Plurudisciplinarità
Si verifica quando, per studiare un "oggetto" (un fatto, un fenomeno, od altro) o risolvere un problema, lo affrontiamo da più punti di vista e ci avvaliamo, quindi, di più discipline, ciascuna con le sue metodologie e le sue procedure. Occorre sempre pensare che la realtà è costituita di "oggetti" e che le discipline sono astrazioni, esito di quelle operazioni mentali che gli uomini hanno costruito nel corso della loro storia per padroneggiare la realtà ed asservirla ai fini della sua sopravvivenza. Si ha la pluridisciplinarità quando esperti di diverse discipline intervengono, ciascuno per la sua parte con i suoi referenti e i suoi metodi, all’analisi e alla soluzione di un problema. Nella pratica scolastica, si ha la pluridisciplinarità quando lo stesso oggetto (ad esempio, il fenomeno Napoleone) viene affrontato sotto più profili (politica, economia, diritto, tecnica militare, letteratura, scienze e tecnologie, e quant’altro), profili che possono aumentare o diminuire a seconda dei limiti e dei fini della ricerca.
* Se disciplinare si riferisce a ciò che si insegna o si impara entro una aggregazione empirica di contenuti che nella tradizione scolastica è venuta configurandosi come materia affidata alla responsabilità di un docente, pluridisciplinare designa aggregazioni più ampie, a comporre le quali intervengano competenze la cui acquisizione o il cui insegnamento fanno capo ad un certo numero di materie.
J. Piaget ha introdotto una opportuna distinzione tra i vari modi in cui avviene l'aggregazione di competenze che hanno differenti origini disciplinari, qualificando come: multidisciplinari (o pluridisciplinari) le aggregazioni di competenze che si effettuano sulla base di un criterio estrinseco (per esempio, se ci si occupa del Novecento, se ne pur considerare la storia politica, quella sociale, la letteratura, l'arte, la scienza eccetera; oppure, se leggo in inglese un libro di antropologia, dovrà comporre almeno due competenze, quella linguistica e quella antropologica); interdisciplinari le aggregazioni che derivano dall'esigenza di risolvere un problema. L'elemento aggregativo in questo caso è intrinseco, per il fatto che attorno al problema si organizzano conoscenze che hanno origini diverse, ma fra le quali deve stabilirsi una relazione funzionale alla risoluzione del problema stesso (per esempio, se il problema h dove localizzare una nuova centrale elettrica, dovranno integrarsi considerazioni che si riferiscono alla tutela dell'ambiente, alle caratteristiche del suolo, alla disponibilità o all'approvvigionamento di fonti energetiche, ai costi della distribuzione, ai livelli della domanda eccetera; un esempio scolastico è costituito dalla capacità di comprensione della lettura, per il fatto che conferire significato ad un testo vuol dire riversare in esso l'insieme delle competenze di cui si dispone); transdisciplinari le aggregazioni che, stabilizzandosi, danno origine alla individuazione di una nuova area disciplinare. E' come dire che è transdisciplinare il processo genetico delle discipline (per esempio, la docimologia è un settore della conoscenza a comporre il quale hanno concorso elementi originariamente compresi nella didattica, nella psicologia, nella statistica, nella legislazione scolastica eccetera. Lo stesso vale per l'ecologia, per l'informatica eccetera).
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