.

 

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I bisogni

E' stato avvertito e condiviso il bisogno di:

·       dare un senso e qualche finalità ad un momento formativo che non poteva esaurirsi in un semplice scambio di parole;

·       sforzarsi di configurare un modello di formazione inteso come un momento in cui si legge insieme la realtà, si operano le opportune mediazioni nel confronto, si raccordano i codici linguistici e concettuali, si condividono le intenzioni, si elabora un'ipotesi di lavoro che orienti nell'azione;

·       costruire un ambiente relazionale, comunicativo di riflessione, scambio, negoziato utile per superare le logiche dell'autoreferenzialità degli istituti e delle persone, rischio incombente in questa fase di stentato e difficile avvio dell'autonomia;

·       dar vita ad una significativa esperienza di valenza aggregativa, una sorta di agorà (la metafora usata) virtuale in cui le diverse intelligenze ed interessi si incontrano per fondare la poleis della formazione sul territorio;

·       dare uno spessore di concretezza ed un'occasione di crescita di  più alto profilo culturale e professionale alla figura (in costruzione) della funzione obiettivo e dell'insegnante in generale.

   

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Il sito

Proviamo a proporre cosa può essere:

·       una cosa significativa ed utile prima ancora che bella anche perché siamo dilettanti del mezzo ed autodidatti in costante formazione;

·       un'ipotesi di lavoro da costruire in modo cooperativo (non competitivo);

·       uno strumento utile per capire la realtà delle nostre scuole e non solo per dare informazioni di vetrina sulle stesse;

·       uno strumento per rappresentare la realtà, la complessità, anche le difficoltà e la problematicità dei processi e dei bisogni formativi di studenti e docenti;

·       uno stimolo per praticare l'innovazione dal basso. L'innovazione è un bisogno avvertito per elevare l'efficacia e la qualità dell'azione formativa, non una direttiva ministeriale, né uno slogan. Dell'innovazione c'è bisogno a prescindere dal ministro di turno;

·       una finestra sul variegato e complesso pianeta scuola a livello territoriale, ma senza chiusure provincialistiche, che non disdegna di dare uno sguardo e di in-contrarsi e ri-conoscersi nel contesto universale della scuola italiana (potenza della rete);

·       un ambiente non istituzionale che tuttavia favorisce l'incontro con i soggetti che operano  nelle realtà istituzionali ed in particolare nelle associazioni professionali; (io stesso sono impegnato nel CIDI in cui mi ritrovo a condividere un'idea di scuola e di formazione, che trova il suo centro motore nella qualificazione del lavoro docente, con tanti colleghi ed amici)

·       un ambiente fecondo di spunti utili per la formazione dei docenti, presupposto di fondamentale importanza per i processi di cambiamento della scuola;

·       c'è altro che si può aggiungere per definire il sito come progetto di rete (in rete)? Proponetelo, comunicate(ce)lo, discutiamone.  

(Cosimo De Nitto)

Brindisi, aprile 2000

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