Primaria - Secondaria - Secondaria II° - Le parole della scuola - Riforme La maestra Claudia - Laboratori - Home
|
||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 |
2016 |
Dov'è finita la "Catena di magisteri?
|
Che fare? Informare e comunicare per battere il grande comunicatore sul "nostro" terrenodi Claudia Fanti
Carissime/i, sono così contenta di leggere in rete e sui quotidiani tutto ciò che si va dicendo ora.finita la luna di miele tra popolo e potere, finita. Si respira un'aria nuova. Si vede proprio in diretta che quei giovani che la scuola ha formato non sono bamboccioni, non sono bamboccini.e, soprattutto, hanno la forza delle idee, a cui molte di noi hanno dato la vita lavorativa. Sono felice di notare che la gente C'E'. E sono stracontenta che i padroni del vapore abbiano una grande paura dei sondaggi di oggi. Bene, qualcosa si è mosso eccome: cominciano ad affiorare dalla palude le persone vere che sono interessate ai valori più che agli interessi. I salotti televisivi, le parole dei soliti noti e famosi sono state sommerse dalla creatività. Ormai fa ridere ascoltare le consuete frasi fatte di personaggi in voga nei teatrini tv. Sanno di stantio, di ammuffito. E sono contenta che molte di noi, abbiano bandito la "timidezza" da esposizione, abbiano abbandonato i fornelli e gli stracci della polvere, per viaggiare in paesi e paesini allo scopo di INFORMARE altre donne, altri figli, altri babbi, altre mamme, su cosa li attende. Siamo maestre, mamme, nonne, bisnonne, invisibili, ma con una testa e uno spirito antichi: quelli di chi difende la prole e il futuro. Ora, dopo la trasformazione del decreto in legge dello Stato, siamo preoccupate di cosa accadrà e non sappiamo bene quale direzione prendere, ma la storia non si ferma, la gente non si ferma e dimostra al mondo della politica tutta che si deve cambiare approccio con il territorio, che bisogna farsi presenza attiva, che bisogna schiodarsi dalle sedie, che non bastano più i comizi, le riunioni di partito, i congressi. E soprattutto dimostra che ne ha francamente abbastanza dei litigi all'interno dei partiti e delle coalizioni politiche mentre tutto va a rotoli! Abbiamo tenuto in mano fiaccole, abbiamo fatto maratone, abbiamo ballato e cantato, fatto lezioni all'aperto, dormito nelle scuole, raccolto migliaia di firme.ora dobbiamo informare informare informare ancora su cosa accadrà nella quotidianità.come si potrebbe fare? E' la scuola che raccoglie in sé il territorio tutto, tutte le generazioni, tutte le tipologie di attività lavorative, è la scuola il nostro bene, il nostro futuro e quello dei cuccioli, quindi è lì davanti che dobbiamo muoverci, fisicamente davanti.si può pensare a un gazebo permanente in cui a turno si fa informazione su economia, valutazione, modalità modificate di fare scuola con gli alunni, diminuzione del tempo, diminuzione del sapere e via dicendo.credo che si dovrebbe cominciare dal territorio e il territorio è il mondo vivo intorno alla scuola... Da lì poi sicuramente nascerebbero proposte per fronteggiare, nei collegi e nei consigli di circolo, il piano di attuazione della legge e la legge stessa. Cosa ne dite? Abbiamo avuto sportelli per tutto, perché non fare uno "sportello" di attiva e "serena informazione" costante? Un' ultima nota. Avrete letto sicuramente l'articolo che qui sotto incollo. Il Cavaliere cerca di fermare l'onda dopo che ha invaso le piazze. Riflettiamo sul significato che può avere tale "pausa di riflessione" governativa. Intanto la scuola dei "piccoli" ha già la sua bella legge! Permettetemi di dire "le donne, le maestre e le mamme, ancora una volta, soprattutto le donne, hanno la loro bella legge che non le rispetta e spetta ancora una volta a loro contribuire al risanamento economico (circa 8 miliardi di euro) delle tasche altrui! Che Paese!
Repubblica: Università, rinviata la riforma 02-11-2008 In molte città scattano le prime denunce delle questure contro gli studenti. Domani riparte la mobilitazione nelle scuole ROMA - Il governo rinvia la riforma dell´università. Il piano annunciato dal ministro Gelmini è stato bloccato dal premier Berlusconi, che teme l´accentuarsi delle proteste negli atenei e una perdita di consensi per l´esecutivo. Nelle città, intanto, parte l´offensiva delle questure che stanno inviando alle procure le informative sui cortei e le occupazioni dei giorni scorsi. E domani, nelle scuole di tutta Italia, riparte la mobilitazione. Le manifestazioni di questa settimana, insomma, un effetto l´hanno avuto. E il Cavaliere non vuole correre rischi. Non ha alcuna intenzione di incendiare la piazza. Soprattutto in una fase in cui le proteste di studenti e professori sembrano sempre più intersecarsi con le difficoltà della crisi economica. «Ora - è quindi la scelta del presidente del Consiglio - andiamo avanti con un po´ di calma».
|
Una piccola grande responsabilità rivoluzionaria Che fare? Informare e comunicare Il gioco dei bambini vs i giochi dei grandi Il maestro unico! Ma che bella figurina! Il mandolino del prof. Pietro Celli
|
---|
|
---|