La vendemmia
era festosa, allegra. Protagoniste, insieme agli uomini, le donne,
con i loro canti, i loro colori, chine a tagliare i grappoli,
riempire i cesti e porgerli, una volta pieni, agli uomini, di
solito più giovani, che, posti sulla “rasula”
li svuotavano nei tini, trasportati a spalle dagli uomini,più grandi
e più robusti, sui carri.
L’uva, nei “palmenti”
veniva pigiata, diventava mosto e poi, col tempo,vino.
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