Le
attività agricole erano improntate soprattutto alla cerealicoltura,
quali grano, orzo, avena, ma anche ulivo, vite, e meno importanti
fave, ceci, fagioli, per il fabbisogno della masseria.
Si potrebbe quasi calendarizzare l’anno attraverso l’elenco degli
attrezzi legati alla scansione dei lavori stagionali, quali aratura,
semina,”masciatura”,
sarchiatura, mietitura, “pisatura”,
attività che avevano bisogno di vomeri, zappe di varie forme e dimensioni,
sarchiarole, falci, “pisare”,
pale,”sciatichi”
e tanti altri utensili, ognuno dei quali era legato ad una attività,
a sua volta legata alla stagione in un rituale ripetitivo ed incessante
che univa alla monotonia, la durezza del lavoro e l’incertezza del
raccolto.
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