Nella diagnosi funzionale si raccolgono dati di tipo clinico-medico, familiare, sociale e si cerca di determinare il livello di funzionalità e di sviluppo dell'alunno in diverse aree di base. La valutazione espressa si allega agli obiettivi e ai percorsi didattici di classe, cercando di definire quali agganci significativi vi possano essere. In fine vengono valutati gli aspetti psicologici, affettivi, emotivi e comportamentali che devono determinare la qualità del rapporto educativi con l'alunno.
Deve essere redatta in tempo utile per l'assegnazione delle forme di sostegno previste per l'anno scolastico successivo e deve essere rinnovata in corrispondenza ad ogni ciclo scolastico (3a media)La consegna avviene con le stesse modalità dell'individuazione.
I termini vengono concordati e definiti in appositi protocolli.
E' soggetta al segreto d'ufficio
a) Le UU.SS.LL. istituiscono le Unità Multidisciplinari per l'Età Evolutiva (U.M.E.E.) a prevalente operatività territoriale dotate di autonomia organizzativa funzionale, costituite da almeno un operatore di ciascuna delle seguenti figure professionali: neuropsichiatria infantile, psicologo dell'età evolutiva, assistente sociale, terapista della riabilitazione (fkt), psicomotricista, logopedista.
L'U.M.E.E. si configura - nell'ambito delle competenze derivate dall'applicazione del DPR 24.02.94 - come un'attività di servizio in risposta ai bisogni di prevenzione, di diagnosi, terapia e riabilitazione dei problemi psicofisici dell'Età Evolutiva e comunque dei soggetti portatori di handicap che, indipendentemente dall'età anagrafica, frequentano scuole di ogni ordine e grado, e si avvale della consulenza specialistica delle figure professionali, dipendenti della USL o convenzionate, a seconda della necessità dei casi.
La diagnosi funzionale è un atto complesso
composto di due parti:
-
diagnosi clinico-medica, (modello "C" )
-
valutazione psicologica e sociale, finalizzata soprattutto all'individuazione delle potenzialità del soggetto. (modello "D")
La DF è controfirmata dalle figure della U.M.E.E. che l'hanno elaborata.
La diagnosi funzionale (D.F.) è redatta all'atto della prima richiesta dell'intervento didattico specializzato ed è aggiornata, nell'arco della intera carriera scolastica dell'alunno, in concomitanza ad eventuali variazioni significative del quadro clinico - funzionale, redatto nei tempi e con le procedure di cui all'art. 4, comma 4 e 5 del DPR 24.02.94.
L'Unità Multidisciplinare, una volta preso in carico il problema e formulata la diagnosi, rilascia la documentazione per l'assegnazione dell'intervento didattico specializzato ai genitori dell'alunno che provvederanno a consegnarla alla scuola.
Riferimenti Normativi
Decreto
Presidente del Consiglio dei Ministri - 23/02/2006 n. 185
"Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione
dell'alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell'articolo
35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n. 289."
Decreto
del Presidente della Repubblica - 24/02/1994 "Atto di indirizzo
e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali
in materia di alunni portatori di handicap."
Legge
- 05/02/1992 n. 104 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione
sociale e i diritti delle persone handicappate."
Circolare
Ministeriale - Ministero della Pubblica Istruzione 22/09/1988 n. 262
"Attuazione della sentenza della Corte costituzione n.215 del 3
giugno 1987. Iscrizione e frequenza nella scuola secondaria di II grado
degli alunni portatori di handicap."
Circolare
Ministeriale - Ministero della Pubblica Istruzione 03/09/1985 n. 250
"Azione di sostegno a favore degli alunni portatori di handicap."
I
siti nazionali più attenti ed aggiornati in materia a cui si
rimanda per leggere le norme sono:
www.handylex.org dell'Unione
Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare
www.superabile.it/superabile/superabilex/cercaleggi
dell'INAIL
www.parlamento.it/parlam/leggi
del Parlamento
ricerca.inps.it/circolari
dell'INPS, sezione delle circolari
Allegato
per PDF e PEI (un esempio)
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