Ipermedialità


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Ipermedialità


Questa parola indica la caratteristica degli ipertesti che non sono solo costituiti da testo scritto, ma che utilizzano anche altri linguaggi (immagini, suoni). Gli "ipermedia" sono insieme multimediali e ipertestuali. Il loro messaggio è strutturato in modo reticolare, e attraverso i links il fruitore si sposta da un testo scritto a un'immagine, da un 'immagine a un'altra, da un'immagine a un messaggio sonoro, e così via. La complessità del messaggio ipermediale, che è proprio del computer, deriva dall'unire le due caratteristiche precedenti. Questo permette arricchimento e flessibilità della comunicazione, ma crea anche problemi di orientamento, di fruizione finalizzata, di scelta consapevole. E' corretto chiamare ipermedia tutti i messaggi on-line e off-line che hanno questa caratteristica (anche i giochi). Le abilità tecniche e gli strumenti necessari per produrre un ipermedia fanno sì che la loro produzione non sia ancora alla portata di tutti, mentre la loro fruizione è ormai diffusa, e pone problemi interessanti rispetto all'uso per l'apprendimento scolastico.



*   IPERMEDIA

Quando si parla di ipermedia prima o poi si finisce per domandarsi: "cosa significa la parola multimedialità?" Qualsiasi comunicazione compiuta con l’utilizzo di più media è multimediale. Ad esempio una lezione che faccia uso di strumenti quali una lavagna luminosa un videoproiettore o un radioregistratore per ascoltare dei suoni incisi su nastro o musiche su Cd o di un videoregistratore per vedere dei filmati può essere definita una lezione multimediale. Ma questo negli ultimi decenni è stato fatto. Perché allora oggi con l’uso del computer si parla tanto di multimedialità? Si tratta di una cosa vecchia di decenni, perché tanto clamore? Le lezioni che si possono impartire oggi con i computer multimediali non hanno nulla a che vedere con la multimedialità degli ultimi decenni. L’uso di un potente computer multimediale dotato di molta memoria, di un buon monitor a colori con scheda audio stereo e lettore di CD-ROM ed una scheda grafica avanzata, consente di utilizzare le cosiddette Applicazioni Multimediali. Si tratta di software, cioè di programmi, che a differenza dei sussidi del passato sono interattivi, essendo degli ipermedia. I vantaggi che queste applicazioni offrono sono molteplici. Innanzitutto non essendo monomediali stimolano molto i ragazzi e quindi favoriscono l’attenzione e l’interesse anche quando si è più stanchi o poco motivati, poi favoriscono l’apprendimento per concetti più che per nozioni distaccate. Favoriscono la capacità associativa del pensiero perché un Ipermedia "funziona" proprio come la nostra mente. Soddisfano subito la curiosità che sorge quando si apprende un concetto nuovo eliminando la parte ripetitiva, monotona e sterile della ricerca delle informazioni perché offrono tutto ciò che serve ad un approfondimento in un unico scenario. Consentono di far apprendere cose importanti anche "giocando" o simulando determinati scenari più o meno realistici più o meno virtuali. Nella scheda sui videogiochi vedremo che i cosiddetti ipermedia dedicati allo svago ed al tempo libero in realtà sono un’occasione da non perdere nell’ambito di una educazione multimediale al passo coi tempi. L’offerta di questi strumenti negli ultimi anni è andata crescendo e oggi ogni casa editrice ha nel suo catalogo un ventaglio di strumenti multimediali più o meno ricco. Un altro vantaggio in campo scolastico è offerto dalla possibilità di avvicinare la fase dell’apprendimento vero e proprio e dell’esercizio a quella della verifica rendendo il percorso così omogeneo e continuo da far apparire la fase finale della verifica la logica conclusione di una scoperta ipertestuale e multimediale di un qualsiasi argomento. Naturalmente le applicazioni multimediali non sono la panacea e sono solamente degli strumenti, pur se molto validi, che vanno usati con criterio e per raggiungere degli obiettivi ben precisi. L’ipermedia per eccellenza è la pagina Web tipica di ogni sito Internet che incontriamo durante la navigazione "in rete". Le vecchie ricerche di una volta, fatte magari in qualche polverosa biblioteca scolastica, sono decisamente passate di moda ed è con orgoglio che molte scuole mostrano agli studenti al momento dell’iscrizione l’aula multimediale (se è presente nella scuola) e soprattutto il collegamento ad Internet che, grazie anche al grande sforzo fatto negli anni passati dal Ministero della Pubblica Istruzione, fortemente impegnato nel progetto di alfabetizzazione informatica, viene utilizzato da un numero sempre crescente di scuole. Paradossalmente oggi possiamo dire che gli ipermedia sono anche troppi: forse mancano ancora degli insegnanti in grado di utilizzarli quotidianamente nella didattica in classe.

Alberto Amitrani, Raffaella Di Marzio "UN COMPUTER PER AMICO Percorsi multimediali" - Garamond

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